Concetti Chiave
- Il sonetto di Bernardo è caratterizzato dalla metafora del fuoco per descrivere la passione amorosa, che porta sia felicità che smarrimento.
- Nella seconda quartina, il "miglior vento" simboleggia il desiderio di avvicinarsi a Dio, portando a spegnere la fiamma dell'amore terreno.
- Nonostante il tentativo di allontanarsi dall'amore, l'immagine della donna amata continua a tormentare il poeta, anche in prossimità della morte.
- L'ultima terzina chiede all'amico di scrivere sulla tomba del poeta le circostanze della sua morte, usando una metonimia per il sepolcro.
- Il sonetto, sebbene tocchi il tema della morte, mantiene un'atmosfera serena e pacata, con figure retoriche comprensibili e topos letterari familiari.
Arsi, Bernardo, in foco chiaro e lento
molt’anni assai felice, e, se ‘l turbato
regno d’Amor non ha felice stato,
tennimi almen di lui pago e contento.
Poi, per dar le mie vele a miglior vento,
quando lume del ciel mi s’è mostrato,
scintomi del bel viso in sen portato,
sparsi col piè la fiamma, e non men’pento.
Ma l’imagine sua dolente e schiva
m’è sempre inanzi, e preme il cor sì forte,
ch’io son di Lete omai presso a la riva.
S’io ‘l varcherò, farai tu che si scriva
sovra ‘l mio sasso, com’io venni a morte,
togliendomi ad Amor, mentr’io fuggiva.
Indice
Metafore e Temi del Sonetto
Il sonetto, che porta il numero CXIV, fa parte delle Rime ed è stato composto nel 1528. Esso è dedicato a Bernardo Cappello, amico e discepo
lo di Pietro Bembo. La schema metrico è il seguente: ABBA, ABBA, CDC, CDC.
Il sonetto inizia con la tradizionale metafora del fuoco per rappresentare la passione amorosa. “Bernardo, per molto tempo, il luminoso fuoco dell’amore, ha bruciato lentamente in me, causandomi assai felicità, e, anche se il regno dell’Amore che provoca smarrimento non comporta uno stato [assoluto] di felicità, mi considerai soddisfatto e appagato di esso.”
Analisi della Seconda Quartina
Anche la seconda quartina inizia con una metafora, anch’essa un topos letterario: il “miglior vento” indica la spinta dell’uomo verso un avvicinamento a Dio. In un primo momento, il poeta era preso dalla passione amorosa, successivamente, un’esigenza religiosa comportò lo spegnimento della fiamma amorosa. “Poi, per affidare il mio percorso umano (= le mie vele) ad un vento migliore (perché finalizzato a raggiungere Dio), quando mi è stata additata la luce divina, liberatomi infine della bella immagine che portavo dentro di me, cercai di spegnere la passione che essa alimentava e di ciò non mi sono affatto pentito”. Molto efficace è l’immagine del poeta che con il piede cerca di ridurre e annientare l’effetto della fiamma, riprendendo, così, la metafora della prima quartina.
Persistenza dell'Amore e Morte
Nonostante la volontà del poeta di allontanare da sé per sempre l’Amore, l’immagine della donna amata non l’abbandona anche se la morte è vicina. “Ma l’immagine dall’aspetto sofferente e ritrosa (o per orgoglio o per timidezza) di lei mi è sempre davanti a premermi con forza il cuore, anche se mi trovo nelle vicinanze del fiume Lete” (nella mitologia classica, il Lete è il fiume infernale definito “fiume dell’oblio. Nella Divina Commedia, le anime del Purgatorio si immergono nelle sue acque per dimenticare tutti i peccati commessi nella vita terrena).
Nell’ultima terzina, il poeta si rivolge di nuovo all’amico chiedendogli di scrivere sulla sua tomba le circostanze in cui egli è morto. “Quando varcherò il fiume, ti chiedo di far scrivere sulla mia pietra sepolcrale in che modo sono morto, mentre fuggivo per sottrarmi all’ Amore”. Da notare la presenza di una metonimia (= sasso), cioè l’indicazione della materia per indicare un oggetto specifico, in questo caso il sepolcro.
Conclusione e Atmosfera del Sonetto
In sintesi, si può dire che, nonostante nel sonetto compaia il tema della morte, in realtà, nell’insieme, l’atmosfera che ne risulta è serena e pacata, un aspetto presente anche sul piano retorico stilistico, in cui le figure retoriche non sono molto numerose o comunque sempre chiaramente comprensibile e da assimilare a dei topos letterari ben noti.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto CXIV?
- Come viene rappresentata la transizione dall'amore terreno all'aspirazione divina nella seconda quartina?
- Qual è il significato del fiume Lete nel contesto del sonetto?
- Cosa chiede il poeta all'amico Bernardo Cappello nell'ultima terzina?
- Qual è l'atmosfera generale del sonetto nonostante il tema della morte?
Il tema principale del sonetto CXIV è la passione amorosa rappresentata attraverso la metafora del fuoco, e il conflitto tra l'amore terreno e l'aspirazione spirituale verso Dio.
Nella seconda quartina, la transizione è rappresentata dalla metafora del "miglior vento", che simboleggia l'avvicinamento a Dio e il tentativo di spegnere la fiamma amorosa per un percorso spirituale.
Il fiume Lete simboleggia l'oblio e la vicinanza alla morte, rappresentando il desiderio del poeta di dimenticare l'amore terreno mentre si avvicina alla fine della vita.
Il poeta chiede a Bernardo Cappello di scrivere sulla sua pietra sepolcrale le circostanze della sua morte, sottolineando il suo tentativo di sfuggire all'Amore.
L'atmosfera generale del sonetto è serena e pacata, con un uso moderato di figure retoriche che rendono il testo chiaro e comprensibile, nonostante il tema della morte.