Concetti Chiave
- I cavalieri del ciclo bretone sono mossi dall'amore cortese, un sentimento nobile che guida verso grandi imprese.
- Il cavaliere ideale deve combinare valore guerriero e nobiltà d'animo, seguendo precisi codici di comportamento.
- L'amore cortese è una forma elevata di esperienza spirituale, simile a un rapporto feudale tra cavaliere e dama.
- Le storie del ciclo bretone intrecciano le vicende di personaggi come Artù, Ginevra, Lancillotto e Perceval.
- La narrazione include elementi magici e leggendari, come la spada Excalibur e la ricerca del santo Graal.
L'ideale del cavaliere bretone
Anche le opere del ciclo bretone sono concentrate sulla figura dell’eroe, il cavaliere forte, leale, coraggioso, pronto a morire per il proprio re.
Amore e cultura cortese
C’è però una differenza: i cavalieri della Tavola Rotonda sono mossi anche dall’amore. Spesso è l’amore per una donna, creatura nobile e perfetta, che guida il cavaliere verso grandi imprese. Questo ideale è proprio della raffinata cultura fiorita nelle corti europee a partire dall’XI secolo, la cultura cortese, che riflette i valori elaborati dalla nobiltà cavalleresca. In ogni luogo, ma soprattutto a corte, i cavalieri devono seguire norme di comportamento ben precise, il loro modo di vestire, di fare, di parlare deve dimostrare quella superiorità umana che giustifica i loro privilegi nobiliari. Il perfetto cavaliere deve essere un valoroso guerriero, fedele al proprio sovrano, ma anche un uomo d’animo nobile, generoso, giusto e gentile. L’amore, in questa visione della vita, è quel sentimento che educa l’anima, che guida il cavaliere verso la perfezione. L’amore cortese è un sentimento nobile, un’elevata esperienza spirituale, che vale sempre la pena vivere, anche quando la dona amata non è raggiungibile. Il rapporto che lega il cavaliere alla sua dama è di assoluta fedeltà e rispecchia, nelle rigide regole che lo governano., il rapporto feudale fra il cavaliere e il suo signore.
Personaggi del ciclo bretone
Caratteristica del ciclo bretone è l’intrecciarsi di molte vicende che hanno come protagonisti i diversi personaggi che ne popolano le storie. Dominano la narrazione le figure di : Artù divenuto re per volontà di Dio essendo riuscito a estrarre la magica spada Excalibur dalla roccia in cui era conficcata; Ginevra, bella e infedele regina che tradirà il re con Lancillotto ; Perceval votato alla ricerca del santo Graal; Lancillotto, il più nobile fra i cavalieri, che si innamora perdutamente della sua regina; il puro Galaad, figlio di Lancillotto e Ginevra, destinato a recuperare il santo Graal; l’allegro e saggio Mago Merlino, e altri ancora.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ideale del cavaliere bretone nel ciclo bretone?
- Come si manifesta l'amore cortese nel ciclo bretone?
- Chi sono alcuni dei personaggi principali del ciclo bretone?
L'ideale del cavaliere bretone è quello di un eroe forte, leale e coraggioso, pronto a morire per il proprio re, ma anche mosso dall'amore per una donna nobile, che lo guida verso grandi imprese, riflettendo i valori della cultura cortese.
L'amore cortese nel ciclo bretone è un sentimento nobile e un'elevata esperienza spirituale che educa l'anima del cavaliere, guidandolo verso la perfezione, anche quando la donna amata non è raggiungibile, rispecchiando il rapporto feudale tra cavaliere e signore.
Alcuni dei personaggi principali del ciclo bretone includono Re Artù, Ginevra, Lancillotto, Perceval, Galaad e Mago Merlino, ognuno con storie intrecciate che dominano la narrazione.