melody_gio
Genius
8 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, è un autore fondamentale del verismo, influenzato dalla letteratura tardo romantica e impegnato nella stesura di opere come "Storia di una capinera" e "I Malavoglia".
  • "I Malavoglia" è un romanzo verista progettato da Verga come parte di una serie di cinque, che narra le vicende di una famiglia di pescatori siciliani, i Toscano, tra il 1863 e il 1878.
  • Il romanzo esplora temi sociali e culturali come l'usura, la corruzione amministrativa locale, i danni della leva militare e le tasse sui poveri, attraverso una narrazione realistica e simbolica.
  • La trama si concentra sulla famiglia Malavoglia, che si indebita e affronta tragedie come il naufragio della loro barca e la morte di Bastianazzo, illustrando la lotta per la sopravvivenza e l'unità familiare.
  • Nel capitolo nono, la famiglia subisce un duro colpo con la perdita della "casa del nespolo" e la morte del giovane Luca, eventi che portano a un profondo senso di perdita e scoraggiamento.
Questo appunto di Italiano riguarda uno dei capitoli più famosi del romanzo “I Malavoglia”, portando anche una breve introduzione biografica dell’autore e una piccola parentesi sul romanzo.
I Malavoglia: L’addio alla casa del nespolo articolo

Indice

  1. Giovanni Verga e lo sviluppo del verismo
  2. I Malavoglia: la progettazione di un romanzo verista
  3. Capitolo nono, l'addio alla casa del nespolo

Giovanni Verga e lo sviluppo del verismo

Giovanni Verga

nacque a Catania nel 1840 e apparteneva ad una famiglia di proprietari terrieri di antica ascendenza nobiliare e fedele al culto del Risorgimento.

A 16 anni prova già a sperimentare i primi romanzi, in particolare di carattere storico, patriottico e romantico. Tra il 1869 e il 1872 collochiamo il periodo fiorentino, durante il quale si iscrive a giurisprudenza, per poi lasciarla poco dopo. Subisce l'influsso della letteratura tardo romantica e filantropico sociale e decide di iniziare la stesura di un romanzo epistolare intitolato “Storia di una capinera”. Nello stesso periodo inizia anche la stesura di Eva e nel 1872 si reca a Milano frequentando Salotti letterari e caffè degli artisti e intraprendendo. Numerosi e lunghi soggiorni in Sicilia. Durante tutto questo periodo comincia ad abbozzare un romanzo che poi darà origine ai Malavoglia. Viaggio molto in Europa e collaboro anche con la rivista di Franchetti e Sonnino. Tornò a Catania nel 1893 e divenne senatore nel 1920. Intorno al 1922 morì. Alcune delle sue opere principali sono:

I Malavoglia: la progettazione di un romanzo verista

Nel settembre del 1875 l'editore Treves viene informato che Verga sta lavorando a un bozzetto marinaresco dal titolo “Padron ‘Ntoni”. A partire dal 1878, Verga aderisce al verismo e abbandona il modello precedente dicendo di aver in mente un progetto nuovo intitolato “I Malavoglia”. Il titolo è un soprannome scherzoso. Particolarmente impiegato nel linguaggio popolare siciliano e in questo momento compie già una scelta poetica e cerca di concepire questo romanzo come il primo di una serie di cinque, lavorandoci dalla primavera del 1878 al luglio del 1880. Il progetto ha dei precedenti perché l'autore decide di parlarne con alcuni amici o letterati di fiducia, ai quali palesa il problema di creare un romanzo moderno:

  • Lettere a Capuana e ad altri amici;
  • Prefazione dei Malavoglia;
  • Lettera dedicatoria a Farina (premessa all’Amante di Gramigna);
  • Il racconto Fantasticheria (Genesi dei Malavoglia)

Innanzitutto, per riuscire a realizzare un romanzo di questa portata dovrà seguire alcuni passaggi:

  • Inventare una forma che sia inerente al soggetto con cinque temi diversi e cinque situazioni stilistiche
  • L'autore dovrà sparire secondo il principio dalla narrazione ed essa dovrà essere svolta dal punto di vista dei personaggi
  • Dovranno sparire tutti gli artifici narrativi per ottenere una narrazione dal basso
  • Dovranno essere create nuove soluzioni linguistiche, ossia vedere la realtà con gli occhi dei personaggi e filtrarla attraverso modi di dire metafore e similitudini
  • Si dovrà rifiutare un successo facile con l'obiettivo di fondare e creare un nuovo tipo di romanzo

Scrive infatti in una lettera all'amico Capuana del 1879: “la verità si raggiunge dal vero attraverso una ricostruzione intellettuale”.
Sono due le componenti fondamentali, vuole concentrarsi da un punto di vista realistico, documentario ma anche lirico, simbolico e per ottenere questo effetto, sfrutta alcuni aspetti del bagaglio culturale dell'epoca:

  1. Inchiesta in Sicilia di Franchetti - Sonnino
  2. Corruzione del ceto amministrativo locale;
  3. Danni provocati dalla leva militare;
  4. Tasse che colpiscono solo i poveri;
  5. Contrabbando tra Catania e Messina;
  6. Usura distrugge l’economia siciliana.
  7. Studi di folclore;
  8. Etnologia di Pitrè e Rapisarda;
  9. Raccolte di Proverbi.

Il romanzo consta di 15 capitoli e la vicenda si svolge tra il 1863 e il 1878. Protagonista delle vicende e la famiglia Toscano, una famiglia molto laboriosa. La famiglia è composta da Padron ‘Ntoni, Bastianazzo e Maruzza e i nipoti ‘Ntoni, Luca, Alessi, Mena e Lia. Il protagonista prende un carico di lupini e si indebita con zio crocifisso. Ad un certo punto, però, la barca naufraga e Bastianazzo muore in mare. Per entrare nel vivo delle vicende possiamo dire che il romanzo narra le vicende di una famiglia di pescatori Uniti nel culto della famiglia e del focolare domestico. I protagonisti sono:

  1. il nonno che è un uomo onesto e saggio, abituato ormai alla sua vita, fatta di duro lavoro e di stenti e propenso a mantenere l'unione familiare;
  2. il figlio
  3. la moglie
  4. i nipoti

Per migliorare le loro condizioni economiche, essi decidono di commerciare dei lupini presi a credito da uno zio, detto zio crocifisso, che era un usuraio. La loro barca chiamata Provvidenza, però, naufraga e lascia nuovamente la famiglia in povertà, se non in condizioni ancora peggiori. Attorno alle vicende di questa famiglia girano anche quelle di tutta la gente del paese e i fatti dell'uno e dell'altro si intrecciano tra loro.
I Malavoglia: L’addio alla casa del nespolo articolo

Capitolo nono, l'addio alla casa del nespolo

Il capitolo nono de I Malavoglia si apre con la richiesta di Padron 'Ntoni a compare Tino di consentirgli una dilazione del debito fino al mese di settembre. Compare Tino però, non potendo più procurarsi da mangiare nemmeno per sé, suggerisce all'uomo di vendere la "casa del nespolo". Successivamente la vita della famiglia Malavoglia scorre normalmente nell'ambiente familiare dei Malavoglia, i quali organizzano una cerimonia volta a dividere i capelli, come vorrebbe la tradizione siciliana, della futura sposa Mena.
Un evento però drammatico turba l'aria festosa che regna nella casa del nespolo: l'affondamento della nave Re d'Italia e di tutto il suo equipaggio all'interno.
All'interno della nave vi è un componente della famiglia, il giovane Luca; pertanto, Padron 'Ntoni e sua nuora Maruzza si recano presso la Capitaneria di porto della città di Catania per avere informazioni sulle sorti del giovane, il quale però è presente nell'ambito della lista delle persone dell'equipaggio che sarebbero cadute in mare. Maruzza per il dispiacere cade a terra. Dopo avere venduto la casa del nespolo, Padron 'Ntoni si stabilisce con tutta la famiglia nella casa presa in affitto appartenente ad un beccaio. La perdita della casa del nespolo per la famiglia dei Malavoglia è un brutto colpo, a tal punto che si sente come una famiglia senza "né casa né regno". Considerate le circostanze, il matrimonio tra Mena e 'Ntoni viene rimandato. La conclusione dei Malavoglia è quindi che si deve vivere nel luogo in cui si è nati e come si è nati.
Per ulteriori approfondimenti su Giovanni Verga vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovanni Verga e quale fu il suo contributo al verismo?
  2. Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, fu un importante esponente del verismo, un movimento letterario che mirava a rappresentare la realtà in modo oggettivo e dettagliato. Tra le sue opere principali ci sono "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo".

  3. Qual è la trama principale del romanzo "I Malavoglia"?
  4. "I Malavoglia" narra le vicende della famiglia Toscano, una famiglia di pescatori siciliani che affronta difficoltà economiche e personali, tra cui la perdita della loro barca e della casa del nespolo, simbolo della loro unità familiare.

  5. Quali sono le caratteristiche del romanzo verista secondo Verga?
  6. Verga credeva che un romanzo verista dovesse eliminare gli artifici narrativi, presentare la realtà dal punto di vista dei personaggi e utilizzare un linguaggio che riflettesse il loro modo di vedere il mondo, evitando il successo facile per creare un nuovo tipo di romanzo.

  7. Quali eventi drammatici accadono nel capitolo nono de "I Malavoglia"?
  8. Nel capitolo nono, la famiglia Malavoglia affronta la perdita della casa del nespolo e la morte del giovane Luca, membro dell'equipaggio della nave Re d'Italia, che affonda con tutto il suo equipaggio.

  9. Come si conclude il romanzo "I Malavoglia"?
  10. Il romanzo si conclude con la riflessione che si deve vivere nel luogo e nel modo in cui si è nati, sottolineando l'importanza delle radici e dell'identità familiare, nonostante le avversità affrontate.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community