Concetti Chiave
- I cantali cavallereschi erano recitati in piazza per un pubblico ingenuo e poco colto, combinando avventure epiche e vicende amorose o belliche.
- Questi componimenti utilizzavano uno stile semplice per compiacere il pubblico, ma influenzarono successivamente poeti colti che ne elevarono il linguaggio.
- Il poema cavalleresco veniva proposto come intrattenimento, riflettendo ideali cavallereschi del mondo feudale e aristocratico.
- Nel 1483 furono pubblicati i primi libri dell'Orlando innamorato, destinato a un pubblico cortigiano e intellettuale, e privilegiava il ciclo bretone di amore e guerra.
- Boiardo, autore dell'Orlando innamorato, introdusse una visione cavalleresca moderna, centrata sull'amore influenzato da valori edonistici e antropocentrici.
Indice
Componimenti nelle piazze pubbliche
Tali componimenti venivano recitati nelle piazze pubbliche. Essi erano destinati ad un pubblico ingenuo e poco colto. Essi erano una fusione di avventure epiche (ciclo carolingio) e di vicende amorose o belliche (ciclo arturiano). Dovendo compiacere un pubblico poco colto, gli autori di questi componimenti mantengono uno stile basso, elementare e nasce perfino la figura del comico.
Evoluzione dei canti cavallereschi
La materia dei cantali sarà però tenuta in considerazioni dai successivi poeti colti, che riprenderanno i cantali cavallereschi reindirizzandoli ad un pubblico più colto, utilizzando un linguaggio più aulico ed uno stile più complesso.
I canti cavallereschi venivano letti da poeti che, rifacendosi ai giullari, li proponevano come un intrattenimento. Gli ideali cavallereschi del mondo feudale sembravano rivivere nel mondo aristocratico. In questo periodo viene scritto pure l’Orlando furioso, il cui protagonista diventa pazzo d’amore.
Orlando innamorato e il ciclo bretone
Nel 1483 furono pubblicati i primi due libri dell’Orlando innamorato. Gli avvenimenti storici che in quel periodo interessano l’Italia sono evidenti nel poema, destinato ad un’elit cortigiana ed intellettuale. Come il poeta stesso dichiara nel proemio, egli si rivolge a “signori e cavalieri” che fanno parte della corte. Il poeta preferisce il ciclo bretone, dove vi è amore e guerra, a quello carolingia, che mira solo alla battaglia. Solo amore può ingentilire il cuore e l’animo. L’apparizione di Angelica, figlia del re del Catai, durante un banchetto, scatena il desiderio di tutti i cavalieri, in particolar modo di Carlo (Carlo Magno). A questo punto si interrompe la narrazione, che verrà successivamente ripresa da Ludovico Ariosto. Al centro del poeta si collocano dunque le armi e l’amore. Boiardo, autore di tale poema, può essere considerato il padre della cavalleria. SI tratta però di una visione cavalleresca diversa da quella medievale, in quanto guarda a valori più moderni. L’amore è ancora al centro della visione cavalleresca, ma esso è filtrato dai nuovi valori moderni (edonismo, ricerca del piacere e del divertimento). Nel poema Boiardesco l’ideale amoroso si distacca da quella medievale, influenzata dalla visione antropocentrica. Angelica rappresenta perfettamente il nuovo ideale cortese: non è più la Beatrice di Dante o la Laura di Petrarca, ma è una donna reale, non necessariamente bellissima o mistica.
Domande da interrogazione
- Qual era il pubblico principale dei componimenti recitati nelle piazze pubbliche?
- Come si è evoluta la tradizione dei canti cavallereschi nel tempo?
- Qual è la differenza tra il ciclo bretone e il ciclo carolingio nell'Orlando innamorato?
I componimenti erano destinati a un pubblico ingenuo e poco colto, e per questo gli autori mantenevano uno stile basso ed elementare.
I canti cavallereschi, inizialmente destinati a un pubblico popolare, sono stati successivamente ripresi da poeti colti che li hanno adattati a un pubblico più sofisticato, utilizzando un linguaggio più aulico e uno stile complesso.
Il ciclo bretone, preferito dal poeta, combina amore e guerra, mentre il ciclo carolingio si concentra principalmente sulla battaglia. L'amore è visto come un elemento che ingentilisce il cuore e l'animo.