Concetti Chiave
- Leopardi considerava l'età moderna impoetica, vedendo nell'antichità un'epoca di fervida fantasia e straordinarie capacità immaginative grazie al contatto con la natura.
- Nel pensiero giovanile di Leopardi, la natura era una forza positiva che generava virtù eroiche e straordinarie facoltà immaginative.
- Leopardi criticava la modernità per la sua eccessiva razionalità, che aveva annullato le illusioni e offuscato le capacità poetiche e immaginative dell'uomo.
- Egli rigettava il Romanticismo e l'età moderna, sostenendo la necessità di studiare i classici per migliorare la letteratura.
- Leopardi si ispirava a Rousseau, ritenendo positivo lo stato naturale e negativo l'incivilimento del mondo moderno, che allontanava l'uomo dalla natura.
Indice
L'età moderna secondo Leopardi
Leopardi disse che l’età moderna era impoetica.
Il contatto con la natura
L’uomo antico infatti viveva a contatto con il luminoso regno della natura ed era quindi dotato di fervida fantasia e di straordinaria capacità di immaginazione. Il contatto con la natura donava agli uomini del passato incredibili doti immaginative. Gli antichi erano de grandi artisti e degli eroi dal punto di vista civile. Nel primo Leopardi la natura è una grande forza positiva che genera straordinarie facoltà immaginative e virtù eroiche. Nel giovane Leopardi c’è una concezione vitalistica della natura.
Critica alla società moderna
La società moderna non era in grado di eguagliare quella del passato perché la ragione e la filosofia avevano ucciso le illusioni e avevano mostrato l’arida verità. Leopardi disse che l’uomo moderno viveva nell’arido deserto della ragione. Le capacità immaginative ed eroiche dell’uomo moderno si sono infiacchite e per questo non c’è spazio per la poesia.
Rifiuto del Romanticismo
Leopardi criticò l’affermazione della de Staël perché per migliorare la letteratura occorreva studiare i classici antichi e non tradurre i moderni scrittori europei per le ragioni appena spiegate. Prima ancora di rifiutare il Romanticismo, Leopardi aveva rifiutato tutta l’età moderna. Da questo punto di vista il pensiero del Leopardi non è mai mutato. Egli ritiene che l’incivilimento del mondo moderno abbia portato alla morte della poesia e all’allontanamento dalla natura.
Influenze e pensieri di Leopardi
Una delle fonti fu certamente Rousseau, da cui vennero ripresi alcuni aspetti come la positività dello stato di natura e la negatività del mondo moderno. Leopardi dimostrò in questo periodo un interesse verso le favole, le quali erano espressione di un’immersione totale nell’energia della natura. Nel 1818 nello Zibaldone Leopardi scrisse che il gusto per la filosofia non era un episodio superficiale, ma un elemento costitutivo del mondo contemporaneo. La conclusione era che nessuno poteva dirsi immune da questa componente. Leopardi è irrimediabilmente moderno e dotato di quella forma mentis.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Leopardi sull'età moderna?
- Come descrive Leopardi il rapporto tra l'uomo antico e la natura?
- Qual è la posizione di Leopardi riguardo al Romanticismo?
Leopardi considerava l'età moderna impoetica, poiché la ragione e la filosofia avevano eliminato le illusioni e rivelato un'arida verità, indebolendo le capacità immaginative ed eroiche dell'uomo moderno.
Leopardi vedeva l'uomo antico in stretto contatto con la natura, che gli conferiva una fervida fantasia e straordinarie capacità immaginative, rendendolo un grande artista e un eroe civile.
Leopardi rifiutava il Romanticismo, sostenendo che per migliorare la letteratura fosse necessario studiare i classici antichi piuttosto che tradurre i moderni scrittori europei, poiché l'incivilimento moderno aveva portato alla morte della poesia e all'allontanamento dalla natura.