Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Francesco Berni, fiorentino del XV secolo, è noto per la sua opposizione alla corrente classicistica, fondando la "corrente bernesca" e differenziandosi dal Burchiello per il suo ruolo integrato nella società.
  • La vita di Berni è caratterizzata da una carriera al servizio di importanti figure ecclesiastiche e politiche, culminata con la sua morte sospetta a Firenze, legata a trame politiche.
  • La poetica di Berni si basa sulla "poetica del divertimento", rifiutando l'imitazione degli Antichi e optando per un approccio ludico e realistico alla poesia.
  • Le opere di Berni si dividono in farse dialettali, rime varie e i "Capitoli", caratterizzati da un linguaggio colloquiale e allusioni oscene, con l'obiettivo principale di divertire.
  • Berni critica le astrazioni metafisiche e promuove una poesia che si ispira alla vita quotidiana e alle realtà più semplici e dirette.

Indice

  1. Francesco Berni e la corrente bernesca
  2. Vita e opere di Berni
  3. La poetica del divertimento
  4. Opere principali di Berni

Francesco Berni e la corrente bernesca

Francesco Berni è vissuto nella prima metà del XV secolo ed è un esponente dell’opposizione alla corrente classicistica. Anch’egli di origine fiorentina, ai suoi tempi ebbe molto successo e influenzò anche i secoli successivi, a tal punto da dare il suo nome ad un movimento letterario “corrente bernesca”, di cui era considerato il caposcuola. A differenza del Burchiello, oppositore ai Medici, di origini umile e dalla vita irregolare tale da farlo assimilare a un poeta maledetto del XIX secolo, il Berni è, invece, un personaggio ben integrato nella società, a servizio di alti prelati e del duca Alessandro de’ Medici. Tuttavia, entrambi hanno un aspetto in comune: si oppongono al concetto umanistico della poesia, fanno la caricatura di coloro che aderiscono alla cultura umanistica e che considerano Atene il massimo luogo per compiere gli studi.

Vita e opere di Berni

Nasce in provincia di Pistoia nel 1497 o forse nel 1498. Compie gli studi a Firenze dove è attratto sia dalla cultura popolare che dalle tematiche filologico-classiche. Come testimonianza di questo duplice interesse, infatti, scrive La Catrina un componimento che ricalca la Nencia di Barberino di Lorenzo il Magnifico e Carmina, una raccolta di liriche scritte in latino, ispirate a Catullo. A 20 anni, si trasferisce a Roma al seguito del cardinale Dovizi da Bibbiena, ma qualche tempo dopo è costretto a lasciare la città per aver scritto dei versi violenti contro Adriano VI. Rientra a Roma quando viene eletto Clemente VII Medici ed è nominato protonotaro apostolico a Verona. A 35 anni si trasferisce a Firenze, alla corte del duca Alessandro de’ Medici ma due anni dopo, muore avvelenato, probabilmente perché si era rifiutato di assassinare il cardinale Salviati.

La poetica del divertimento

Berni occupa un posto importante nella storia della letteratura per aver elaborato la poetica del divertimento, espressa nell’opera Dialogo contro i poeti. Essa si basa sul rifiuto del principio di imitazione degli Antichi car agli artisti dell’Umanesimo, a cui sostituisce una visione ludica del fare poesia: per questo, le sue opere si ricollegano alla produzione giocosa e realistica del XIII e XIV secolo. Egli esprime la sua polemica contro le astrazioni metafisiche, contro la monotonia di un linguaggio raffinato, si richiama costantemente alla vita quotidiana e quindi alla realtà più bassa, anche dal punto di vista strettamente linguistico. Nel Capitolo al cardinale Ippolito de’ Medici, egli dichiara, inoltre , di non essere portato alla scrittura elegante in prosa o in poesia e con tono scherzoso afferma che quando ci ha provato Apollo si è affrettato a “tirargli le orecchie” perché questa non è la sua arte.

Opere principali di Berni

Le sue opere si possono catalogare in due gruppi:

1) Due farse dialettali di argomento rustico, in cui è evidente l’influenza di Lorenzo dei Medici

2) Un buon numero di rime di argomento vario, in cui è presente l’antipetrarchismo. Gli spunti sono offerti dalla cronaca e dalle amicizie o inimicizie del poeta

3) I Capitoli, componimenti di carattere quotidiano e colloquiale, con termini gergali, reminiscenze classiche e con frequenti allusioni oscene. Lo scopo dei Capitoli è il divertimento.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Francesco Berni e quale movimento letterario ha influenzato?
  2. Francesco Berni era un poeta del XV secolo, noto per la sua opposizione alla corrente classicistica e per aver dato il nome alla "corrente bernesca", di cui era il caposcuola.

  3. Quali sono le principali opere di Francesco Berni?
  4. Le opere principali di Berni includono due farse dialettali di argomento rustico, un buon numero di rime di argomento vario e i "Capitoli", componimenti di carattere quotidiano e colloquiale.

  5. Qual è la poetica del divertimento di Berni?
  6. La poetica del divertimento di Berni si basa sul rifiuto dell'imitazione degli Antichi, promuovendo una visione ludica della poesia, collegandosi alla produzione giocosa e realistica del XIII e XIV secolo.

  7. Quali influenze culturali ha subito Berni durante la sua formazione?
  8. Berni è stato influenzato sia dalla cultura popolare che dalle tematiche filologico-classiche, come dimostrato dalle sue opere "La Catrina" e "Carmina".

  9. Quali sono le caratteristiche dei "Capitoli" di Berni?
  10. I "Capitoli" di Berni sono caratterizzati da un linguaggio quotidiano e colloquiale, con termini gergali, reminiscenze classiche e frequenti allusioni oscene, con lo scopo principale di divertire.

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