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Concetti Chiave

  • Le "Operette Morali" di Leopardi, scritte tra il 1824 e il 1827, segnano il passaggio dalla poesia all'esplorazione filosofica attraverso dialoghi e novelle di tono ironico e satirico.
  • Queste opere affrontano temi filosofici come l'infelicità umana e il rapporto con la natura, ispirandosi alla filosofia meccanicistica del Settecento e agli scritti di Luciano di Samosata e Plutarco.
  • Le "Operette Morali" sono state soggette a censura a causa della loro forte critica alla religione e alla presentazione di un materialismo ateo, contrastando con l'ottimismo religioso di contemporanei come Manzoni.
  • La struttura delle operette include novelle e dialoghi, dove personaggi storici e fantastici rappresentano le idee di Leopardi, riflettendo il suo pessimismo storico.
  • Leopardi si distacca dalla religione tradizionale, inizialmente imposta dalla madre, evolvendo verso una visione atea che rifiuta le illusioni e abbraccia la ragione.

Indice

  1. Leopardi e il Pessimismo Cosmico
  2. Le Operette Morali: Filosofia e Satira
  3. L'Influenza Filosofica del '700
  4. Dialoghi e Personaggi nelle Operette

Leopardi e il Pessimismo Cosmico

Nel 1827 Leopardi scrive le operette morali. Egli finisce di scrivere i piccoli idilli nel 1823, e tra il 1823 e 1828 di poesia non ha scritto niente perché di ritorno dal viaggio a Roma il suo pensiero si è evoluto ed è passato alla fase del pessimismo cosmico. La poesia dei piccoli idilli era una poesia di immaginazione ed era frutto delle illusioni e dello stretto rapporto che l’uomo aveva con la natura. Nel momento in cui lui nel 1824 scopre che la natura è cattiva e che le illusioni sono inutili, non c’è più immaginazione, che era alla base della poesia classica e romantica, ma pone la ragione come unico mezzo per scoprire il male.

Le Operette Morali: Filosofia e Satira

Tra il 1824 e il 1827 non scrive poesie e scrive le operette morali. Esse sono 24 e sono un insieme di dialoghi e di novelle di argomento filosofico, affrontano il tema della morale e dell’etica quindi il comportamento e l’atteggiamento dell’essere umano. È una prosa filosofica e chiama tale prosa operette morali. Morali perché tratta l’argomento della morale, operette, invece, perché si rifà ai dialoghi di luciano di Samosata, si rifà ad un’altra opera che sono i Moralia di Plutarco, entrambi sono autori greci i quali avevano scritto delle opere di argomento filosofico. Le operette di leopardi però non sono opere serie come quelle degli scrittori greci ma sono opere che per lo più sono dialoghi che hanno un tono satirico, ironico che va a riportare dei concetti veri e questo aspetto semiserio ironico dello stile lo ritroviamo nel titolo: operette morali perché quando si legge operette si pensa a qualcosa di non impegnativo, di piacevole e sceglie questo titolo perché pur parlando di argomenti seri quali sono la morale lo fa in tono divertente e per questo poi il nome operette morali.

L'Influenza Filosofica del '700

L’argomento filosofico che lui affronta è l’infelicità dell’uomo, la condizione dell’uomo e in modo particolare il rapporto con la natura, che è una matrigna cattiva che pensa solo a se stessa. In queste operette morali leopardi non ha fatto altro che riprendere la filosofia meccanicistica del 700 che era la filosofia degli illuministi e leopardi si rifà alla filosofia del 700 pur essendo lui uomo dell’800 però la formazione e educazione che aveva avuto risentiva di quelli che erano i concetti filosofici del 700 e riporta questi concetti nelle sue opere. Le operette morali hanno subito prima una censura civile e poi la censura della chiesa nel 1850 perché quello che scrive leopardi, anche se lo fa in maniera ironica, è molo forte poiché pone in primo piano l’infelicità dell’uomo il quale era indipendente da quella che è la religione, anche Manzoni aveva detto che l’età presente era triste però lui aveva la speranza perché in Manzoni l’uomo veniva guidato dalla divina provvidenza quindi egli si era rifugiato nella religione, leopardi invece no perché è un materialista non può credere nella religione tradizionale. Anche se ci ha creduto all’inizio perché la mamma era legata alle pratiche religiose e le aveva imposte al figlio però quando il figlio diventa grande e assume la capacità di pensare autonomamente non ha voluto più seguire la religione imposta dalla mamma ed è diventato ateo.

Dialoghi e Personaggi nelle Operette

Alcune di queste operette sono delle novelle cioè dei racconti, altre sono dei dialoghi e il dialogo è costruito sui dei personaggi, per i dialoghi si rifà a cicerone. In questi dialoghi molto spesso c’erano dei personaggi inventati o personaggi del passato come torquato tasso nel quale leopardi proietta se stesso. Alcuni personaggi sono figure fantastiche come i folletti, la natura che viene personificata. In queste operette morali con la costruzione e l’uso di personaggi irreali o del passato lui proietta il suo pensiero ed agiva poi a delle affermazioni che riguardano la vita dell’uomo che sono molto forti, alla cui base c’è la sua concezione del pessimismo storico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del "pessimismo cosmico" di Leopardi?
  2. Il "pessimismo cosmico" di Leopardi rappresenta la sua visione della natura come matrigna cattiva e delle illusioni umane come inutili, portandolo a considerare la ragione come unico mezzo per scoprire il male.

  3. Cosa caratterizza le "Operette Morali" di Leopardi?
  4. Le "Operette Morali" sono caratterizzate da dialoghi e novelle di argomento filosofico con un tono satirico e ironico, affrontando temi di morale ed etica in modo divertente.

  5. Qual è l'influenza filosofica del '700 sulle opere di Leopardi?
  6. Leopardi è influenzato dalla filosofia meccanicistica del '700, tipica degli illuministi, che si riflette nella sua visione dell'infelicità umana e del rapporto con la natura.

  7. Come si riflette il pensiero di Leopardi nei dialoghi delle "Operette Morali"?
  8. Nei dialoghi delle "Operette Morali", Leopardi utilizza personaggi inventati o storici per proiettare il suo pensiero, esprimendo concetti forti sulla vita umana e il pessimismo storico.

  9. Perché le "Operette Morali" di Leopardi furono censurate?
  10. Le "Operette Morali" furono censurate perché presentavano una visione forte e indipendente dall'influenza religiosa, ponendo l'infelicità umana in primo piano, in contrasto con la visione provvidenziale di autori come Manzoni.

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