Concetti Chiave
- Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, che considerava un luogo limitante e chiuso culturalmente.
- Nonostante l'ambiente familiare colto, Leopardi visse gli studi con intensità, definendoli "matti e disperatissimi".
- Nel 1822 si trasferì a Roma, ma deluso, tornò a Recanati continuando a scrivere le operette morali.
- A Pisa nel 1827 iniziò la fase dei grandi Idilli, mentre a Napoli nel 1833 compose "La Ginestra".
- Leopardi subì una "conversione al bello" abbandonando la filologia per i poeti classici e la cultura romantica.
Indice
Infanzia e formazione a Recanati
Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, che lui riteneva un borgo attardato, lo Stato pontificio.
Il padre era un uomo colto, infatti nel suo palazzo aveva una notevole libreria, ma di cultura attardata e accademica. Leopardi definì i suoi anni di studi matti e disperatissimi. Recanati per lui era come una sorta di prigione che gli impediva di vedere e conoscere altre culture. Leopardi era un buon osservatore e scriveva di getto, lasciandosi dettare i versi dal cuore.
Trasferimenti e opere principali
Nel 1822 si trasferì a Roma, ma non si trovò bene perché non si riuscì ad adattare come a Recanati, quindi torna a casa continuando a scrivere le operette morali dove è possibile cogliere il pessimismo storico e cosmico. Nel 1827 si trasferì a Pisa e qui iniziò la fase dei grandi Idilli. Nel 1833 si trasferì a Napoli, dove compose la Ginestra e dove morì il 14 giugno del 1837.
Rapporti familiari e studi
Leopardi non ha mai avuto un buon rapporto con sua madre, era molto rigida e curava l’intero patrimonio familiare. Era così intelligente che imparò in breve tempo il greco, latino e l’ebraico. Ovviamente tutto questo studio gli provocò dei disturbi fisici (era gobbo).
Conversione letteraria e influenze
Tra il 1815 e 1816 si attua quella che Leopardi chiama la sua conversione “dall’erudizione al bello” cioè abbandona le aride minuzie filologiche e si entusiasma per i grandi poeti come Dante, Omero e Virgilio. Inizia a leggere i moderni Rousseau, L’Ortis, ecc… Grazie alla lettura della de Staël viene a contatto con la cultura Romantica. Un momento fondamentale della sua vita è l’amicizia con Pietro Giordani, di orientamento classicistico ma di idee democratiche laiche. In lui trova famiglia e una guida intellettuale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze principali nella formazione letteraria di Giacomo Leopardi?
- Come influirono i rapporti familiari sulla vita di Leopardi?
- Quali furono i principali spostamenti di Leopardi e le opere associate a questi periodi?
Tra il 1815 e il 1816, Leopardi subì una "conversione dall'erudizione al bello", abbandonando le minuzie filologiche per entusiasmarsi ai grandi poeti come Dante, Omero e Virgilio, e ai moderni come Rousseau, influenzato anche dalla cultura Romantica e dall'amicizia con Pietro Giordani.
Leopardi non ebbe un buon rapporto con sua madre, che era rigida e gestiva il patrimonio familiare. La sua intelligenza lo portò a studiare intensamente, imparando greco, latino ed ebraico, ma questo gli causò disturbi fisici.
Leopardi si trasferì a Roma nel 1822, ma non si adattò e tornò a Recanati, continuando a scrivere le operette morali. Nel 1827 si trasferì a Pisa, iniziando la fase dei grandi Idilli, e nel 1833 si spostò a Napoli, dove compose la Ginestra e morì nel 1837.