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Concetti Chiave

  • La poesia "Natale" di Giuseppe Ungaretti fu scritta durante una licenza dal fronte nel Natale del 1916, riflettendo la stanchezza e tristezza del poeta dovute alla guerra.
  • Ungaretti descrive la casa come un luogo sicuro in contrasto con gli orrori della guerra, rappresentando un rifugio temporaneo e sereno.
  • La struttura metrica della poesia è composta da cinque strofe di lunghezza variabile con versi liberi e numerosi enjambements che collegano le strofe.
  • Ungaretti utilizza figure retoriche come metafore, similitudini, sinestesie e personificazioni per esprimere i suoi sentimenti di stanchezza e il desiderio di isolamento.
  • C'è un contrasto evidente tra l'allegria natalizia e la stanchezza dovuta agli eventi di guerra vissuti, sottolineando la fugacità dei momenti di pace.

Indice

  1. Il contesto della poesia
  2. Il desiderio di solitudine
  3. Contrasti tra casa e guerra
  4. Struttura e ritmo della poesia
  5. Figure retoriche e significati

Il contesto della poesia

Giuseppe Ungaretti scrisse la poesia “Natale durante una licenza dal fronte in occasione del Natale del 1916, mentre si trovava a Napoli da alcuni amici.
Il poeta è stanco e turbato da ciò che ha vissuto in guerra nelle trincee e non vuole andare tra la gente che affolla le vie di Napoli come se la sua anima non potesse reggere l’allegria perché è troppo piena di tristezza dopo aver visto i compagni morire.

Il desiderio di solitudine

Infatti il poeta chiede a chi vuole farlo uscire di essere dimenticato in un angolo come un oggetto per non dovere più pensare, come se gli altri non potessero capire i suoi sentimenti.

Inoltre la descrizione di sé stesso come una “cosa posata in un angolo” può ricordare i corpi dei soldati abbandonati sul campo di battaglia.

Contrasti tra casa e guerra

Ungaretti descrive la casa come un luogo sicuro in contrasto con gli orrori delle trincee, infatti il calore domestico è uno dei temi importanti del poeta; però egli guarda le quattro capriole di fumo del camino e questo fa capire che i giorni di serenità se ne andranno via veloci come il fumo e torneranno gli orrori e la paura al fronte.

Struttura e ritmo della poesia

In Natale le strofe sono cinque, composte da un numero variabile di versi liberi, da tre a sette e sono presenti molte pause che danno alla poesia un ritmo lento, come se fosse composta da sospiri che danno una sensazione di tristezza che contrasta con il calore e le capriole del fumo nel camino.

I versi sono brevissimi, spesso composti da una sola parola e le strofe non hanno un significato autonomo ma sono legate le une alle altre tramite enjambements, che sono presenti quasi in ogni riga.

In questa poesia è presente l’io lirico in tutte le strofe tranne che nella quarta, mentre nell’ultima strofa con il verbo “sto” l’autore ci descrive il suo stato d’animo e ci dà la sensazione di staticità.

Figure retoriche e significati

E’ presente un’antitesi tra il Natale che rappresenta l’allegria e la stanchezza dovuta agli eventi della guerra vissuti dall’autore.

Ci sono tre metafore: “gomitolo di strade” che rappresenta l’intrico delle strade di Napoli piene di gente allegra per le festività natalizie; “ho tanta stanchezza sulle spalle” che fa capire la stanchezza mentale e fisica del poeta a causa degli eventi tragici vissuti nelle trincee; “sto con le quattro capriole di fumo” che trasmette la sensazione del poeta che si ripara nel calore domestico ma è consapevole che finirà presto.

E’ presente una similitudine: “come una cosa posata” che rappresenta la staticità dell’autore che non vuole più pensare agli orrori della guerra e non riesce nemmeno a dimenticarsene ed essere allegro come tutti gli altri a Natale.

“Caldo buono“ è una sinestesia che descrive l’accoglienza e la pace del calore domestico.

“Quattro capriole di fumo” è una personificazione e comunica la consapevolezza dell’autore che velocemente questi giorni di pace passeranno.

Ci sono alcune allitterazioni: Allitterazione della s: “stanchezza sulle spalle” e allitterazione della f: “fumo del focolare” e c’è soltanto una rima: posata e dimenticata, che danno importanza al desiderio del poeta di essere lasciato solo nella tranquillità della casa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui Giuseppe Ungaretti ha scritto la poesia "Natale"?
  2. Ungaretti ha scritto "Natale" durante una licenza dal fronte nel Natale del 1916, riflettendo le sue esperienze e sentimenti di stanchezza e tristezza vissuti nelle trincee della Prima Guerra Mondiale.

  3. Come descrive Ungaretti il suo stato d'animo nella poesia "Natale"?
  4. Nella poesia, Ungaretti si descrive come stanco e turbato, incapace di condividere l'allegria natalizia delle persone a Napoli, preferendo essere dimenticato in un angolo, simile ai corpi dei soldati sul campo di battaglia.

  5. Quali sono i temi principali trattati nella poesia "Natale" di Ungaretti?
  6. I temi principali includono il contrasto tra il calore e la sicurezza della casa e gli orrori della guerra, la stanchezza e la tristezza profonda dell'autore, e la consapevolezza che i momenti di serenità sono effimeri.

  7. Quali elementi stilistici e metrici caratterizzano la poesia "Natale"?
  8. La poesia è caratterizzata da strofe di lunghezza variabile con versi liberi e brevi, molte pause che rallentano il ritmo, enjambements che collegano le strofe, e l'uso di metafore, similitudini, sinestesie, personificazioni, allitterazioni e una rima per esprimere i sentimenti dell'autore.

  9. Come Ungaretti utilizza le figure retoriche per trasmettere i suoi sentimenti in "Natale"?
  10. Ungaretti usa metafore come "gomitolo di strade" e "ho tanta stanchezza sulle spalle", similitudini come "come una cosa posata", sinestesie come "caldo buono", e personificazioni come "quattro capriole di fumo" per esprimere la sua stanchezza, il desiderio di isolamento, e la consapevolezza della fugacità della pace.

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