Mayc1989
Genius
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Concetti Chiave

  • Il colle e la siepe rappresentano un limite visivo che stimola l'immaginazione e la contemplazione infinita del poeta.
  • La poesia si sviluppa in due fasi: una visiva, che contempla lo spazio oltre la siepe, e una uditiva, che confronta il silenzio con il suono del vento.
  • Leopardi immagina infiniti spazi e silenzi sovrumani che evocano un profondo senso di quiete e spaesamento nel pensiero.
  • La riflessione sull'immensità porta il poeta a confrontarsi con l'eternità, le stagioni passate e la presenza viva del tempo attuale.
  • Il naufragio diventa una metafora dolce, rappresentando il piacere di perdersi nel mare dell'infinità spaziale e temporale.

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumani

silenzi, e profondissima quïete

io nel pensier mi fingo, ove per poco

il cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quello

infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l'eterno,

e le morte stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei.

Così tra questa

immensità s'annega il pensier mio:

e il naufragar m'è dolce in questo mare.

L’infinito è uno dei più noti Idilli leopardiani.

E’ una poesia in endecasillabi sciolti. La lirica si sviluppa in 2 fasi, la prima visiva e la seconda uditiva.

Indice

  1. Descrizione del colle e dell'orizzonte
  2. Contemplazione e immaginazione
  3. L'immensità e il naufragio dolce

Descrizione del colle e dell'orizzonte

Questo elmo colle: questo colle (Si tratta del monte Tabor, presso Racanati, meta della passeggiate del poeta).

Che da tanta parte…esclude: che preclude la vista di tanta parte del più lontano (ultimo) orizzonte.

Contemplazione e immaginazione

Sedendo e mirando: sostando lì e contemplando.

Interminati…fingo: al di là di quella siepe io mi immagino nel pensiero infiniti spazi, silenzi che sogno di là di ogni esperienza umana e una calma profondissima.

Ove per poco…spaura: in cui poco manca che il cuore non venga meno, atterrito dall’abisso evocato dall’immaginazione.

Come: non appena.

Io quello…vo comparando: io paragono quell’infinito silenzio con questo suono.

L'immensità e il naufragio dolce

E mi sovvien di lei: e mi coglie, affiora in me il concetto dell’eternità, il pensiero dei periodi passati di questa, presente e viva, e dei suoi suoni.

Tra questa immensità: in questa intuizione dell’immensità dello spazio e del tempo.

S’annega: si lascia sommergere.

E il naufragar…mare: in questo mare dell’infinità spaziale e temporale è dolce perdersi, venir meno a se stessi come lasciarsi sopraffare dal mare in un naufragio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del colle e dell'orizzonte nella poesia?
  2. Il colle rappresenta un luogo di riflessione e contemplazione, mentre l'orizzonte è parzialmente nascosto dalla siepe, simboleggiando i limiti della percezione umana.

  3. Come si sviluppa la contemplazione e l'immaginazione nel testo?
  4. La contemplazione inizia con l'osservazione visiva e si trasforma in immaginazione, dove l'autore si figura spazi infiniti e silenzi sovrumani, evocando un senso di calma e timore.

  5. Cosa rappresenta il "naufragio dolce" nell'immensità?
  6. Il "naufragio dolce" rappresenta il piacere di perdersi nell'immensità dello spazio e del tempo, un abbandono sereno e contemplativo simile a un naufragio in un mare infinito.

Domande e risposte

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