spisci22
Ominide
3 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Giacomo Leopardi descrive Recanati come una prigione culturale, influenzato dai genitori rigidi e dalla visione pessimistica della madre.
  • La sua vita è segnata da sette anni di intenso studio, durante i quali sviluppa una profonda consapevolezza della propria grandezza e fragilità fisica.
  • Leopardi considera l'intelletto una fonte di infelicità, mentre le illusioni, come l'amore, aiutano a vivere meglio.
  • Elabora la teoria del piacere, ritenendo la felicità un'attesa inappagata di piacere, trovata nei sogni, illusioni e ricordi.
  • Il suo pensiero evolve dal pessimismo storico, attribuendo il dolore alla storia, al pessimismo cosmico, che vede la natura come matrigna crudele.

Indice

  1. La Prigione di Recanati
  2. Visione Pessimistica e Studio
  3. Teoria del Piacere e Felicità
  4. Fonti di Piacere e Consolazione

La Prigione di Recanati

Nasce a Recanati nel 1798 , paese della provincia in cui la cultura arriva sporadicamente.

Egli descriverà Recanati sempre come una prigione , sia per gli abitanti retrogradi sia per i difficili contatti . La tradizione ci tramanda i genitori come rigidi, un padre erudito e una madre bigotta e legata alla religione.

Al carattere della madre è legata la visione pessimistica dell'autore riguardo la natura considerata matrigna.

Visione Pessimistica e Studio

Egli compie sette anni di studio matto e disperatissimo nella biblioteca che considera una finestra sul mondo e dopo i quali comunica a Pietro Giordani di non godere di ottima salute e sottolinea di essere dotato di un'anima straordinaria ( consapevole della propria grandezza lamentando il fatto che sia chiusa in un corpo deforme) .

e' convinto che essere dotati di intelletto porti l'uomo ad essere consapevole e quindi infelice.

Considera l'amore come un'illusione ma tutte le illusioni x l'autore aiutano a vivere meglio , l'amore ha la capacita' di rigenerare l'uomo .

-fase dell'erudizione : 7 anni di studio

-fase del bello : si apre alla modernita'

-fase del vero : elabora gli idillii

Teoria del Piacere e Felicità

Elabora la teoria del piacere : secondo L. l'uomo ha in se un desiderio infinito di piacere destinato tuttavia a rimanere inappagato poichè i piaceri provati dall'uomo sono effimeri

egli crede infatti che la felicita' assoluta non esiste , non ha quindi una propria autonomia ma deriva da altri fattori , infatti essa esiste come attesa del piacere o come figlia d'affanno(cessazione di dolore) .Quindi la felicita' è eteronoma. Considera l'infanzia come il momento in cui l'uomo vive in adesione col mondo e durante cui l'uomo concepisce sogni, considera l'immaginazione come qualcosa che abbia scopo consolatorio.

Fonti di Piacere e Consolazione

Dunque le fonti di piacere sono : il sogno , l'illusione ed il ricordo ( perche' ricordarsi del passato permette all'uomo di percepire immagini sfocate , non nitide ( tema del vago e dell'indefinito) , infatti tutto cio' che avvicina l'uomo all'indefinito è fonte di piacere , sia che si ricordino eventi tristi sia quelli felici): ricordare un momento piacevole nella sventura è consolatorio , cosi' come ricordare un momento triste poichè ormai è passato. Anche la poesia ha funzione consolatoria perchè fornisce immagini non nitide, l'occupazione in sè è qualcosa che fornisce felicita' e in opposizione ad essa troviamo

la noia,il tedio che è il male più grande che possa affliggere l'umanità .

Fasi Pessimismo :

pessimismo storico = causa del dolore dell'uomo è imputabile alla storia non alla natura vista come entita' positiva perchè produce solide illusioni : gli antichi erano ancora capaci di grandi illusioni che i moderni hanno ormai perduto a causa del progresso e della consapevolezza.

pessimismo cosmico = in questa fase riconosce la causa dell'infelicita' umana nella natura vista come matrigna crudele .

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione dell'autore riguardo a Recanati?
  2. L'autore descrive Recanati come una prigione, sia per la mentalità retrograda degli abitanti sia per i difficili contatti culturali.

  3. Come l'autore percepisce l'intelletto e la felicità?
  4. L'autore crede che l'intelletto porti alla consapevolezza e quindi all'infelicità, poiché la felicità assoluta non esiste ed è eteronoma, derivando da altri fattori come l'attesa del piacere.

  5. Quali sono le fonti di piacere e consolazione secondo l'autore?
  6. Le fonti di piacere e consolazione includono il sogno, l'illusione, il ricordo e la poesia, poiché avvicinano l'uomo all'indefinito e forniscono immagini non nitide.

  7. Come si evolve il pessimismo dell'autore?
  8. Il pessimismo dell'autore si evolve dal pessimismo storico, dove il dolore è imputabile alla storia, al pessimismo cosmico, dove la natura è vista come matrigna crudele.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community