Concetti Chiave
- Il Ciclo dei Vinti è un progetto di romanzi di Giovanni Verga, concepito per esplorare il cambiamento sociale in Italia post-unitaria, con un focus sulle classi sociali dai contadini agli aristocratici.
- I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo sono gli unici romanzi completati, rappresentando la sconfitta delle classi lavoratrici nel tentativo di migliorare la loro condizione attraverso il progresso.
- Verga adotta una visione evoluzionista e fatalista, sostenendo che il progresso economico non porti benefici ma piuttosto la sconfitta della classe contadina.
- Il progetto prevedeva cinque romanzi, ma gli ultimi tre (Duchessa Leyra, Onorevole Scipioni, L’uomo di lusso) non furono realizzati a causa della difficoltà di mantenere l'impersonalità stilistica necessaria.
- La prefazione ai Malavoglia riflette l'idea di progresso come "mano invisibile", basandosi su piccoli atti individuali che, secondo Verga, non rappresentano un miglioramento effettivo per la società.
Indice
Il Ciclo dei Vinti
È un ciclo di romanzi, inizialmente dovevano essere 5, ma furono completati solo “I Malavoglia” e “Mastro Don Gesualdo”. Egli voleva dimostrare come la società italiana stesse cambiando in seguito all’Unità d’Italia, voleva studiare il comportamento delle classi sociali, partendo dalle classi più semplici, di contadini e pescatori, fino ad arrivare a quelle più alte.
Voleva dimostrare anche come il progresso economico non stesse portando a nulla di buono, ma alla sconfitta della classe contadina. Una struttura analoga, era stata introdotta da Balzac e Zola, che avevano analizzato la società francese, concentrandosi però solo su quelle più basse. Il Ciclo dei Vinti doveva essere composto da:I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo
1. I Malavoglia Famiglia di pescatori; nel romanzo, Verga spiega come una piccola famiglia di pescatori, che cerca di migliorarsi attraverso il progresso, rimanendo sconfitta. Verga, è infatti evoluzionista e fatalista; sostiene che chiunque cerchi di migliorare le proprie condizioni sociali, verrà sconfitto. Egli crede in una lenta evoluzione, la società non cambia velocemente.
2. Mastro Don Gesualdo È un muratore che con il suo duro lavoro vorrebbe scalare la propria situazione sociale. Sposa una donna nobile che si era però impoverita; ma viene guardato male, come un uomo “venuto dal nulla”. Muore infatti in solitudine, circondato da servi che gli fanno capire che non si è realizzato, ma è rimasto uno di loro.
Romanzi Incompleti e Difficoltà
3. Duchessa Leyra Donna borghese che ambisce a diventare aristocratica, ma non ci riuscirà.
4. Onorevole Scipioni Uomo illegale, nato fuori dal matrimonio, che vuole diventare un uomo politico, ma fallirà.
5. L’uomo di lusso Artista che vorrebbe realizzarsi nel campo artistico, ma è destinato anche lui al fallimento.
Gli ultimi tre romanzi non verranno utilizzati in quanto Verga, nei suoi romanzi, utilizzava l’eclissi dell’autore, di conseguenza, assumeva anche il linguaggio della classe sociale analizzata. In questo caso, doveva assumere un linguaggio colto, raffinato, borghese, elevato ed aristocratico; questo però, era simile al suo, dunque non riesce a creare l’impersonalità (nei primi due, al contrario, xi riesce in quanto utilizza molto il dialetto).
Prefazione e Idee di Verga
Prefazione ai Malavoglia, che funge anche da prefazione all’intero Ciclo dei Vinti. Verga fa proprie le idee di Smith della mano invisibile nel descrivere il progresso, definito come un insieme di piccole azioni con cui le persona fanno i propri interessi, creando nel complesso il bene della società. Non ha dunque una visione del tutto complessiva del progresso, che al contrario rappresentava un mito per il positivismo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del "Ciclo dei Vinti" di Verga?
- Quali sono i temi principali trattati nei romanzi "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo"?
- Perché Verga non ha completato gli ultimi tre romanzi del ciclo?
- Come Verga interpreta il concetto di progresso nella sua prefazione ai "Malavoglia"?
Verga intendeva dimostrare come la società italiana stesse cambiando dopo l'Unità d'Italia, analizzando il comportamento delle classi sociali e mostrando come il progresso economico portasse alla sconfitta della classe contadina.
"I Malavoglia" tratta di una famiglia di pescatori che cerca di migliorarsi attraverso il progresso ma viene sconfitta, mentre "Mastro Don Gesualdo" racconta di un muratore che tenta di scalare la scala sociale ma muore in solitudine, non realizzato.
Verga non ha completato gli ultimi tre romanzi perché non riusciva a mantenere l'impersonalità necessaria, dato che il linguaggio colto e aristocratico richiesto era simile al suo, a differenza dei primi due romanzi dove utilizzava il dialetto.
Verga adotta le idee di Smith sulla "mano invisibile", descrivendo il progresso come un insieme di piccole azioni individuali che, nel complesso, creano il bene della società, ma non lo vede come un mito positivo, contrariamente al positivismo.