Concetti Chiave
- La poesia esplora la guerra interiore del poeta, paragonando la sua anima a una pietra fredda e disanimata, trasformata dalla sofferenza.
- Attraverso una lunga similitudine, la poesia usa aggettivi di intensità crescente per descrivere una condizione di totale disanimazione.
- La pietrificazione del pianto del poeta simboleggia la sua sofferenza e si collega al tema della morte.
- La morte è descritta come un inevitabile sollievo, visto come una ricompensa dopo le sofferenze della vita.
- La struttura dei versi frantumati enfatizza l'espressività tragica del tema della morte e della pietrificazione.
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
e il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Analisi della Guerra Interiore
In questa poesia si parla sempre della guerra, ma di una guerra non descritta che coinvolge l’animo del poeta.
Egli è una creatura, un essere vivente che però il dramma della guerra ha trasformato in materia fredda e disanimata, tanto che la morte diviene un privilegio, quasi un premio che si conquista dopo avere pagato con le sofferenza durante la vita.Similitudini e Intensità Crescente
Le prime due strofe costituiscono l’avvio alla massima conclusiva attraverso una lunga similitudine (…così…così…) che introduce una serie di aggettivi di crescente intensità. Viene presentata in tal modo, progressivamente, la sua espressione culminante nelle parole “totalmente / disanimata”. Qui, la disposizione in due versi fa intuire una condizione definitiva ed inevitabile solo alla fine della lunga similitudine.
Pietrificazione e Morte
Dopo una pausa, si chiarisce l’altro termine di paragone: il pianto pietrificato del poeta. E’ una pietrificazione che si lega al tema conclusivo della morte, anch’esso espresso in versi distaccati (che letti insieme costituirebbero un novenario ( la-mor-te-si-scon-ta-vi-ven-do ). Ma che proprio dalla loro frantumazione ricavano l’espressività tragica.