Concetti Chiave
- "La ginestra" di Leopardi è scritta nel 1836 ed è una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, ambientata sul Vesuvio.
- La poesia critica l'ottimismo dell'umanità nel progresso, definendo l'Ottocento come un "secol superbo e sciocco".
- Leopardi esalta la nobiltà di chi riconosce la propria debolezza umana, contrapponendola alla superbia comune.
- La ginestra è simbolo di tenacia e saggezza, che accetta il suo destino senza superbia, a differenza dell'uomo.
- La pianta rappresenta la solidarietà come mezzo per migliorare la vita, opponendosi all'orgoglio umano.
Indice
Leopardi e la Ginestra
Questa canzone libera si pensa sia stata scritta nel 1836 quando Leopardi si trovava a Napoli, in particolare sulle pendici del Vesuvio ed osservava la pianta della ginestra. "La ginestra" appare in ultima posizione nell'edizione del 1845 dei Canti, forse per la sua presentazione come una sorta di testamento spirituale che si immedesima in questa pianta apparentemente così debole ma che nasconde un'estrema tenacia e resistenza nell'affrontare le avversità.
Per trasmettere questo concetto, Leopardi realizza la sua canzone più lunga, composta sa sette strofe:
1.
Leopardi e il Progresso
Prima strofa, qui Leopardi protagonista si sofferma sul paesaggio desolato delle pendici del vulcano, che appare vitalizzato solo dai fiori della ginestra. Si rivolge poi a quella corrente di filosofi che afferma fermamente il progresso dell'umanità, l'io poetico si mostra contrario a questa ideologia e infatti li invita a recarsi in questo luogo per vedere come l'uomo sia in balia della natura;
2.
Critica all'Ottocento
Seconda strofa, qui Leopardi rincara la dose arrivando a definire l'ottocento come il "secol superbo e sciocco", che ha completamente ignorato la ragione e che elegge l'uomo senza considerare la sua insita debolezza e mortalità;
3.
Nobiltà e Debolezza Umana
Terza dose, qui viene additato l'uomo coraggioso con l'ammissione aperta della propria debolezza, in quanto la vera nobiltà si trova in chi riconosce la sua condizione meramente umana misera;
4.
Riflessioni sulla Natura
Quarta strofa, qui l'io poetico contempla il cielo e arriva alla considerazione della terra come piccolo elemento e di conseguenza, anche della piccolezza dell'uomo;
5.
Forza della Natura
Quinta strofa, qui viene paragonata la forza distruttrice del vulcano a quella di una mela che cade su un formicaio;
6.
Ammirazione e Timore
Sesta strofa, la stessa forza viene ammirata ma al contempo temuta da un contadino, come se Leopardi volesse sottolineare ulteriormente la debolezza dell'uomo davanti alla natura;
7.
La Ginestra come Modello
Settima strofa, qui viene finalmente introdotta la ginestra come una pianta come prima o pio sopperirà alla forza della lava, ma non cercherà di sviare il suo destino, non si crede immortale e quindi l'uomo dovrebbe elevarla a modello di vita;
Simbolismo della Ginestra
La ginestra viene quindi celebrata, e per farlo Leopardi utilizza una fitta aggettivazione, appare in particolare simile all'uomo per la sua condizione "frale" e per l'isolamento. I due però si differenziano in quanto la pianta si afferma come più saggia perché non eccede in orgoglio e boria, atteggiamento invece tipico della società umana. La ginestra è anche simbolo della solidarietà, considerata come uno dei pochi mezzi per migliorare la vita.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della ginestra nel contesto dell'opera di Leopardi?
- Come Leopardi critica il concetto di progresso nel suo tempo?
- In che modo Leopardi descrive la forza della natura?
- Qual è il messaggio finale che Leopardi trasmette attraverso la ginestra?
La ginestra simboleggia la tenacia e la resistenza di fronte alle avversità, rappresentando un modello di vita per l'uomo che dovrebbe riconoscere la propria fragilità e limitatezza.
Leopardi critica il concetto di progresso affermando che l'uomo è in balia della natura e che l'ottocento è un "secol superbo e sciocco" che ignora la vera condizione umana.
Leopardi paragona la forza distruttrice del vulcano a una mela che cade su un formicaio, sottolineando la potenza inarrestabile della natura rispetto alla debolezza umana.
Leopardi invita l'uomo a prendere la ginestra come modello di vita, riconoscendo la propria mortalità e limitatezza, e promuovendo la solidarietà come mezzo per migliorare la vita.