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Concetti Chiave

  • Giacomo Leopardi, nato nel 1798 a Recanati, è un poeta e filosofo italiano rinomato per le sue opere letterarie del XIX secolo.
  • Il componimento "Ad Angelo Mai" di Leopardi è ispirato dall'opera di Angelo Mai, che scoprì frammenti di un trattato di Cicerone.
  • La canzone "Ad Angelo Mai" è strutturata in tre sezioni, enfatizzando l'importanza di riscoprire e valorizzare il passato italiano.
  • Leopardi nel suo elogio mette in luce figure come Tasso e Alfieri, analizzando il loro legame con la morte e la memoria storica.
  • Il poeta esprime un pensiero pessimistico sulla vita, vedendo la morte come una liberazione dalle sofferenze terrene.

In questo contenuto viene descritto l’elogio di Giacomo Leopardi nel componimento intitolato “Ad angelo Mai”, riportando anche qualche cenno alla sua vita.

Indice

  1. Chi era Giacomo Leopardi
  2. Descrizione dettagliata del Componimento “Ad Angelo Mai”
  3. Elogio di Leopardi al componimento "Ad Angelo Mai”

Chi era Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi è nato nel giugno del 1798 a Recanati ed è ricordato per essere stato un poeta e filosofo italiano le cui opere di estremo livello sono rimaste nella storia della letteratura del XIX secolo.
La sua passione non era ben apprezzata dai genitori, i quali avevano discendenza nobile ma erano poco inclini al bello della letteratura. Già in fase adolescenziale conosceva benissimo il greco, il latino e diverse lingue moderne, aveva tradotto molte opere classiche e aveva scritto due tragedie, molte poesie italiane e diversi commenti accademici. Però l’eccessivo studio danneggiò in modo permanente la sua salute: dopo periodi di problemi alla vista, alla fine divenne cieco da un occhio e sviluppò una condizione cerebrospinale che lo accompagnò per tutta la vita. Costretto a sospendere per lunghi periodi gli studi, sostenuto solamente dal fratello e la sorella, cominciò a scrivere poesie, tra cui si ricorda Appressamento della morte nel 1816, un'opera che imitava Petrarca e Dante ma scritta con estrema abilità poetica

Descrizione dettagliata del Componimento “Ad Angelo Mai”

Ad Angelo Mai” è un componimento che rientra all’interno delle “Canzoni Civili” di Leopardi. L'obiettivo che si pone il poeta è quello di coltivare in ogni cittadino italiano l’amore per la propria patria, narrando le gesta passate. Il poeta per scrivere questa canzone ha tratto ispirazione da eventi realmente accaduti.
La figura di Angelo non è inventata: egli era uno studioso gesuita del Vaticano che aveva trovato dei frammenti del trattato di Cicerone intitolato “De re publica”. Di conseguenza, il poeta si affascinò della cultura di Angelo Mai e così nel 1820 decise di scrivere questa canzone. Per mezzo di questa canzone è stato possibile ricostruire lo splendore della patria raccontata da Cicerone e altri scrittori dell’antichità.
Leopardi cerca di far emergere nel periodo del Rinascimenti molti aspetti che si erano persi nel tempo, grazie alle scritture dei padri antichi. Leopardi conclude con l’invito a Angelo Mai di continuare ad alimentare questa sua voglia di scoprire il passato e farlo conoscere ai posteri.
Da un punto di vista strutturale, la canzone si può dividere in tre sezioni:
  1. Nella prima sezione emerge la voglia del poeta di innalzare la figura di Angelo Mai e va dal verso 1 al verso 55;
  2. Nella seconda sezione viene descritto il ricordo nostalgico di Leopardi nei confronti del periodo Rinascimentale e va dal verso 56 al 175;
  3. Nella terza e ultima sezione si percepisce che Leopardi chiede ad Angelo Mai di continuare a cercare nel passato per far capire al popolo nobile italiano di vergognarsi della propria condizione e questa parte va dal verso 175 fino alla fine.

Elogio di Leopardi al componimento "Ad Angelo Mai”

Leopardi prende in esame la figura di Torquato Tasso considerato come l’emblema della sensibilità e dell’immaginazione. Poi c’è Alfieri, visto come colui che rappresenta l’alto valore civile. I vari personaggi che sono stati citati da Leopardi hanno in comune un elemento ovvero quello della morte che ha ostacolato il loro cammino verso il futuro, lasciando così tutto al caso. Mediante le grandi personalità che hanno segnato il passato, Giacomo Leopardi riesce ad esprimere il suo pensiero poetico che tocca varie tematiche come l’avanzare della tecnologia, la poetica del vago, il dolore visto come soluzione alle pene della vita e altro ancora.
Ciò che viene fuori maggiormente è il pensiero pessimistico del poeta riguardo la vita, che viene resa meno dolorosa grazie alla morte che è in grado di eliminare qualsiasi sofferenza. Però la visione della morte è percepita diversamente dai vari poeti: per esempio, Foscolo con il carme dei Sepolcri, mette in evidenza come le tombe delle grandi personalità hanno una forte influenza sui vivi, in quanto si crea una sorta di “corrispondenza di amorosi sensi”. Invece Leopardi vede nelle tombe dei grandi una sorta di protezione verso qualsiasi male. Per il poeta non basta il legame con il passato ma bisogna anche celebrare le gesta degli uomini del passato attraverso lo studio, proprio come fa Angelo Mai, il quale diventa un testimone diretto del passato.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giacomo Leopardi e quale fu il suo contributo alla letteratura?
  2. Giacomo Leopardi, nato a Recanati nel 1798, fu un poeta e filosofo italiano di grande rilievo nel XIX secolo. Nonostante la mancanza di supporto dai genitori, eccelse nello studio delle lingue classiche e moderne, scrivendo poesie e tragedie che hanno lasciato un'impronta duratura nella letteratura.

  3. Qual è il tema principale del componimento “Ad Angelo Mai”?
  4. Il componimento “Ad Angelo Mai” di Leopardi si propone di risvegliare l'amore per la patria tra gli italiani, ispirandosi alle gesta passate e alla cultura riscoperta da Angelo Mai, un gesuita che ritrovò frammenti di opere classiche.

  5. Come è strutturato il componimento “Ad Angelo Mai”?
  6. La canzone è divisa in tre sezioni: la prima esalta Angelo Mai, la seconda esprime nostalgia per il Rinascimento, e la terza invita Mai a continuare la sua ricerca storica per ispirare il popolo italiano.

  7. Quali figure storiche vengono elogiate da Leopardi nel componimento?
  8. Leopardi elogia figure come Torquato Tasso e Alfieri, simboli di sensibilità e valore civile, sottolineando come la morte abbia interrotto il loro cammino, lasciando un'eredità di pensiero e cultura.

  9. Qual è la visione di Leopardi sulla morte e il passato?
  10. Leopardi vede la morte come una liberazione dalle sofferenze della vita, in contrasto con Foscolo che vede le tombe come influenti sui vivi. Leopardi crede nell'importanza di celebrare le gesta del passato attraverso lo studio, come fa Angelo Mai.

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