Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli è stato un importante poeta e critico letterario italiano, rappresentante del decadentismo di fine Ottocento.
- Nato a San Mauro nel 1885, la città è stata successivamente rinominata San Mauro Pascoli in suo onore.
- Dopo la tragica morte del padre, Pascoli vinse una borsa di studio e si iscrisse all'università di Bologna, avvicinandosi al socialismo e all'anarchismo.
- Fu arrestato per aver partecipato a manifestazioni politiche, esperienza che lo portò a distaccarsi dalla vita politica.
- Pascoli raggiunse una carriera accademica di successo, ottenendo nel 1905 la cattedra di letteratura all'università di Bologna, dove morì nel 1912.
Indice
Giovanni Pascoli: Vita e Carriera
Giovanni Pascoli è stato un gran poeta, accademico e critico letterario italiano, grande emblema della letteratura italiana di fine Ottocento, considerato, così come Gabriele D'Annunzio, il maggior poeta del decadentismo italiano.
Formazione e Prime Esperienze
Nato nel 1885 a San Mauro, città che in suo onore ha preso il suo nome (San Mauro Pascoli), dai 7 ai 14 anni, Pascoli studia presso un collegio che lascia dopo l'assassinio del padre, probabilmente dovuti alla vita politica o a contrasti di lavoro (seguito da altri lutti familiari).
Impegno Politico e Conseguenze
Vinse una borsa di studio all'università di bologna e si iscrisse alla facoltà di lettere, in questi anni universitari si avvicinò alle idee socialiste e anarchiche, partecipò anche a manifestazioni in favore di Passante dopo l'attentato al re Umberto 1°.
Carriera Accademica e Morte
Per queste manifestazioni fu anche arrestato, questa esperienza lo porterà alla depressione e lo allontanerà dalla vita politica, orientandosi più verso concetti come l'umanitarismo e la solidarietà; una volta assolto, nel 1882 si laureò con una tesi su Alceo, un poeta greco antico, vissuto tra il VII e il VI secolo a.C. e subito dopo iniziò ad insegnare, prima insegnando latino e greco nei licei poi divenne professore universitario a Torino, nel 1905 ottenne la cattedra di letteratura all'università di Bologna. Morì a Bologna nel 1912.