Concetti Chiave
- La prosa volgare italiana impiegò circa 50 anni per affermarsi dopo la poesia, a causa della sua complessità rispetto a una lingua ancora in evoluzione.
- In Francia, la prosa era già consolidata grazie alla lingua d'oil, mentre in Italia l'ars dictandi trovò un maestro in Guittone d'Arezzo.
- Molti racconti francesi furono tradotti o rielaborati in italiano, dimostrando l'influenza e la vastità della cultura francese sull'Italia.
- I temi letterari si ampliarono, includendo figure storiche come Socrate, con racconti che riflettevano una crescente passione per la narrazione.
- La letteratura italiana iniziò a sviluppare il piacere del racconto attraverso le novelle, segnando un'evoluzione rispetto ai tradizionali messaggi morali.
Indice
L'affermazione della prosa volgare
Nel 1226/30 era comparso nella letteratura italiana con il Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi e la lirica siciliana, ma dovremo aspettare 50 anni perchè si affermi anche la prosa volgare nella letteratura italiana. Questo perchè è più facile utilizzare una lingua ancora in fase di affermazione in un genere che prevede schemi e modelli, come accade con la poesia.
Ricordiamo che la filosofia e la teologia continuavano ad essere tramandate in latino. Il fatto che in Francia con la lingua d'oil la prosa fosse già affermata è dato dal fatto che la lingua era già collaudata e ben strutturata. Il volgare italiano fece più fatica ad affermarsi, con la sua ars dictandi, il cui magister era indubbiamente Guittone d'Arezzo. Inoltre la cosidetta prosa d'arte doveva avere un certo decoro letterario.Influenza francese e volgarizzazioni
In questo periodo si volgarizzarono tantissimi racconti francesi di cui non possediamo più l'originale, oppure questi stessi racconti vennero rielaborati per il pubblico italiano. All'epoca il confine tra rielaborazione e traduzione era molto labile (la traduzione consisteva già di per se un'interpretazione, e non ci sono pervenuti in molti casi gli originali francesi).
Il comune comunque dimostrò interesse verso la cultura raffinata; vennero volgarizzate la leggenda di Tristano e alcune leggende antiche, come l'historietta troiana. Ovviamente i volgarizzatori non risalivano mai ad Omero ma sempre ai francesi, e questo testimonia l'ampiezza della cultura francese. Il tramite omerico più diretto a cui loro si rifacevano era Virgilio. Nel "Conto dei cavalieri antichi" i protagonisti (Agamennone, Cesare, Alessandro Magno eccetera) sono calati in un'improbabile realtà comunale (all'epoca la sensibilità storica era un optional). Comunque, questi testi testimoniavano, insieme agli exempla (aneddoti brevi e concisi usati durante le prediche, riguardanti personaggi famosi, contenenti un messaggio morale, frequenti e collocati in un luogo senza tempo, come le parabole evangeliche) un progressivo avvicinamento alla novella.
Nuovi interessi letterari
Gradualmente cominciarono ad affacciarsi nuovi interessi di cui si desiderava narrare in letteratura, oltre ai messaggi morali. Nel "Fiore e vita dei filosofi", troviamo un Socrate con poca attinenza storicha, ma è comunque evidente la volontà di descriverlo. Nel "Libro dei sette savi", contenente dei racconti con cornice in stile Decameron, vi è una denuncia al modello narrativo arabo, penetrato in italia già da tempo. Conteneva anch'esso degli exempla.
Cominciava a svilupparsi il tipico "piacer di narrare" che caratterizza la novella.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della prosa volgare nella letteratura italiana del XIII secolo?
- In che modo la cultura francese ha influenzato la letteratura italiana?
- Quali nuovi interessi letterari si sono sviluppati nel periodo descritto?
- Qual è l'importanza degli exempla nella letteratura di questo periodo?
La prosa volgare ha iniziato ad affermarsi nella letteratura italiana circa 50 anni dopo il Cantico delle creature di San Francesco d'Assisi, poiché era più difficile utilizzare una lingua in fase di affermazione per la prosa rispetto alla poesia, che seguiva schemi più definiti.
La cultura francese ha influenzato la letteratura italiana attraverso la volgarizzazione di racconti francesi, che venivano rielaborati per il pubblico italiano, dimostrando l'ampiezza della cultura francese e il suo impatto sulla narrativa italiana.
Si sono sviluppati nuovi interessi letterari che andavano oltre i messaggi morali, come la descrizione di figure storiche e filosofiche, e la denuncia di modelli narrativi arabi, evidenziando un crescente "piacer di narrare" che caratterizza la novella.
Gli exempla, aneddoti brevi e concisi con un messaggio morale, erano importanti perché testimoniavano un avvicinamento alla novella e venivano utilizzati nelle prediche, simili alle parabole evangeliche, collocati in un luogo senza tempo.