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Pascoli, Giovanni - vita e opere (3) Pag. 1
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Sintesi
Questo appunto descrive in parole spicciole la vita dell'autore, il suo pensiero, la sua poetica e alcuni suoi componimenti principali.
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GIOVANNI PASCOLI (1855-1912)

Nacque a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855. Il 10 agosto 1867 fu ucciso il padre

Ruggero Pascoli da un fucilata. L’anno dopo morì la sorella Margherita, la madre e più tardi

altri fratelli. Questi lutti segnarono profondamente il poeta, producendo una condizione di

sofferenza affettiva e materiale. Si iscrisse alla facoltà di lettere all’Università di Bologna.

Incontrò difficoltà finanziarie. Nel 1905 sostituì Carducci come professore di letteratura

italiana a Bologna. Pascoli si impegnò nel servizio civile attraverso il suo patriottismo.

Le cause della sua visione negativa del mondo: 1. La crisi del positivismo 2. Crisi

dell’intellettuale 4.lutti familiari e esperienza carceraria.

Il fanciullino: Pascoli afferma che alla nascita siamo due fanciullini: il primo è quello interiore

destinato a non crescere mai e a rimanere sempre ingenuo e innocente; il secondo è quello

esteriore, che invece cresce e diviene bimbo,ragazzo, giovane e uomo. All’inizio i due

fanciullini coincidono poi man mano che cresce il primo si fa sentire sempre di meno fino ad

ammutolirsi del tutto. Pascoli dice che la poesia è la registrazione degli stupori e delle

meraviglie del fanciullo interiore senza filtri culturali e razionale. Il fanciullino è quindi lo

specchio degli stupori delle piccole cose.

Le procedure poetiche si pascoli rispecchiano una molteplicità di figure retoriche che rendono

unico il suo stile:

- Nelle rappresentazioni di scene paesaggistiche il poeta produce effetti mediante la

sovrapposizione di sfere sensoriali diverse (sinestesie);

- Costrutti ellittici (soppressione del verbo);

- Enjambement;

- Ossimori;

- Onomatopee;

tematiche e pensiero pascoliano:

1. il cosmo pascoliano è dominato dal mistero e dal dolore, domina la sfiducia nella

religione e nella filosofia, le quali non sono in grado di chiarire il senso dell’esistenza.

Vivere significa soffrire;

2. Unico riparo contro tanto male è la propria famiglia, soltanto al suo interno si trova

l’amore e l’assistenza. Cantare la famiglia e l’infanzia significa rifiutare la vita adulta e

sfiducia nei confronti del mondo. Nido-casa-culla è il centro del cosmo foscoliano;

3. Casa-culla= recupero della dimensione infantile, nido-casa =parallelismo tra realtà

umana e animale. Il nido rappresenta una realtà protetta e sicura.

4. Nazione=famiglia(vista come nido grande)=patriotticismo di pascoli. È contro

l’emigrazione.

5. Vita-morte (pensiero decadente). La morte non è la negazione della vita ma è la vita

stessa.

6. La siepe e la nebbia. La siepe garantisce protezione e delimita la proprietà. La nebbia

rappresenta una specie di recinzione spaziale e temporale la quale impedisce difende

dall’esterno

7. Le campane sono legate ai ricordi d’infanzia, soprassalti angosciosi, paura della morte;

gli uccelli animano il cielo della campagna, sono un oracolo portatore di messaggi.

8. Fiori: identità amore-morte, il fiore parla di bellezza, di gioventù, di vita, ma anche

solitudine, tombe.

Myricae=tamerici (siepe)

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