Concetti Chiave
- I Piccoli idilli di Leopardi segnano il passaggio da riferimenti classico-mitologici a un lirismo intimo e quotidiano, ambientato a Recanati.
- Leopardi rinnova il genere dell'idillio classico greco, trasformando la descrizione in una poesia di immaginazione e sentimento.
- La natura diventa spunto per riflessioni esistenziali dolci e pacate, con vaghezza e indeterminatezza che stimolano l'immaginazione.
- Opere come L'Infinito e Alla luna esprimono sensazioni indefinite e rimembranze, evocando il passato e la solitudine dell'individuo.
- Tra il 1823 e il 1828, Leopardi attraversa un periodo di silenzio poetico, sostituito dall'espressione filosofica delle Operette morali.
Indice
Evoluzione dei Piccoli Idilli
I Piccoli idilli vengono composti tra il 1819 e il 1821. I riferimenti classico-mitologici lasciano spazio a un discorso lirico-soggettivo, intimo e quotidiano e a componimenti più brevi e a strutture più agili.
Temi e Stile di Leopardi
Il poeta inscena se stesso, luoghi familiari e scene di vita a Recanati.
La natura offre lo spunto per riflessioni esistenziali dolce e pacate, la lontananza temporale addolcisce il ricordo e parole vaghe e indefinite esprimono il piacere dell’immaginazione.
L’idillio indica brevi componimenti lirici di poeti greci.
Leopardi conferisce al genere originalità: nei greci la descrizione esauriva il componimento poetico, mentre qui la percezione visiva e uditiva della realtà esterna crea una poesia dell’immaginazione e del sentimento, della rimembranza e dellindefinito.
Gli aspetti della realtà suscitano sensazioni visive e uditive indefinite, cariche di suggestione.
L'Infinito e Altri Idilli
Nell’Infinito una siepe impedisce la vista fino all’orizzonte e spinge il poeta a immaginare un moneto lontano e sconfinato; il fruscio del vento ricorda invece il presente, e sollecita il confronto con le età passate;
Alla luna è l’idillio della ricordanza;
La sera del dì di festa si apre con la descrizione della luna, secondo lo stile vago di Leopardi, passando poi a un canto che risuona nella notte e va allontanandosi, sviluppa il motivo dell’infelicità e della solitudine;
In Il sogno il poeta sogna l’incontro con una fanciulla morta e amata in passato;
La vita solitaria descrive l’io lirico che cammina solitario nei boschi al chiarore della luna.
Transizione alla Prosa Filosofica
Dopo le canzoni e gli idilli, comincia un periodo di silenzio poetico tra il 1823 e il 1828.
Natura e illusioni hanno animato la prima poesia leopardiana, ma la nuova concezione pessimistica della natura, ora vista come matrigna, impedisce l’espressione dei sentimenti e dell’immaginazione. Nasce così la prosa filosofica delle Operette morali.
Leopardi considera la poesia un percorso di conoscenza, come un viaggio nella propria interiorità alla ricerca di ciò che, indefinito e vago, stimola il piacere dell’immaginazione e ha la capacità di accostare reale e ideale.
Per Leopardi, il ricordo e quindi la rimembranza è essenziale nel sentimento poetico e si fondo con la poetica dell’indefinito.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dei Piccoli Idilli di Leopardi?
- Come Leopardi trasforma il genere dell'idillio?
- Qual è il significato della transizione di Leopardi alla prosa filosofica?
I Piccoli Idilli, composti tra il 1819 e il 1821, si caratterizzano per un discorso lirico-soggettivo, intimo e quotidiano, con componimenti brevi e strutture agili, abbandonando i riferimenti classico-mitologici.
Leopardi conferisce originalità al genere dell'idillio, trasformandolo da una semplice descrizione poetica greca a una poesia dell’immaginazione e del sentimento, della rimembranza e dell'indefinito, attraverso sensazioni visive e uditive indefinite.
La transizione alla prosa filosofica avviene dopo un periodo di silenzio poetico, quando la concezione pessimistica della natura come matrigna impedisce l’espressione dei sentimenti, portando Leopardi a esplorare la conoscenza interiore e la poetica dell’indefinito nelle Operette morali.