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Concetti Chiave

  • "L'infinito" di Leopardi è un capolavoro letterario e il primo dei "piccoli idilli", rappresentando la poetica leopardiana.
  • Il poema combina enjambement e climax ascendente, esprimendo una ricerca intellettuale e un nuovo sistema filosofico.
  • Durante la composizione, Leopardi vedeva la natura in una luce positiva, prima di passare al pessimismo cosmico.
  • Il passaggio al pessimismo cosmico segnò un cambiamento nel pensiero di Leopardi, rivalutando il ruolo della ragione.
  • Nel 1819, Leopardi esplorava ancora il pessimismo storico, cercando di superare la ragione attraverso la poetica del vago.

Indice

  1. Leopardi e L'infinito
  2. La poetica e il pessimismo
  3. La natura e la ragione

Leopardi e L'infinito

È uno dei primi significativi componimenti di Leopardi ed è anche uno dei suoi maggiori capolavori letterari. Nei Canti, L’infinito appare in ordine come dodicesimo componimento, ma è il primo dei cinque “piccoli idilli”. Esso è per Leopardi il sunto di tutti i “piccoli idilli” in quanto ne annunciano l’intera poetica.

La poetica e il pessimismo

Non si tratta di uno sfogo lirico, come invece suggerirebbe la fluidità della veste formale.

Molto ricorrente in questa poesia è la spezzatura. Osservando il testo si nota che l’enjambement si fonde con un climax ascendente. L’infinito venne composto dopo una fitta ricerca intellettuale perché Leopardi stava mettendo insieme una serie di poetiche nuove e stava elaborando anche un nuovo sistema filosofico personale: il pessimismo cosmico.

La natura e la ragione

In questo periodo, la natura per Leopardi aveva ancora una polarità positiva. L’uomo occidentale si era allontanato dalla natura, si era ammalato di filosofia e ragione e per questo soffriva. Più tardi Leopardi scoprì che il vero volto del reale era una natura matrigna e un meccanismo materialistico e deterministico di nascita, crescita, morte e distruzione all’interno del quale l’uomo non aveva alcun privilegio e risultava sempre insoddisfatto. Questa visione nuova determinò in Leopardi il passaggio dal pessimismo storico a quello cosmico. Con questa nuova visione ci fu anche una rivalutazione della ragione, di cui l’uomo non poteva fare a meno. Leopardi si era infatti reso conto che l’uomo aveva bisogno della ragione per scoprire il lato reale di tutte le cose: la verità però è sempre dolorosa e causa di sofferenze. Nel 1819, anno di pubblicazione dell’Infinito, Leopardi era ancora nella fase del pessimismo storico. Ci fu un grandissimo lavoro teorico che riguardava la poetica del vago e dell’indefinito, che riguardava anche la poetica del piacere. C’era quindi ancora una speranza di abbattere la ragione impoetica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato de "L'infinito" nella poetica di Leopardi?
  2. "L'infinito" è considerato un capolavoro letterario e rappresenta il sunto dei "piccoli idilli" di Leopardi, annunciando l'intera poetica dell'autore.

  3. Come si evolve la visione di Leopardi sulla natura e la ragione?
  4. Inizialmente, Leopardi vedeva la natura in modo positivo, ma successivamente la considerò una matrigna, portando al passaggio dal pessimismo storico a quello cosmico, rivalutando la ragione come necessaria per scoprire la verità dolorosa.

  5. Qual è il ruolo del pessimismo nella filosofia di Leopardi?
  6. Leopardi sviluppò un sistema filosofico personale noto come pessimismo cosmico, che riflette la sua visione della natura e della condizione umana come meccanismi deterministici e insoddisfacenti.

Domande e risposte

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