Dammacco
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Concetti Chiave

  • L'intellettuale siciliano nato a Catania nel 1940 è un esponente di spicco del verismo, influenzato dagli scrittori francesi più che dai classici.
  • Le prime esperienze letterarie di Verga, a Milano, comprendono novelle tardo-romantiche che illustrano storie tormentate, ad eccezione di 'Storia di una Capinera', tragica vicenda di una ragazza costretta a farsi monaca.
  • La teoria dell'impersonalità di Verga enfatizza la scomparsa dell'autore nei suoi racconti per lasciare spazio alla realtà degli eventi, come visto in 'Nedda' e 'Rosso Malpelo'.
  • La produzione realista di Verga inizia con 'I Malavoglia', parte del "Ciclo dei Vinti", una serie di romanzi che indagano il darwinismo sociale e criticano il progresso.
  • Verga utilizza il suo stile verista per esporre critiche sociali, trattando tematiche come il lavoro minorile e le ingiustizie sociali nei suoi racconti e romanzi.

Indice

  1. Infanzia e Formazione
  2. Prime Esperienze Letterarie
  3. Teoria dell'Impersonalità
  4. Produzione Realista e Ciclo dei Vinti

Infanzia e Formazione

Intellettuale siciliano nasce a Catania nel 1940 è considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo. Nato da una famiglia di grandi proprietari terrieri, la sua prima educazione è affidata a precettori privati; In seguito frequenta il liceo e raggiunta la maggiore età si iscrive all’università, anche se non terminerà mai gli studi poiché interessato al giornalismo e alla scrittura.

Anziché leggere i classici, riconobbe un merito particolare agli scrittori francesi tra cui Alexandre Dumas padre e figlio.

Prime Esperienze Letterarie

All’età di 25 anni si trasferisce prima a Firenze, dove conosce alcuni intellettuali scapigliati e poi a Milano, dal punto di vista culturale molto feconda, dove cominciò a pubblicare le sue prime novelle scapigliate di impronta tardo – romantica che gli procurarono un certo successo: Una peccatrice, Eva, Tigre reale, Eros e Storie di una Capinera. Ad eccezione di quest’ultima tutte le storie raccontano la vicenda di un giovane artista che ha una storia tormentata e passionale che finisce sempre con un finale negativo.

Storie di una Capinera =vicenda di una ragazza nobile che per ragioni sociali è costretta a monacarsi. Si tratta di una storia tragica e ricca di pathos il cui epilogo si termina con la follia della ragazza.

Teoria dell'Impersonalità

Nelle storie di Verga compare la teoria dell’impersonalità, che consiste nella progressiva scomparsa dell’autore per far emergere i fatti e gli eventi per quello che sono realmente. Tuttavia tale accento verista non è repentino, bensì graduale e trova le prime avvisaglie in Nedda (1874), una storia mai conclusa, che tratta le vicende di una contadina deprivata sul piano sociale ed economico. Successivamente diviene edita la raccolta Vite nei campi, e Rosso Malpelo che incriminano il lavoro minorile senza toni melliflui o melensi, rappresentando la trasposizione letteraria della denuncia sociale.

Produzione Realista e Ciclo dei Vinti

La produzione realista di Verga comincia nel 1881 quando è pubblicato a Milano i Malavoglia, primo di un ciclo di romanzi. Milano rappresentava una realtà industrializzata e non era pronta a raccogliere questa storia e soprattutto questo stile, cioè quello verista. Nelle Lettere a Paolo Salvatore Verdura (1881), Verga annuncia che intende scrivere un ciclo di romanzi sotto il nome di “Ciclo dei vinti” dove vuole minare alla base la «fiumana del progresso» responsabile di tutte le vittime e degli sconfitti della vita, secondo il “darwinismo sociale”, nel tentativo di dimostrare che i deboli soccombono non per ingenuità ma poiché vittime immolate del progresso

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della teoria dell'impersonalità nelle opere di Verga?
  2. La teoria dell'impersonalità è fondamentale nelle opere di Verga poiché permette la scomparsa progressiva dell'autore, facendo emergere i fatti e gli eventi nella loro realtà. Questo approccio è evidente in opere come "Nedda" e "Rosso Malpelo", dove si denuncia il lavoro minorile senza toni melliflui.

  3. Quali sono le prime esperienze letterarie di Verga e come influenzano il suo stile?
  4. Le prime esperienze letterarie di Verga avvengono a Firenze e Milano, dove pubblica novelle di impronta tardo-romantica come "Una peccatrice" e "Storie di una Capinera". Queste opere, caratterizzate da storie tormentate e finali negativi, segnano l'inizio del suo successo e influenzano il suo stile verista.

  5. In che modo Verga affronta il tema del progresso nel "Ciclo dei Vinti"?
  6. Nel "Ciclo dei Vinti", Verga affronta il tema del progresso criticandolo come responsabile delle vittime e degli sconfitti della vita. Attraverso il "darwinismo sociale", dimostra che i deboli soccombono non per ingenuità, ma come vittime del progresso, come annunciato nelle "Lettere a Paolo Salvatore Verdura".

  7. Qual è il contesto sociale e culturale che influenza la produzione realista di Verga?
  8. La produzione realista di Verga è influenzata dal contesto sociale e culturale di Milano, una città industrializzata non pronta ad accogliere lo stile verista. Questo ambiente stimola Verga a scrivere opere come "I Malavoglia", che inaugurano il "Ciclo dei Vinti" e riflettono la sua critica al progresso e alle sue conseguenze sociali.

Domande e risposte

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