Concetti Chiave
- Il Sacco di Roma e il Concilio di Trento hanno segnato una crisi per gli intellettuali, trasformandoli in cortigiani al servizio dei signori.
- Gli intellettuali hanno perso creatività a causa della Controriforma, assumendo ruoli di esecutori e segretari con funzioni amministrative.
- La Controriforma ha portato a una crisi dell'editoria, limitando la libertà di stampa e influenzando il lavoro degli intellettuali.
- Due tipi di intellettuali si sono affermati: quelli marginali, come Caravaggio, e quelli che si isolano in gruppi sociali indefiniti.
- Le accademie, come l'Accademia della Crusca, sono emerse per conservare la lingua italiana, ma erano sotto il controllo politico e spesso avevano nomi scherzosi.
Indice
Crisi dell'intellettuale nel Rinascimento
Con il Sacco di Roma e con il Concilio di Trento si ebbe una crisi dell'intellettuale.
L'intellettuale lavorava a corte diventando un cortigiano. Egli viene pagato e scrive ciò che vuole il signore.
L'intellettuale diventa cosi esecutore/segretario con talvolta funzioni amministrative;un gentiluomo laico con virtù (pazienza,prudenza,capacità nel dissimulare) e valori(onore,cavalleria.
(L'intellettuale deve cercare la verità in quanto tale, non l'onore.Non aveva più la creatività che aveva prima. Tutto questo dalla Controriforma.)
Controriforma e crisi dell'editoria
Con la Controriforma e il suo controllo sulla stampa si ebbe una crisi dell'editoria.
Con ciò si affermarono due tipi di intellettuali:
- i marginali: devianti come Caravaggio
- coloro che si chiudono all'interno in un gruppo sociale non definito coltivando tradizioni regionali
Nascita delle accademie italiane
Successivamente sorsero numerose accademie. Un esempio è l'Accademia della Crusca(1583) di Firenze, sorta con l'intento di conservare la purezza della lingua italiana.
Le accademia avevano denominazioni scherzose e venivano controllate dal potere politico.
Deviante: colui che ha un comportamento che si scosta dalle norme e consuetudini comunemente accettate
Dissimulare=omettere, non dire