Concetti Chiave
- La Chanson de Roland è suddivisa in quattro parti, con il tradimento di Gano che apre la narrazione e funge da catalizzatore per gli eventi successivi.
- Gano di Magonza, patrigno di Orlando, si vendica di un incarico pericoloso tramando un tradimento con il re saraceno Marsilio.
- Il tradimento di Gano mette in pericolo il mondo cristiano e il legame feudale, rappresentando un conflitto più ampio oltre l'interesse personale.
- L'episodio del tradimento è arricchito da sfumature psicologiche, mostrando l'arroganza di Gano e l'orgoglio di Orlando.
- Orlando, nonostante la nobiltà d'animo, diventa vittima della vendetta di Gano, rifiutando di chiedere rinforzi per orgoglio.
La Chanson de Roland può essere divisa in quattro parti composta da 291 lasse (tipica strofa della letteratura medioevale) per un totale di 4002 versi:
• il tradimento di Gano (1-79)
• la battaglia di Roncisvalle e la morte di Orlando (80-176)
• La vendetta di Carlo Magno (177-266)
• il giudizio e la punizione di Gano (267-291)
Il Tradimento di Gano
Gano di Magonza è il patrigno di Orlando.
Infatti, Berta, sorella di Carlo Magno e madre di Orlando, aveva sposato in seconde nozze Gano, dopo essere rimasta vedova del marito, ucciso dai Saraceni. Gano segue Carlo Magno in Spagna, nella lotta contro i Saraceni
L’episodio del tradimento costituisce l’elemento scatenante della trama.
La Proposta di Marsilio
Con sette anni campagne militari vittoriose in Spagna, Carlo Magno ha conquistato tutte le città, eccetto Saragozza che è ancora in mano al saraceno, Marsilio. Quest’ultimo, ormai senza via di scampo, invia un’ambasciata a Carlo Magno, guidata da Biancandrino sostenitore del tradimento, con la quale promette all’imperatore di arrendersi e di convertirsi al cristianesimo non appena l’esercito franco sarà rientrato in Francia. Ma la sua vera intenzione è di non mantenere la promessa. Orlando sostiene che la proposta di Marsilio debba essere rifiutata, invece gli altri baroni e lo stesso Carlo l’accettano e, su proposta di Orlando, viene quindi deciso di inviare un ambasciatore al re Marsilio, nella persona di Gano. Questo incarico è prestigioso, ma pericoloso e Gano crede che il suo figliastro lo voglia così inviare alla morte. Allora, per vendicarsi, Gano pensa di approfittare dell’ambasceria per fomentare un tradimento. Infatti, dopo aver accettato dei regali da parte del re Marsilio, Gano conclude un patto di tradimento con il re saraceno: il re Marsilio ribadisce la promessa della resa e della sua conversione ottenendo in cambio del rientro in Francia di Carlo Magno; il re Marsilio attaccherà la retroguardia lungo un valico dei Pirenei.Da parte sua Gano cercherà di far nominare Orlando alla testa della retroguardia e con lui ci saranno molti soldati ed anche tutti i cavalieri scelti dell’esercito e l’arcivescovo Turpin.
Il Patto di Tradimento
Molto significativo è il colloquio che si tiene fra il re Marsilio e Gano. (lassa XXXI). Man mano che Gano si avvicino all’accampamento saraceno, la sua collera contro Orlando si fa sempre più grande. Arrivato al cospetto del re, Gano espone la proposta di Carlo Magno:; “Se accettate la religione cristiana, Carlo Magno vi darà la metà della Spagna. Altrimenti Vi farà impiccare”. Il re Marsilio è preoccupato per il fatto che l’altra metà andrà ad Orlando e per questo è probabile che ci saranno continuamente delle nuove guerre. L’unica soluzione per avere la pace sarebbe sbarazzarsi di Orlando. Gano prende la palla al balzo ed espone il suo progetto di tradimento che riporta il sorriso sulla labbra del re Marsilio.
Conflitto e Tradimento
L’azione prende il via quando scoppia il conflitto fra Orlando e Gano: Gano è stato designato da Orlando come ambasciatore presso il re Marsilio e questa decisione lo offende e mette in pericolo la sua incolumità. In tale incarico, Gano trova quindi un occasione per vendicarsi, tradendo così contemporaneamente l’imperatore e i suoi commilitoni. In pratica, come il mondo cristiano viene minacciato dai Saraceni, così il tradimento mette in pericolo il legame feudale, cardine della società medioevale fra un vassallo e il proprio signore. Ecco perché si può affermare che di fatto la spinta drammatica perde la sua connotazione di un puro conflitto personale.
Il tradimento ci viene presentato con delle sfumature psicologiche: Gano, pur condividendo la proposta insidiosa di Biancardino, nei confronti del re Marsilio mostra una certa arroganza perché pur volendo vendicarsi, vuole comunque restare fedele a Carlo Magno. Anche l’atteggiamento di Orlando ha un risvolto psicologico: dominato dall’orgoglio non si sottrae all’incarico di guida della retroguardia, come farà più tardi quando, per orgoglio, vistosi attaccato dal nemico nelle gole di Roncisvalle non chiama rinforzi. La figura di Orlando è caratterizzata da una grande nobiltà di animo che tuttavia lo rende come prigioniero della vendetta di Gano.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Gano di Magonza nella trama de "La Chanson de Roland"?
- Qual è la proposta di Marsilio a Carlo Magno?
- Come si sviluppa il patto di tradimento tra Gano e Marsilio?
- Quali sono le motivazioni psicologiche dietro il tradimento di Gano?
- Come viene caratterizzato Orlando nella narrazione?
Gano di Magonza è il patrigno di Orlando e il traditore che, per vendicarsi di un presunto affronto, stringe un patto con il re saraceno Marsilio per attaccare la retroguardia dell'esercito di Carlo Magno.
Marsilio propone di arrendersi e convertirsi al cristianesimo una volta che l'esercito franco sarà rientrato in Francia, ma in realtà non intende mantenere la promessa.
Gano accetta regali da Marsilio e conclude un patto di tradimento, promettendo di far nominare Orlando alla guida della retroguardia, che Marsilio attaccherà lungo un valico dei Pirenei.
Gano è mosso da collera e desiderio di vendetta contro Orlando, ma mostra anche arroganza verso Marsilio e un desiderio di restare fedele a Carlo Magno, creando un conflitto interiore.
Orlando è descritto come nobile e orgoglioso, accetta l'incarico di guidare la retroguardia e, per orgoglio, non chiama rinforzi durante l'attacco a Roncisvalle, rimanendo vittima della vendetta di Gano.