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Concetti Chiave

  • Il Verismo, corrente letteraria italiana, si focalizzava sulle condizioni misere della gente povera del Sud Italia, utilizzando un linguaggio semplice per rappresentare la realtà quotidiana.
  • Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, è stato un principale esponente del Verismo, abbandonando gli studi legali per dedicarsi completamente alla letteratura.
  • Tra le opere di Verga, "Nedda" segna il suo avvicinamento al Verismo, mentre "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo" rappresentano i drammi della popolazione siciliana e le loro lotte sociali.
  • Le sue opere, ambientate in Sicilia, riflettono la dura vita dei pescatori e dei contadini, mettendo in luce la disparità tra poveri e ricchi.
  • Verga trascorse gli ultimi anni a Catania, fu nominato senatore nel 1920 e morì nel 1922, lasciando un'impronta duratura nella letteratura italiana.

Indice

  1. La nascita del Realismo
  2. Giovanni Verga e il Verismo
  3. La vita di Giovanni Verga
  4. Opere principali di Verga
  5. Il ritorno a Catania

La nascita del Realismo

Intorno alla metà del 19° secolo in Europa si diffuse una nuova corrente che aveva come interessi temi e soggetti legati alla realtà quotidiana, il “Realismo”, che assunse nomi diversi: “Positivismo” in filosofia, “Naturalismo” nella letteratura francese e “Verismo” nella letteratura italiana.

Giovanni Verga e il Verismo

Il Verismo rivolse la sua attenzione alle misere condizioni della povera gente dei piccoli e arretrati paesi del Meridione.

I veristi mostrarono una grande pietà per l’esistenza degli umili; partendo da un’attenzione nuova verso gli umili, gli scrittori veristi si proposero di ispirarsi al vero e usare un linguaggio semplice. Uno dei principali esponenti di questa corrente letteraria fu Giovanni Verga.

La vita di Giovanni Verga

Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840, da una famiglia della piccola nobiltà agraria.

Trascorse l’infanzia in Sicilia. Si iscrisse alla facoltà di Legge, che abbandonò presto per seguire la letteratura.

Opere principali di Verga

Nel 1862 pubblicò il suo primo romanzo storicoI carbonari della montagna”. Nel 1865 si trasferì a Firenze e qui scrisse i primi romanzi romantici di successo: “Una peccatrice” e “Storia di una capinera”.

Nel 1874 compose la sua prima novella, “Nedda”; quest’opera segnò l’avvicinamento di Verga al mondo verista. Poi scrisse: “Vita dei campi” e “Novelle Rusticane”, dove ritraeva la semplice e rude vita della povera gente del paese alle prese con i problemi; “I Malavoglia”, questo romanzo narra la storia di una famiglia di pescatori siciliani che cercavano di emergere dalla miseria, ma vennero travolti da molte sciagure e disgrazie; infine scrisse “Mastro Don Gesualdo”, Gesualdo Motta era il protagonista di questo romanzo, era un uomo forte e tenace, che lavorava duramente per migliorare la sua condizione economica.

Il ritorno a Catania

Tutte queste opere furono ambientate in Sicilia ed esprimevano il dramma della popolazione povera che doveva sottostare ai ricchi. Nel 1893 Verga ritornò definitivamente a Catania, qui trascorse gli ultimi anni di vita. Nel 1920 fu nominato senatore del Regno d’Italia. Nel 1922 morì a Catania.

Il linguaggio di Verga rifletteva il mondo dei pescatori e dei contadini siciliani, che popolarono le sue novelle e i suoi romanzi.


Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del Verismo secondo Giovanni Verga?
  2. Il Verismo si concentra sulle condizioni misere della povera gente del Meridione, utilizzando un linguaggio semplice e ispirandosi al vero, come evidenziato nelle opere di Giovanni Verga.

  3. Quali sono alcune delle opere principali di Giovanni Verga e cosa rappresentano?
  4. Tra le opere principali di Verga ci sono "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo", che rappresentano la vita difficile e le lotte della popolazione siciliana, riflettendo il dramma della povertà e delle disuguaglianze sociali.

  5. Come si è evoluta la carriera di Giovanni Verga e quali sono stati i suoi contributi alla letteratura italiana?
  6. Verga iniziò con romanzi storici e romantici, ma si avvicinò al Verismo con opere come "Nedda". Ha contribuito significativamente alla letteratura italiana ritraendo la vita reale e le difficoltà della gente comune, specialmente in Sicilia.

Domande e risposte

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