Pdavide1823
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Concetti Chiave

  • Le liriche del 26 gennaio 1917 esplorano la connessione tra paesaggio naturale e stato d'animo interiore del poeta.
  • "Solitudine" utilizza l'immagine di un cielo ferito dai fulmini per rappresentare la sofferenza e l'angoscia dell'io lirico.
  • "Mattina" esprime un'intuizione di gioia e immensità, con il poeta che si espande nell'universo grazie alla luce del giorno.
  • "Dormire" evoca un desiderio di pace attraverso l'immagine di un paese addormentato sotto la neve, simbolo di serenità e calma.
  • Le poesie riflettono il tema della corrispondenza tra realtà esterna e interiorità, tra dimensione materiale e spirituale.

Le tre brevissime liriche sono state scritte tutte il 26 gennaio 1917 e sono trattate da Naufragi, una sezione de L’Allegria. Il tema comune è la corrispondenza tra il paesaggio naturale e lo stato d’animo dell’io lirico, tra la realtà esterna e l’interiorità del soggetto, tra la dimensione materiale e quella spirituale.

Ma le mie urla

feriscono

come fulmini

la campagna fioca

del cielo

Sprofondano

Impaurite

M’illumino

d’immenso

Dormire

Vorrei imitare

questo paese

adagiato

nel suo camice

di neve

Indice

  1. Analisi del primo componimento
  2. Mattina: l'intuizione folgorante
  3. Desiderio di pace nell'ultima lirica

Analisi del primo componimento

Nel primo componimento il cielo, paragonato a una campagna colpita dalla violenza dei fulmini, è ferito dalle urla tragiche dell’io lirico, grida di angoscia e di rabbia, testimoni di una condizione di sofferenza. Ma la disperata richiesta d’aiuto è respinta. Rigettate a terra, le urla ormai inutili ritornano indietro, affievolite dalla cupola impenetrabile del cielo.

Mattina: l'intuizione folgorante

Mattina, la poesia più breve di Ungaretti, invece esprime l’intuizione folgorante dell’io lirico, che supera la propria limitatezza e si espande nell'immensità luminosa delle prime luci del giorno. Il soggetto sembra aver raggiunto la gioia, provocata dalla sintonia fra il proprio sentire interiore e l’universo, dalla ricomposizione fra finito e infinito, tempo ed eternità.

Desiderio di pace nell'ultima lirica

Nell'ultima lirica, l’immagine fiabesca del paese addormentato sotto il manto candido di neve esprime il desiderio di pace e serenità del poeta.

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