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Pascoli, Giovanni - vita e opere (18) Pag. 1
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Sintesi

Pascoli



Vita



Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di romagna nel 1855. Dall’età di sette anni inizio a frequentare un collegio dove ebbe quindi l’opportunità di studiare i classici. Ben presto, però la sua fanciullezza fu stravolta da un lutto dopo l’altro. Il primo fu il padre che il 10 agosto 1867 morì per un colpo di fucile, forse per vendetta o per rivalità. Successivamente alla morte della sorella Margherita, la madre, e il fratello Luigi. Lui e le altre due sorelle si stabilirono a Rimini, ed abbandono il collegio ad Urbino per terminare gli studi a Firenze. Successivamente vinse una borsa di studio per l’università di Bologna, che presto gli fu tolta per la sua partecipazione a delle manifestazioni studentesche a fianco di socialisti ed anarchici. Proprio per questo motivo fu anche arrestato e condannato a tre mesi di carcere. Laureatosi a 27 anni, iniziò ad insegnare. Dopo il matrimonio della sorella Ida, lui e la sorella Maria is trasferirono a Livorno e successivamente a Castelvecchio, in questo periodo pubblicò Myricae. Nel corso degli anni divenne professore di letteratura a Messina, successivamente a Pisa e dopo di che come seguace a Carducci a Bologna. Morì nel 1912 per un tumore al fegato. In seguito alla sua morte, la sorella Maria pubblicò delle opere giovanili. Opere Raccolte Poetiche Myricae Nel 1891 pubblica la sua prima raccolta di poesie: Myricae, il cui titolo richiama un verso della IV Egloga di Virgilio. La scelta del titolo preannuncia quelli che sono i temi della raccolta: l’umile, i temi famigliari, le piccole cose quotidiane, come nel fanciullino e gli affetti intimi, rappresentanti un aspetto più oscuro nell’animo dell’autore. La storia editoriale della raccolta è molto complessa, infatti essa ebbe ben 9 edizioni, sviluppando si definitivamente fino alla quinta nel 1900 Primi poemetti e Nuovi poemetti Nel 1897 pubblica in una prima edizione i Poemetti in versi, e successivamente suddivisi in Primi poemetti e Nuovi poemetti. Entrambe le raccolte narrano la vita di due sorelle Rosa e Viola, due contadine, che ricordano le sorelle stesse del poeta. Nei Primi poemetti si narra la loro vita quotidiana, e vengono presentati quei temi già presenti nel Myricae, compreso il valore della giustizia e della lealtà- Nei Nuovi poemetti la storia è sempre incentrata sulle due sorelle, Rosa e Viola, arricchita dalle avventure amorose della sorella Rosa. Qui però Pascoli usa un linguaggio più articolato ed uno stile più elevato. Canti di Castelvecchio Mentre lavora ai poemetti, Pascoli sviluppa delle opere di genere diverso, delle liriche, racchiuse nella raccolta dei Canti di Castelvecchio. I temi presentati sono gli stessi della Myricae, l’umile, il quotidiano, la semplicità, gli intimi amori, il dolore l’ignoto, il mistero e la perdita. Si tratta però di una persecuzione della Myricae. Infatti nella Myricae i toni sono più sensibili, viene trasmesso il dolore stesso, mentre nei Canti di Castelvecchio l’autore realizza delle opere di più ampio respiro, quasi musicali e fonici dove però vengono presentati anche immagini della sua infanzia e sensazioni dal passato. Poemi conviviali I Poemi conviviali sono 17 poemetti intitolati così perché inizialmente erano pubblicati sulla rivista “Il Convito”. I Poemi riprendono temi e personaggi mitologici dell’antica Grecia, l’età romana e il periodo paleocristiano riassunti, però, con un tono decadente. I grandi personaggi mitologici non erano più solo i grandi eroi, fieri e pieni di virtù, ma erano studiati sotto il punto di vista delle loro emozioni, delle loro fobie, delle ossessioni e le loro ansie. In quest’opere Pascoli utilizza un linguaggio ricercato creando un tono elegante, quasi artificiale. Odi e Inni In Odi e Inni il poeta canta la patria, la fratellanza ed il nazionalismo sotto dei modelli civili, seguendo così le orme di Carducci e D’Annunzio. Canzoni di re Enzio, Poemi Italici, Poemi del Risorgimento Le Canzoni di re Enzio, i Poemi italici e i Poemi del risorgimento sono in generale opere di ispirazione civile e patriottica che rievocano eventi e personaggi del Medioevo. Poesie latine e saggi Carmina I Carmina sono trenta poemetti e 71 componimenti brevi, scritti da Pascoli per il concorso di poesia latina ad Amsterdam (13 vittorie, di cui 11 consecutive). I protagonisti sono personaggi mitili e semplici, come gladiatori e schiavi per i quali l’autore mostra pietà. Il Fanciullino Il fanciullino è tra i saggi, il più importante, nel quale Pascoli presenta un tema secondo il quale in ciascun uomo vive un fanciullino, il quale è l’unico in grado di comprendere l’essenza pura delle cose, la verità, attraverso l’immaginazione e la capacità di sorprendersi e meravigliarsi per il più piccolo dei dettagli. Il pensiero e la poetica Il pensiero Pascoli vive una prima fase della propria vita scandita dall’umanitarismo e nazionalismo. Quest’ultimo scandito dagli ultimi avvenimenti riguardanti l’emigrazione in paesi lontani e più prosperosi. Superato il nazionalismo patriottico Pascoli cade in una fase scandita dalla poetica della meraviglia, più che altro quella del fanciullino, per questo motivo paragona il poeta ad Adamo, come il primo uomo che vedendo le prime opere della creazione rimane stupito, così deve essere il poeta, o meglio, quella parte di fanciullino che è il noi. In questo periodo però egli sviluppa anche una determinata sfiducia nei confronti della scienza, nonostante abbia una formazione positivista. Egli infatti crede che l’unico strumento per conoscere il mondo, e quindi la realtà è la poesia. Nell’influsso del decadentismo, Pascoli, sviluppa quello che è il simbolismo, quindi ricerca i significati nascosti delle cose, anche le più piccole, sui quali concentra la propria attenzione. Temi I temi più ricorrenti nelle opere pascoliane sono:
• il pensiero della morte, quindi il ricordo dei cari e degli effetti mancati e scomparsi, la nostalgia e lo struggimento interiore, confermati nel X Agosto; • l’esaltazione del “nido”, gli affetti famigliari mancati durante l’infanzia spingono l’autore ad esaltarli; • la celebrazione della natura, tramite l’osservazione die più piccoli dettagli, un odore, un suono, una voce; • gli elementi di passaggio, il significato misterioso nei più piccoli dettagli e il simbolismo.
Stile Pascoli sviluppa delle novità nelle sue opere e nel corso del tempo, come un linguaggio ricercato, una raffinatezza voluta, un senso id mistero e di inquietanti dettagli, simbolismo, ed atmosfere suggestive. Il suo è però uno stile impressionista, in quanto narra dei concetti intimi, legati alla sua vita e specialmente alla sua infanzia, alternando sprazzi di luce a colori (toni) oscuri,
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Pascoli

Vita

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di romagna nel 1855.

Dall’età di sette anni inizio a frequentare un collegio dove ebbe quindi l’opportunità di studiare i

classici.

Ben presto, però la sua fanciullezza fu stravolta da un lutto dopo l’altro. Il primo fu il padre che il 10

agosto 1867 morì per un colpo di fucile, forse per vendetta o per rivalità.

Successivamente alla morte della sorella Margherita, la madre, e il fratello Luigi. Lui e le altre due

sorelle si stabilirono a Rimini, ed abbandono il collegio ad Urbino per terminare gli studi a Firenze.

Successivamente vinse una borsa di studio per l’università di Bologna, che presto gli fu tolta per la

sua partecipazione a delle manifestazioni studentesche a fianco di socialisti ed anarchici. Proprio

per questo motivo fu anche arrestato e condannato a tre mesi di carcere.

Laureatosi a 27 anni, iniziò ad insegnare.

Dopo il matrimonio della sorella Ida, lui e la sorella Maria is trasferirono a Livorno e

Myricae.

successivamente a Castelvecchio, in questo periodo pubblicò

Nel corso degli anni divenne professore di letteratura a Messina, successivamente a Pisa e dopo

di che come seguace a Carducci a Bologna.

Morì nel 1912 per un tumore al fegato. In seguito alla sua morte, la sorella Maria pubblicò delle

opere giovanili.

Opere

Raccolte Poetiche

Myricae Myricae,

Nel 1891 pubblica la sua prima raccolta di poesie: il cui titolo richiama un verso della IV

Egloga di Virgilio. La scelta del titolo preannuncia quelli che sono i temi della raccolta: l’umile, i

fanciullino

temi famigliari, le piccole cose quotidiane, come nel e gli affetti intimi, rappresentanti un

aspetto più oscuro nell’animo dell’autore.

La storia editoriale della raccolta è molto complessa, infatti essa ebbe ben 9 edizioni, sviluppando

si definitivamente fino alla quinta nel 1900

Primi poemetti e Nuovi poemetti Poemetti Primi

Nel 1897 pubblica in una prima edizione i in versi, e successivamente suddivisi in

poemetti Nuovi poemetti.

e

Entrambe le raccolte narrano la vita di due sorelle Rosa e Viola, due contadine, che ricordano le

sorelle stesse del poeta.

Primi poemetti

Nei si narra la loro vita quotidiana, e vengono presentati quei temi già presenti nel

Myricae, compreso il valore della giustizia e della lealtà-

Nuovi poemetti

Nei la storia è sempre incentrata sulle due sorelle, Rosa e Viola, arricchita dalle

avventure amorose della sorella Rosa. Qui però Pascoli usa un linguaggio più articolato ed uno

stile più elevato.

Canti di Castelvecchio

Mentre lavora ai poemetti, Pascoli sviluppa delle opere di genere diverso, delle liriche, racchiuse

Canti di Castelvecchio. Myricae,

nella raccolta dei I temi presentati sono gli stessi della l’umile, il

quotidiano, la semplicità, gli intimi amori, il dolore l’ignoto, il mistero e la perdita. Si tratta però di

Myricae. Myricae

una persecuzione della Infatti nella i toni sono più sensibili, viene trasmesso il

Canti di Castelvecchio

dolore stesso, mentre nei l’autore realizza delle opere di più ampio respiro,

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