Gerson Maceri
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Concetti Chiave

  • Gabriello Chiabrera, nato a Savona nel 1552, visse un'infanzia segnata dalla perdita del padre e un'educazione a Roma sotto la guida di uno zio materno.
  • Fu costretto a lasciare Roma a causa di dissidi con un nobile romano e si rifugiò a Savona dove si dedicò alla lettura di poesie.
  • Tra il 1579 e il 1581, Chiabrera fu coinvolto in risse che lo portarono nuovamente all'esilio, ma ritornò a Savona nel 1585 e frequentò varie corti italiane.
  • Le sue opere, come "Le Rime" e "Vendemmie di Parnaso", spaziano tra temi religiosi, conviviali e amorosi, spesso destinati alla musica.
  • Chiabrera scrisse un'autobiografia in terza persona, caratterizzata da un tono autocommemorativo, che riflette sulla sua vita ricca di onori letterari.

Indice

  1. Infanzia e Formazione a Roma
  2. Esilio e Vita a Savona
  3. Opere e Influenze Letterarie
  4. Critiche e Poesie
  5. Raccolte e Fantasie Bacchiche
  6. Autobiografia e Riflessioni Finali

Infanzia e Formazione a Roma

Biografia: orfano del padre e risposata la madre, a nove anni fu mandato a Roma presso uno zio materno che ne curò l’educazione facendogli frequentare i corsi di retorica e filosofia presso il collegio dei gesuiti.

Esilio e Vita a Savona

Entrato presto al servizio del cardinal Cornaro, ministro delle finanze papali, in seguito a dissidi con un nobile romano, fu costretto ad abbandonare la città ed a rifugiarsi a Savona. Qui dimorò nell’ozio e si diede a leggere libri di poesia per sollazzo. Fra il 1579 e il 1581 fu coinvolto in una serie di risse, ferimenti e omicidi che lo costrinse nuovamente all’esilio. Tornato a Savona nel 1585, ricoprì qualche carica civile, andando però spesso come ospite gradito da prelati e principi genovesi, torinesi, mantovani, fiorentini e romani. Sul finire della sua vita si dedicò più stabilmente alla composizione e limatura delle sue numerosissime opere.

Opere e Influenze Letterarie

Le opere. Le Rime: Chiabrera attinge i suoi soggetti dai poeti greci ed ellenistici o dalla poesia francese del ‘500. Tratta di religione, d’encomi, di lutti, di amore e di conviti. Le sue poesie sono destinate alla musica: rifiuta dunque i metri classici per aderire alle strofe brevi delle odelette francesi.

Critiche e Poesie

Belle rose porporine: dal contenuto ellenizzante (la lode del sorriso malizioso di due labbra femminili, paragonato a quello della terra, del mare e del cielo nella stagione primaverile), fu attaccata da Croce per la genericità degli aggettivi ripetuti (belle rose, bei tesori, bei denti, bello sguardo, bel sorriso) e l’improprietà del lessico poetico (ministre degli amori, rose preziose, rose amorose).

Raccolte e Fantasie Bacchiche

Vendemmie di Parnaso: sono una fortunatissima raccolta di canzonette, di argomento prevalentemente conviviale.

Al signor Giovan Battista Pinelli (letterato genovese): è una graziosa fantasia bacchica del genere classico.

“Damigella / tutta bella, / versa, versa quel bel vino; / fa che cada / la rugiada, / distillata di rubino”.

“Ogni noia / vien che moia / annegata, quando io bevo”.

“Io m’appresto / a lasciar sei coppe vote. / Se di mia diva io soglio / nel cordoglio / sempre dir si suo bel vanto; / maggiormente / al presente / n’ho da dir, che rido e canto”.

“Viva rosa / rugiadosa / di costei la guancia infiora”.

Autobiografia e Riflessioni Finali

Vita di Gabriello Chiabrera scritta da lui medesimo: è un breve consuntivo, steso in terza persona, di una esistenza sostanzialmente priva di fatti eclatanti, ma vivace e ricca di soddisfazioni e onori letterari. Il tono è autocommemorativo ed eroico, e lo stile è percorso da un ritmo malinconico.

Gli inizi: il poeta ultraottantenne vi sintetizza gli anni turbolenti della sua gioventù, segnati da vari trasferimenti a causa di lutti familiari, e la serena vecchiaia. E’ vivissimo il ricordo della Roma tardo-umanistica, splendida ed irriverente, che lo ospitò giovanissimo. Si tratta comunque generalmente della “vita di un comune cittadino”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'influenza della formazione di Gabriello Chiabrera a Roma sulla sua carriera letteraria?
  2. La formazione di Chiabrera a Roma, sotto la guida di uno zio materno, lo ha esposto a corsi di retorica e filosofia presso il collegio dei gesuiti, influenzando profondamente la sua carriera letteraria.

  3. Quali eventi hanno portato Chiabrera all'esilio a Savona?
  4. Chiabrera fu costretto all'esilio a Savona a causa di dissidi con un nobile romano e successivamente per il suo coinvolgimento in risse e omicidi tra il 1579 e il 1581.

  5. Quali sono le caratteristiche principali delle opere poetiche di Chiabrera?
  6. Le opere di Chiabrera si ispirano ai poeti greci ed ellenistici e alla poesia francese del '500, trattando temi di religione, amore e conviti, e sono destinate alla musica, con una preferenza per le strofe brevi delle odelette francesi.

  7. Come sono state accolte le poesie di Chiabrera dalla critica?
  8. Le poesie di Chiabrera, come "Belle rose porporine", sono state criticate da Croce per la genericità degli aggettivi e l'improprietà del lessico poetico.

  9. Qual è il contenuto delle "Vendemmie di Parnaso" e delle fantasie bacchiche di Chiabrera?
  10. Le "Vendemmie di Parnaso" sono una raccolta di canzonette di argomento conviviale, mentre le fantasie bacchiche, come quelle dedicate a Giovan Battista Pinelli, celebrano il vino e la gioia del bere.

Domande e risposte

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