Concetti Chiave
- Vittoria Colonna nacque nel 1490 in una nobile famiglia romana, sposando Francesco Ferrante d'Avalos per ragioni politiche, ma con un sincero amore per lui.
- Dopo la morte del marito nel 1525, Vittoria cambiò vita, trovando conforto nella religione e diventando una figura centrale nel movimento degli "Spirituali".
- Le sue poesie, raccolte nelle "Rime" pubblicate nel 1538, rappresentano il primo canzoniere femminile della letteratura italiana, influenzando generazioni future di poetesse.
- Le "Rime" sono divise in due parti, ispirate a Petrarca, affrontando temi d'amore e un'intensa ansia religiosa, con un linguaggio elevato e un dialogo continuo con Dio.
- Colonna visse gli ultimi anni in ritiro religioso, mantenendo contatti con artisti e letterati del suo tempo, come Michelangelo, fino alla sua morte nel 1547.
Le Origini e il Matrimonio
Vittoria Colonna nasce nel 1490 presso il castello di Marino, nei colli Albani, da una nobile famiglia romana. Il padre, Fabrizio Colonna, è un condottiero molto conosciuto mentre la madre Agnese, è figlia del potente duca di Urbino Federico di Montefeltro. Nel 1509, spinta dal re di Napoli desideroso di saldare un’alleanza tra i Colonna e gli Aragonesi, sposa Francesco Ferrante d’Avalos, marchese di Pescara e comandante delle truppe imperiali in Italia.
Ma nonostante le circostanze del matrimonio, Vittoria è innamorata molto del marito, a tal punto che alla morte di quest’ultimo, rimasto ferito in battaglia a Pavia nel 1525, in preda allo sconforto, cambia radicalmente vita, cercando aiuto nella religione.Perdite e Viaggi
Nel 1516 la sua vita fu toccata da numerosi eventi che sconvolsero l’animo della poetessa: morirono prima il fratello minore Federico, il padre Fabrizio e, infine, pochi anni dopo l’amata madre Agnese, a soli cinquant’anni. Questo fu però anche il periodo in cui la marchesa di Pescara viaggiò di più: da Ischia a Roma sino alla Lombardia, la si riconosceva capace di stabilire alleanze, presenziare alle occasioni mondane, ed era benvoluta anche dal Papa grazie alla sua intelligenza, la sua devozione cristiana e il suo fascino. Era la portavoce del gruppo degli “Spirituali”, un movimento di riforma religiosa che vide coinvolti numerosi poeti, letterati e artisti del Cinquecento. Instaura contatti di profonda amicizia con Michelangelo ed è in corrispondenza con alcuni fra i maggiori letterati del tempo, come Galeazzo di Tarsia e Ludovico Ariosto. Vive infine i suoi ultimi anni di vita in ritiro in un convento a Viterbo ed a Roma, dove qua morirà nel 1547 presso il convento di Sant’Anna.
Opere e Eredità Letteraria
La raccolta di opere di Vittoria Colonna, le “Rime”, venne pubblicata nel 1538 e fu il primo canzoniere femminile della letteratura italiana, poiché fino a quel tempo solamente uomini si cimentarono nella realizzazione di opere e sonetti del genere. Per questo divenne un modello per le poetesse e le generazioni successive. Il canzoniere è dedicato principalmente al marito morto sul campo di battaglia, e venne costruito e strutturato su un modello Petrarchesco al punto da risultare suddiviso in due parti analoghe: in vita e in morte. La lirica però non riguarda solamente i temi dell’amore di tutta la raccolta, ma è attraversata da un’intensa ansia religiosa, sostenuta e accompagnata da un tono alto e severo, che si tramuta in uno dolce e delicato in alcune fasi dell’opera. Le sue poesie religiose sono infatti le più interessanti della sua ridotta produzione, specie per il linguaggio elevato e la continua ricerca di un dialogo con Dio. Mossa da una cultura intuitiva e sistematica, ha costruito la propria visione del mondo e della realtà attraverso processi di simpatia, vivendo la fede come un “contemptus mundi”, offrendo l’esempio di un sistema di pensiero basato perlopiù su un modello retorico ben plasmato da figure chiave della religione e della letteratura.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini familiari di Vittoria Colonna?
- Come ha influenzato il matrimonio la vita di Vittoria Colonna?
- Quali eventi significativi hanno segnato la vita di Vittoria Colonna nel 1516?
- Qual è l'importanza delle "Rime" di Vittoria Colonna nella letteratura italiana?
- In che modo Vittoria Colonna ha contribuito al movimento degli “Spirituali”?
Vittoria Colonna nasce nel 1490 da una nobile famiglia romana, con il padre Fabrizio Colonna, un noto condottiero, e la madre Agnese, figlia del duca di Urbino Federico di Montefeltro.
Il matrimonio con Francesco Ferrante d’Avalos, spinto da un’alleanza politica, fu comunque un'unione d'amore per Vittoria, che alla morte del marito cambiò radicalmente vita, cercando conforto nella religione.
Nel 1516, Vittoria Colonna affrontò la morte del fratello minore Federico, del padre Fabrizio e, poco dopo, della madre Agnese, eventi che la portarono a viaggiare e a stabilire importanti alleanze.
Le "Rime" di Vittoria Colonna, pubblicate nel 1538, rappresentano il primo canzoniere femminile della letteratura italiana, diventando un modello per le poetesse successive e distinguendosi per l'intensa ansia religiosa e il dialogo con Dio.
Vittoria Colonna fu una portavoce del movimento degli “Spirituali”, stabilendo contatti con poeti e artisti del tempo, e vivendo la fede come un “contemptus mundi”, influenzando il pensiero religioso e letterario del Cinquecento.