Fabrizio Del Dongo
Genius
3 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'opera "Il Cortegiano" di Castiglione, scritta tra il 1508 e il 1516, sintetizza l'ideale di cortesia medievale con la cultura umanistica per formare il collaboratore ideale del principe.
  • Contrariamente all'idea moderna di un "cortegiano" come opportunista, Castiglione lo presenta come un consigliere fidato e ambasciatore del principe, simile a figure storiche come Aristotele.
  • Il cortigiano ideale deve possedere virtù come rettitudine, cultura, abilità fisiche e militari, e raffinatezza nei modi, senza ostentazione.
  • L'opera offre un quadro idealizzato di una corte rinascimentale e riflette il declino di tale modello con eventi storici come il sacco di Roma e la caduta di Firenze.
  • "Il Cortegiano" ebbe un grande successo e influenzò l'ideale del "gentiluomo" di Locke, rappresentando un modello culturale duraturo.

Indice

  1. L'ideale del cortigiano rinascimentale
  2. Il ruolo e le virtù del cortigiano
  3. Il successo e l'eredità dell'opera

L'ideale del cortigiano rinascimentale

L’ opera, scritta fra il 1508 e il 1516 in forma dialogata, relazione l’ esperienza di devoto cortigiano maturata dall’ autore alla corte di diversi principi italiani, fra cui i Montefeltro di Urbino e il Papa. Si tratta di una sintesi fra d’ideale di cortesia che caratterizzava il cavaliere medioevale nei suoi aspetti più raffinati e l’ideale di cultura letteraria, tipico del periodo dell’ Umanesimo.

Tramite questa sintesi, il castigliane si pone come obiettivo la formazione del collaboratore del principe.

Il ruolo e le virtù del cortigiano

Innanzitutto bisogna spiegare il termine “cortegiano”. Oggi questo termine si associa ad una persona di animo servile, incline alla simulazione e all’adulazione dettata da opportunismo, quindi una sorta di parassita. Per B. Castiglione, invece, il cortigiano è un funzionario di fiducia del principe, un consigliere, un ambasciatore, un funzionario di fiducia poiché nel XVI secolo non esisteva ancora la figura di diplomatico o di burocrate addetto a tali funzioni. Il suo scopo era di consigliare il bene e sconsigliare il male al suo signore, facendosi interprete dei veri interesso, come aveva fatto Aristotele nei confronti di Filippo i di Macedonia o Platone prezzo Dione a Siracusa. e quando il buon cortigiano non riesce a mantenere il suo principe sulla buona via deve lasciare il suo servizio. Per espletare un simile incarico, occorre una’apposita virtù che si ottiene con un lungo esercizio ed uno studio serio tali da scoprire le potenzialità dell’animo umano. Il cortigiano dovrebbe avere le qualità seguenti: rettitudine, cultura, conoscenza di ogni arte ed esercizio fisico e militare, raffinatezza nei modi, ma senza affettazione. La duchessa Elisabetta Gonzaga, moglie del duca di Urbino dichiarò che un uomo simile sarebbe stato egli stesso un perfetto principe.

Il successo e l'eredità dell'opera

Nel suo insieme, l’opera ci fornisce un quadro completo e idealizzato di una corte rinascimentale. L’anno dopo la pubblicazione (1528), Castiglione mori a Toledo dove ricopriva il ruolo di rappresentante diplomatico del Papato che aveva incorporato il ducato di Urbino. La sua morte si colloca fra il sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi (1527) e la definitiva distruzione della Repubblica di Firenze (1532) e questo non è casuale perché si tratta di due episodi che anticipano lo sfacelo completo del modo cortese idealizzato da Baldassare Castiglione.

L’opera ebbe molto successo a tal punto che gli aspetti positivi del “cortegiano” genereranno l’ideale del “gentiluomo” di Locke

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ideale del cortigiano rinascimentale secondo l'opera?
  2. L'opera sintetizza l'ideale di cortesia del cavaliere medioevale con l'ideale di cultura letteraria dell'Umanesimo, mirando a formare il collaboratore del principe.

  3. Quali sono le virtù essenziali del cortigiano secondo B. Castiglione?
  4. Il cortigiano deve possedere rettitudine, cultura, conoscenza delle arti, esercizio fisico e militare, e raffinatezza nei modi, senza affettazione.

  5. Qual è il ruolo del cortigiano nella corte rinascimentale?
  6. Il cortigiano è un consigliere e ambasciatore di fiducia del principe, incaricato di consigliare il bene e sconsigliare il male, interpretando i veri interessi del suo signore.

  7. Qual è l'eredità dell'opera di Castiglione?
  8. L'opera ha avuto un grande successo, influenzando l'ideale del "gentiluomo" di Locke e fornendo un quadro idealizzato della corte rinascimentale.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community