ely90
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Concetti Chiave

  • La dialettica titanismo-vittimismo in Leopardi è un tema centrale ereditato dal Pre-Romanticismo, rappresentando il testamento spirituale dell'autore.
  • Secondo Emanuele Severino, Leopardi affronta il nichilismo attraverso un grido di dolore per aiutare l'umanità, mentre Walter Binni lo vede come un filosofo sistematico e un poeta.
  • Lo stile leopardiano è caratterizzato da elementi vaghi e indefiniti, con una sintassi tentacolare che evita la prosaicità e privilegia frasi complesse in ipotassi.
  • Leopardi utilizza un cromatismo potente, specialmente nella "Ginestra", mettendolo al servizio della militanza e del pensiero poetico dell'Ottocento.
  • L'incipit con la citazione di Giovanni III,19, pur non adottando il credo cristiano, ne condivide la sensibilità attraverso il tema del martirio propedeutico al riscatto.

Indice

  1. La dialettica titanismo-vittimismo in Leopardi
  2. Leopardi e il nichilismo secondo Severino
  3. Stile e sintassi leopardiana
  4. L'incipit e il credo cristiano

La dialettica titanismo-vittimismo in Leopardi

La canzone presenta la dialettica titanismo-vittimismo che Leopardi eredita dal Pre-Romanticismo ed è il testamento spirituale dell’autore, spunto di riflessione sia per critici letterari sia per filosofi.

Leopardi e il nichilismo secondo Severino

Secondo Emanuele Severino, Leopardi scongiura il nichilismo soprattutto attraverso questo testo, dove c’è un grido di dolore teso a dare un aiuto all’umanità. Inoltre, secondo Walter Binni, Leopardi è un filosofo sistematico sovrastrutturalmente, ma strutturalmente è un letterato che dà voce al “pensiero poetante”. In sintesi, il cromatismo è la forza della “Ginestra”, messa al servizio di tutti, anche perché l’Ottocento è il secolo della militanza, oltre che di esotismo e spiritualismo.

Stile e sintassi leopardiana

Caratteristiche dominanti dello stile:

    1) vago e indefinito,

    2) cozzare di parole auliche e basse,

    3) dittologie sinonimiche/antitetiche.

Secondo Severino poi, se Leopardi avesse vissuto più a lungo avrebbe dato un indirizzo nuovo alla sofferenza, come elemento di partenza antesignano del riscatto.

Sintassi: cosiddetta tentacolare, perché c’è una verità di fondo problematica e relativa, ma mai si sfocia nella prosaicità. Le frasi sono soprattutto in ipotassi, con molti nessi causa-effetto e molti richiami a quanto detto precedentemente.

L'incipit e il credo cristiano

Infine, elemento importantissimo da segnalare è l'INCIPIT: con la citazione di Giovanni III,19 egli non fa proprio il credo cristiano, ma la sensibilità è la stessa ed il martirio è propedeutico al riscatto.

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