Concetti Chiave
- La prosa in volgare emerge nel Duecento, rispondendo alla necessità di un linguaggio più accessibile per la nuova classe borghese e le istituzioni comunali.
- I volgarizzamenti, traduzioni in volgare dal latino o francese, sono cruciali per rendere la letteratura accessibile a un pubblico più vasto, soprattutto in Italia centro-settentrionale.
- La retorica è fondamentale per la formazione della classe dirigente, con Bologna come centro principale e Brunetto Latini come figura di spicco.
- La trattatistica scientifica medievale include traduzioni di opere arabe e classiche, spesso in forma di enciclopedie, e testi come i bestiari che uniscono scienza e simbologia.
- Il Bestiario moralizzato di Gubbio è un esempio di bestiario medievale che utilizza la simbologia animale per trasmettere significati morali e religiosi.
Indice
L'ascesa della prosa volgare
La prosa in volgare nasce e si afferma dopo la poesia e solo nel corso della seconda metà del Duecento, infatti, si assiste alla sua graduale ascesa. La ragione dell'affermarsi della poesia prima della prosa va ricercata nella diversità del pubblico interessato ai due differenti tipi di comunicazione.
La poesia, sia giullaresca sia cortese sia sacra, era solitamente indirizzata ad un pubblico popolare. La prosa invece rispondeva a bisogni comunicativi privati o di carattere ufficiale e si rivolgeva ad un pubblico più colto. Con l'affermarsi delle nuove istituzioni comunali e l'ascesa della classe borghese e mercantile si sente la necessità di strumenti comunicativi più comprensibili, che coinvolgano nella gestione pubblica uno strato più ampio di cittadini. E inoltre con il sorgere delle scuole legate al Comune e non ai centri ecclesiastici, si fa sempre più impellente l'esigenza di una lingua scritta vicina al parlato e fruibile da un pubblico sempre più vasto che non conosce il latino.Il ruolo di Bologna e dei volgarizzamenti
La nascita della prosa in volgare non sostituisce però completamente l'uso del latino, che nel frattempo continua ad essere lo strumento di comunicazione esclusivo nelle scritture di carattere ufficiale e giuridico (commentari giuridici, bolle papali, encicliche, editti imperiali, ecc.). Il primo centro culturale che dà impulso alla nascita della prosa in volgare è Bologna, la maggiore città universitaria italiana specializzata negli studi notarili. Tra il Duecento e il Trecento i volgarizzamenti (“traduzioni" in lingua volgare dal latino o dal francese) hanno un'importanza determinante per la nascita e lo sviluppo della prosa. Si tratta di opere che puntano a rendere fruibile ad un pubblico più ampio la produzione letteraria in lingua latina o provenzale e francese, altrimenti non comprensibile. L'intento dei volgarizzamenti è educativo e didattico. Soprattutto nell'Italia centro-settentrionale essi hanno un'ampia diffusione.
L'importanza della retorica e della trattatistica
La retorica, l'arte del “bel parlar gentile", dell'esprimersi bene, in modo elegante e appropriato, l'arte della persuasione attraverso la parola orale e scritta, era considerata essenziale per la formazione della nuova classe dirigente. In Italia, nella prima metà del Duecento la città di Bologna diviene il principale centro degli studi di retorica. Il maggiore esponente della trattatistica dedicata alla retorica è certamente Brunetto Latini, maestro di Dante, autore del celebre Trésor, vera e propria enciclopedia del sapere, composto in tre libri e in lingua francese.
La diffusione della trattatistica scientifica
A cavallo tra Duecento e Trecento si diffonde sempre più la trattatistica scientifica. Essa consiste in opere che, partendo dalle dottrine scientifiche di autori di epoca classica, condensano delle vere e proprie enciclopedie in miniatura. Molti testi scientifici sono traduzioni di opere arabe, soprattutto nel campo della matematica e della medicina, o rifacimenti e commenti di testi preesistenti. Nel Medioevo hanno una grande fortuna anche i bestiari, ovvero elenchi di animali, reali o fantastici (come la sirena), dalle cui caratteristiche si deducono significati simbolici di natura morale o religiosa. Tra i più celebri bestiari del Duecento vi è il Bestiario moralizzato di Gubbio, di autore anonimo, composto da 64 sonetti. La simbologia animale codificata in questi trattati ha molto successo e costituisce un ampio repertorio da cui gli scrittori medievali attingono a piene mani.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la ragione principale dell'ascesa della prosa volgare nel Duecento?
- Quale ruolo ha avuto Bologna nello sviluppo della prosa in volgare?
- In che modo la retorica era considerata importante per la nuova classe dirigente?
- Qual è stato il contributo di Brunetto Latini alla trattatistica retorica?
- Quali erano le caratteristiche principali della trattatistica scientifica tra il Duecento e il Trecento?
L'ascesa della prosa volgare nel Duecento è stata guidata dalla necessità di strumenti comunicativi più comprensibili per coinvolgere un pubblico più ampio nella gestione pubblica, in particolare con l'ascesa delle nuove istituzioni comunali e della classe borghese e mercantile.
Bologna, come principale centro universitario italiano specializzato negli studi notarili, ha dato un impulso significativo alla nascita della prosa in volgare, soprattutto attraverso i volgarizzamenti che rendevano accessibile la letteratura latina e francese a un pubblico più ampio.
La retorica era considerata essenziale per la formazione della nuova classe dirigente poiché rappresentava l'arte del "bel parlar gentile" e della persuasione, fondamentale per esprimersi in modo elegante e appropriato.
Brunetto Latini, maestro di Dante, è stato un importante esponente della trattatistica retorica, autore del celebre Trésor, un'enciclopedia del sapere composta in tre libri e scritta in lingua francese.
La trattatistica scientifica tra il Duecento e il Trecento consisteva in opere che condensavano dottrine scientifiche classiche in enciclopedie in miniatura, spesso traduzioni di opere arabe o commenti di testi preesistenti, con una grande fortuna anche per i bestiari, che attribuivano significati simbolici agli animali.