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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti, nato in Egitto da genitori toscani, ha vissuto influenze culturali europee e italiane, sviluppando una poesia che unisce avanguardia e tradizione.
  • La sua opera "L'allegria", pubblicata nel 1931, raccoglie poesie composte durante la Prima Guerra Mondiale con un forte carattere autobiografico e rivoluzionario.
  • Ungaretti rifiuta le forme poetiche tradizionali, eliminando punteggiatura e metrica convenzionale, per enfatizzare l'espressività delle parole.
  • Il tema centrale delle sue poesie è la guerra, rappresentata come condizione umana di sradicamento e anonimato, accanto a un forte spirito autobiografico.
  • La sua poesia, caratterizzata da versi liberi e brevi, esplora l'identità umana attraverso un dialogo tra storia e assoluto, individuo e collettività.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Ungaretti
  2. Carriera e influenze culturali
  3. Dualità artistica di Ungaretti
  4. Il culto della parola
  5. Produzione poetica e temi principali
  6. Struttura e stile de L'allegria
  7. Temi centrali e stile poetico

Infanzia e formazione di Ungaretti

Nato ad Alessandra d'Egitto nel 1888 da genitori toscani (Lucca) dove frequenta la scuola ed inizia a leggere le riviste d'avanguardia europea. Compone le prime poesie. Nel 1912 studia all'Università di Parigi e frequenta ambienti di avanguardia artistica e letteraria.

Nel 1915 è chiamato in guerra come soldato semplice, intanto nel 1916 è uscito il suo primo libro intitolato Il porto spolto che, nell'edizione del 1931 cambierà titolo in L'allegria.

Carriera e influenze culturali

Dal 1921 vive a Roma, dove lavorerà come giornalista, e nel 1933 esce Sentimento del tempo.

Morirà infine a Milano nel 1970 e al suo funerale non parteciperà alcuna rappresentanza ufficiale.

Dualità artistica di Ungaretti

Al suo esordio, negli anni Dieci, Ungaretti si presenta assai rivoluzionario e originale per poi subire un cambiamento nel corso degli anni Venti volto verso il classicismo e il tradizionalismo.

La formazione culturale di Ungaretti risente del contatto di diversi ambienti: la terra natale, Parigi, l'Italia. All'interesse per il Simbolismo e l'avanguardia si unisce l'amore per la tradizione italiana, a partire da Leopardi per giungere a Petrarca, considerato quale estremo modello di innocenza ed autenticità espressiva.

I due principali filoni della formazione di Ungaretti - avanguardia e tradizione - corrispondono ai diversi poli della sua personalità: da una parte la ricerca di un equilibrio [frantumazione della metrica e della sintassi, quasi sparizione della punteggiatura], dall'altra il bisogno implacabile di equilibrio, innocenza ed armonia [taglio classico e armonioso, metrica tradizionale e forme meno estreme].

Il culto della parola

Una costante della produzione ungarettiana è il culto della parola: la parola è caricata al massimo di tensione espressiva al fine di sollecitarne il potenziale di rivelazione.

La poesia da Ungaretti è considerata quale unico tramite di comunicazione tra storia e assoluto, tra individuo e collettività, tra particolare e universale, tra fenomeno e significato.

Produzione poetica e temi principali

La produzione poetica di Ungaretti della giovinezza, in gran parte costituita durante la prima guerra mondiale, confluisce dapprima in Il porto sepolto (1916) [titolo che allude ad una leggenda egiziana sull'esistenza di un antico porto sommerso nei pressi di Alessandria], poi in Allegria di naufragi (1919) [il titolo rimanda al tema rovinoso della guerra ma al tempo stesso la presenza di allegria rimanda alla possibilità di positività e vitalità] e infine, nel 1931, venne pubblicata la ultima e definitiva edizione intitolata L'allegria.

Qui trionfa la ribellione radicale alle regole tradizionali della forma poetica e della tensione espressionistica: è rifiutata la punteggiatura per dare alle parole il massimo risalto e la massima espressività. La metrica viene totalmente sconvolta con l'adozione di versi per lo più brevissimi e, dall'altra parte, è potenziata al massimo l'energia di nomi e verbi, spesso usati in modo assoluto.

Il taglio autobiografico è fortissimo: la vita di guerra delle trincee. Questo tema rafforza la tensione del poeta verso la purezza, l'innocenza e l'origine. L'allegria alla quale allude il titolo è appunto il ritrovamento di momenti autentici nella realizzazione di un'armonia con la realtà circostante.

Struttura e stile de L'allegria

Fin dall'edizione del 1919 l'opera è divisa in cinque sezioni: la prima, intitolata Ultime, porta il riferimento alle prime poesie, composte tra il 1914-15 a Milano, precedenti all'esperienza di guerra; la seconda sezione è Il porto sepolto, contenente i componenti composti durante la prima fase del conflitto; la terza è Naufragi e comprende le poesie di guerra composte sul fronte italiano del Carso; la quarta edizione è intitolata Girovago e colleziona i testi prodotti durante l'esperienza in Francia e, infine, l'ultima sezione è Prime, contenente i componimenti del periodo post-bellico tra Milano e Parigi. Simboleggia il passaggio tra una poetica d'avanguardia e quella più tradizionale.

Temi centrali e stile poetico

Il tema della guerra è sicuramente quello più presente e centrale di L'allegria: il conflitto rappresenta la condizione dell'uomo diventando manifestazione esplicita di uno sradicamento e di un anonimato, di un anonimato, una mancanza di radici e di identità.

Accanto al tema della guerra troviamo il forte spirito autobiografico del poeta e la presenza della natura, vista come un'opportunità di identità per tutta la condizione umana.

La parola poetica inoltre contribuisce a riconoscere la propria identità.

I versi sono liberi e in genere brevi, brevissimi se non ridotti addirittura a monosillabi; vengono per lo più aboliti i nessi grammaticali, sintattici e la punteggiatura. Anche la rima, come molti altri istituiti metrici tradizionali, è praticamente abolita. Il soggetto è centralizzato grazie all'uso del presente indicativo e della prima persona singolare.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le influenze culturali che hanno formato Ungaretti?
  2. Ungaretti è stato influenzato da diversi ambienti culturali, tra cui la sua terra natale, Parigi e l'Italia. Ha combinato l'interesse per il Simbolismo e l'avanguardia con l'amore per la tradizione italiana, ispirandosi a poeti come Leopardi e Petrarca.

  3. Come si manifesta la dualità artistica di Ungaretti?
  4. La dualità artistica di Ungaretti si manifesta nella sua ricerca di equilibrio tra avanguardia e tradizione. Da un lato, sperimenta con la frantumazione della metrica e della sintassi, dall'altro cerca un equilibrio classico e armonioso.

  5. Qual è il significato del culto della parola nella poesia di Ungaretti?
  6. Il culto della parola nella poesia di Ungaretti consiste nel caricare le parole di massima tensione espressiva per sollecitarne il potenziale di rivelazione, considerandola un tramite tra storia e assoluto, individuo e collettività.

  7. Quali sono i temi principali della produzione poetica di Ungaretti?
  8. I temi principali della produzione poetica di Ungaretti includono la guerra, l'autobiografia e la natura. La guerra rappresenta una condizione di sradicamento e anonimato, mentre la natura offre un'opportunità di identità.

  9. Come è strutturata l'opera "L'allegria" di Ungaretti?
  10. "L'allegria" è strutturata in cinque sezioni: Ultime, Il porto sepolto, Naufragi, Girovago e Prime. Queste sezioni simboleggiano il passaggio da una poetica d'avanguardia a una più tradizionale, riflettendo le esperienze di Ungaretti durante e dopo la guerra.

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