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Habilis
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Concetti Chiave

  • Il canto "Sera del dì di festa" di Leopardi risale al 1820 e riflette una fase iniziale della sua produzione poetica.
  • Il paesaggio descritto trasmette tranquillità e serenità, in contrasto con l'inquietudine interiore del poeta.
  • Leopardi descrive una donzella serena e indifferente, simbolo della natura insensibile alla sua sofferenza.
  • La ripetizione del sonno della fanciulla enfatizza l'opposizione tra la sua tranquillità e l'insonnia riflessiva di Giacomo.
  • Il tema dell'ubi sunt evidenzia la transitorietà di tutte le cose e la consapevolezza malinconica di Leopardi.

Leopardi - Sera del dì di festa

Questo canto risale al 1820 e quindi alla prima fase poetica di Leopardi, a prima che uscisse da Recanati.

Indice

  1. Descrizione del Paesaggio
  2. Contrasto tra Serenità e Turbamento
  3. Indifferenza della Natura e della Donna
  4. Riflessioni sulla Transitorietà

Descrizione del Paesaggio

L’opera si apre con la descrizione di un paesaggio sospeso, che rimanda a uno stato d’animo di tranquillità e serenità. L’espressione posa la luna da il senso di tale stato di riposo, di tranquillità.

Contrasto tra Serenità e Turbamento

Ma Giacomo, in contrapposizione all’ambientazione, non è calmo, grida nel silenzio della notte.

Indifferenza della Natura e della Donna

Il titolo è utile a capire il contesto: è una sera di un giorno di festa, perciò Leopardi probabilmente si stava rivolgendo ad una donzella vista lo stesso giorno. Tale donzella dorme, senza preoccupazione, contenta della giornata trascorsa, senza curarsi della ferita che ha inferto ha il poeta. È incurante come lo è la natura. Il fatto che Leopardi ripeta che la fanciulla dorma sta ad indicare che voglia sottolinearlo in antitesi alla sua condizione: Giacomo, sveglio, riflette e ritiene che la natura lo abbia creato per soffrire e lamenta il fatto che sia indifferente verso di lui, così come lo è la donna. Per lo più la fanciulla sta facendo un sogno, tanto è tranquilla, dove pensa ai vari ammiratori, dimenticandosi di Giacomo.

Riflessioni sulla Transitorietà

Nella parte conclusiva dell’opera vi è un ubi sunt, che rimanda alla concezione materialistica propria anche di Foscolo. Ubi sunt è un’espressione latina che sta a significare dove solo coloro che furono prima di noi? È un motivo perché ci ricorda che ogni cosa è destinata a sparire, anche le imprese più grandi. Le tracce degli antichi sono ormai polvere, tutto si è placato e nulla rimane. Questa consapevolezza stringe il cuore a Giacomo, anche da un punto di vista fisico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'atmosfera iniziale descritta nel canto "Sera del dì di festa"?
  2. L'opera si apre con la descrizione di un paesaggio sospeso che evoca uno stato d'animo di tranquillità e serenità, come suggerito dall'espressione "posa la luna".

  3. Come viene rappresentato il contrasto tra serenità e turbamento nel canto?
  4. Nonostante l'ambientazione serena, Giacomo è in contrasto con essa, poiché non è calmo e grida nel silenzio della notte, esprimendo il suo turbamento interiore.

  5. Qual è il significato dell'indifferenza della natura e della donna nel canto?
  6. Leopardi sottolinea l'indifferenza della natura e della donna verso di lui, evidenziando che la fanciulla dorme tranquilla e incurante della sofferenza del poeta, simboleggiando l'indifferenza universale.

Domande e risposte

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