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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e definì il suo profilo di poeta a Parigi.
  • La sua esperienza nella Prima Guerra Mondiale ispirò la raccolta di poesie "Il porto sepolto".
  • La poesia "I Fiumi" fu scritta nel 1916 durante una pausa dal fronte, rappresentando un'autobiografia poetica.
  • Ungaretti riflette sui fiumi che hanno segnato la sua vita, collegandoli ai momenti chiave della sua esistenza.
  • La poesia esprime nostalgia e sofferenza in un contesto di guerra, paragonando la vita a una corolla di tenebre.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Esperienze di Guerra
  3. Vita Postbellica
  4. Riflessioni sul Fronte
  5. Nostalgia e Fiumi

Infanzia e Formazione

Nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto perché suo padre lavorò al Canale di Suez. Dopo che egli morì, la madre lo mandò a studiare a Parigi dove definì il suo profilo di poeta. Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale tornò in Italia, fece parte degli Interventisti e andò a combattere sull’altopiano del Carso.

Esperienze di Guerra

Dall’esperienza della Guerra nacque la sua raccolta di poesie “Il porto sepolto”, la quale confluì nel 1919 nell’”Allegria dei naufragi”.

L’allegria nel naufragio della Guerra è quel senso di attaccamento alla vita che permane nell’uomo nonostante sia circondato da morte.

Vita Postbellica

Dopo la Guerra Ungaretti si trasferì in Brasile dove fece l’insegnante, nel 1925 tornò in Italia, aderì al Fascismo e insegnò a Roma. Morì nel 1970 a Milano.

Poesia scritta il 16 agosto 1916 sull’altura che sovrasta Gorizia. È una breve autobiografia.

Riflessioni sul Fronte

È estate, egli sta combattendo sul fronte. Una notte, durante una pausa, va sulle retrovie e raggiunge un torrente, la cui acqua è trasparente come una teca di vetro in cui si mettono le reliquie si spoglia e ci si immerge. Il paesaggio che lo circonda ha lo stesso aspetto di un circo prima e dopo lo spettacolo.

Nostalgia e Fiumi

Sentendo l’acqua che gli scorre addosso e che scorre sulle pietre levigandole gli viene in mente il tempo che scorre e cambia l’uomo. Allora egli ripensa a tutti i fiumi dei paesi in cui ha vissuto: pensa al Serchio, fiume della Lucchesia dove i suoi genitori sono cresciuti, pensa poi al Nilo, dove egli ha trascorso l’infanzia, pensa alla Senna e a Parigi, dove ha trascorso il periodo della sua vita a cavallo tra l’adolescenza e la maturità, infine pensa all’Isonzo, il fiume in cui si trova in quel momento e in cui ha contato tutti i fiumi della sua vita.

Conclude dicendo che questa è la sua nostalgia che si manifesta in ciascuno di essi, ora che la sua vita è una corolla di tenebre, cioè è circondato dalla sofferenza e dal dolore della Guerra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dei fiumi nella vita del protagonista?
  2. I fiumi rappresentano i luoghi significativi della vita del protagonista, evocando ricordi dell'infanzia, della giovinezza e delle esperienze di guerra, come descritto nel testo.

  3. Come ha influenzato la guerra la produzione poetica del protagonista?
  4. L'esperienza della guerra ha ispirato la raccolta di poesie "Il porto sepolto", che esprime l'attaccamento alla vita nonostante la morte circostante, come indicato nel testo.

  5. Quali sono stati i principali spostamenti geografici del protagonista durante la sua vita?
  6. Il protagonista è nato ad Alessandria d'Egitto, ha studiato a Parigi, ha combattuto in Italia durante la Prima Guerra Mondiale, si è trasferito in Brasile e infine è tornato in Italia, come riportato nel testo.

Domande e risposte

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