Concetti Chiave
- Leopardi inizialmente aderì alla cultura illuminista del sensismo, criticando l'ottimismo dei suoi contemporanei sul progresso.
- Durante la fase del pessimismo storico, Leopardi osservò l'opposizione tra natura e ragione, sostenendo che la felicità è distrutta dal corso della storia.
- In seguito, Leopardi sviluppò il pessimismo cosmico, vedendo la natura come indifferente al male di vivere dell'uomo e al dolore universale.
- Negli anni successivi, Leopardi abbracciò un materialismo e un'etica laica, rispecchiando un maggiore interesse per la società contemporanea.
- Con la "Ginestra," Leopardi esplorò il titanismo, suggerendo un'unità tra uomini contro la natura come nemico comune.
Indice
Leopardi e il Pessimismo Storico
Possiamo catalogare l'ideologia di Leopardi attraverso le fasi della sua vita.
I primi anni aderì alla cultura illuminista del sensismo, comprese la superiorità degli antichi. Capì che i suoi contemporanei erano troppo ottimisti nel progresso, non credeva che la nuova cultura potesse portare equilibrio e felicità.
Pessimismo Individuale e Natura
Questa è la fase del pessimismo storico, nella quale Leopardi colse l'opposizione natura-ragione, la natura ci dà promesse, è il corso della storia che fa cadere lo stato di felicità.
(parallelismo con Russeau).
Quando usciamo dall'irrazionalità troviamo infelicità. Questa formula è collegata al pessimismo individuale che accompagnò la prima fase della sua vita.
Pessimismo Cosmico e Materialismo
Nel periodo in cui egli si recò a Roma capì che in realtà la natura si oppone all'uomo perché egli ha dentro sé un male di vivere. La natura è indifferente, non si cura dell'uomo, arriva a dire che tutti gli uomini soffrono e con lui tutti gli elementi della natura. Pessimismo cosmico. Il piacere è solo un attimo ed è fugace.
Titanismo e Fratellanza nella Ginestra
Negli anni successivi rafforzò il suo materialismo e si adeguò ad un etica laica, la società aveva fatto crollare la realtà. E' più attento alla nuova società e ai valori che porta, ne parla nella Ginestra in cui riafferma la supremazia della natura ma con lo spiraglio della fratellanza: uomini uniti contro la natura, nemico comune. Fase del titanismo o agonismo.