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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e morì a Milano nel 1970, figlio di un operaio del Canale di Suez.
  • La madre gestiva un forno, permettendo a Ungaretti di studiare e avvicinarsi alla poesia e alla letteratura francese e italiana.
  • Nel 1912 si trasferì a Parigi, dove conobbe importanti artisti internazionali e collaborò con la rivista «Lacerba».
  • Partecipò alla Prima Guerra Mondiale come volontario e successivamente fu corrispondente per Il Popolo d'Italia.
  • Nel 1925 aderì al fascismo firmando il Manifesto degli intellettuali fascisti.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Ungaretti
  2. Esperienze parigine e influenze artistiche
  3. Partecipazione alla guerra e adesione al fascismo

Infanzia e formazione di Ungaretti

Giuseppe Ungaretti è nato ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e morto a Milano nel 1970. Il padre era un operaio dello scavo del Canale di Suez ed è morto quando Ungaretti aveva appena 2 anni. La madre, Maria Lunardini, gestiva un forno, grazie al quale ha potuto far studiare il figlio ed iscriverlo ad una delle più importanti scuole di Alessandria. Durante gli anni della scuola Ungaretti ha iniziato a provare un amore per la poesia, si è avvicinato alla letteratura francese e a quella italiana grazie alle opere di autori come Mallarmé, Baudelaire, Rimbaud e Leopardi.

Esperienze parigine e influenze artistiche

Nel 1912 si è trasferito a Parigi per studiare all'università. Ha potuto conoscere molte importanti personalità dell'ambiente artistico internazionale, come Apollinaire, De Chirico, Modigliani, Palazzeschi e Papini. Grazie a Papini, Soffici e Palazzeschi ha iniziato a collaborare con la rivista «Lacerba».

Partecipazione alla guerra e adesione al fascismo

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ha partecipato prima alla campagna interventista e poi si è arruolato come volontario. Nella primavera del 1918 il suo reggimento si è spostato in Francia per combattere. Alla fine della guerra Ungaretti è rimasto in Francia e da Parigi è stato prima corrispondente del giornale Il Popolo d'Italia. Si trasferì poi nei pressi di Roma e nel 1925 ha aderito al fascismo firmando il Manifesto degli intellettuali fascisti.

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