Concetti Chiave
- Il manoscritto del Cid, datato 1207, è l'unico esemplare rimasto di una serie di opere dedicate all'eroe leggendario Ruy Diaz, noto come Conpeador.
- La storia del Cid è caratterizzata da esilio e battaglie per la fede cristiana, dopo essere stato esiliato dal fratello del re Sancio II.
- Il poema epico è diviso in tre parti: l'esilio, le conquiste del Cid, e la codardia dei conti con la giustizia del Cid.
- Durante l'esilio, il Cid conquista terre musulmane e ricongiunge la famiglia a Valenza, suscitando invidia tra i nobili.
- La terza parte evidenzia la viltà dei conti, portando il Cid a chiedere giustizia al re e consolidare le alleanze matrimoniali delle figlie.
Indice
Il manoscritto del Cid
Del cantare del Cid rimane solo un manoscritto del 1207. Il manoscritto però non è completo, la metrica dell’opera è irregolare e non è l’unica opera in onore dell’eroe. Il Cid è il casigliano Ruy Diaz, cavaliere alla corte di Sancio II di Castiglia. Egli deve il nome di Conpeador a un duello con un nobile navarrese.
Egli fu l’eroe leggendario della riconquista spagnola contro gli arabi. Il re Sancio II fu ucciso dal fratello che esiliò Cid, che morì nel 1099 di seguito ad una disfatta. Nonostante le amare peregrinazioni egli non smise di combattere per la fede cristiana.
L'esilio e le conquiste del Cid
L’opera è divisa in tre parti.
La prima narra l’esilio del Cid. Affidò la moglie e le due figlie ad un monastero e parti per Castiglia, dopo che l’angelo Gabriele, che gli apparve in sonno, gli predisse buona fortuna. Accompagnato da molti cavalieri conquistò le terre dei Mori. La seconda parte dell’opera descrive la conquista della città di Valenza, dove egli si ricongiunse alla famiglia. Le notizie delle vittorie del Cid suscitarono gelosie in alcuni nobili e stimolarono il desiderio di ricchezza di due conti che chiesero la mano delle due figlie, ma il Cid non era favorevole.
La codardia dei conti e la giustizia del Cid
Nella terza parte si evidenzia la codardità e la viltà dei conti durante la battaglia contro il re dei Mori. I vassalli dell’eroe derisero i due conti che ottennero di ritornare in patria con le proprie mogli. Durante il viaggio abbandonarono le mogli e per questo il Cid chiese che il re convocasse a Toledo le Cortes. I conti furono vinti e dichiarati traditori. Le figlie del Cid infine sposarono gli Infanti di Navarra e Aragona e il Cid divenne parente del re di Spagna.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del manoscritto del Cid e qual è la sua importanza storica?
- Come si sviluppa la storia dell'esilio e delle conquiste del Cid?
- Qual è il ruolo dei conti nella terza parte dell'opera e quale fu la conseguenza delle loro azioni?
Il manoscritto del Cid risale al 1207, ma non è completo e presenta una metrica irregolare. È un'importante opera in onore dell'eroe leggendario Ruy Diaz, noto come Cid, che fu un cavaliere alla corte di Sancio II di Castiglia e un eroe della riconquista spagnola contro gli arabi.
La storia è divisa in tre parti: la prima narra l'esilio del Cid e le sue conquiste contro i Mori; la seconda descrive la conquista di Valenza e il ricongiungimento con la sua famiglia; la terza parte evidenzia la codardia dei conti e la giustizia del Cid, culminando nel matrimonio delle sue figlie con gli Infanti di Navarra e Aragona.
Nella terza parte, i conti mostrano codardia durante la battaglia contro il re dei Mori e abbandonano le loro mogli durante il viaggio di ritorno. Il Cid chiede giustizia al re, che convoca le Cortes a Toledo, dove i conti vengono dichiarati traditori. Le figlie del Cid si sposano poi con gli Infanti di Navarra e Aragona.