Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna; la sua infanzia è felice fino alle tragedie familiari che lo segnano profondamente.
- Si laurea a Bologna nel 1882 e, nonostante le difficoltà personali, intraprende una carriera di insegnante che lo porta in diverse città italiane.
- I temi principali delle sue opere includono la memoria dei luoghi familiari, il senso della morte e la condizione di infelicità.
- Pascoli sviluppa una teoria poetica in cui il poeta è un "fanciullino" che percepisce il reale con uno sguardo puro e soggettivo.
- La sua poesia è caratterizzata da simbolismo e rievoca la campagna romagnola, l'infanzia e la morte, elementi tipici del decadentismo.
Indice
Infanzia e tragedie familiari
Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna; lo svolgimento della sua prima infanzia è felice ed egli è molto legato alla madre. Nel 1862 va a studiare a Urbino. Sulla sua famiglia cominciano ad abbattersi le prime sciagure: il padre viene assassinato, muore di tifo la sorella e qualche anno dopo il fratello muore di meningite; questi lutti lo segneranno psicologicamente.
Carriera e vita personale
Pascoli si laurea a Bologna nel 1882. Conosce il carcere a causa delle sue idee socialiste e successivamente inizia la sua carriera di insegnante che lo porterà a Matera, a Messina, poi a Pisa e infine a Bologna. Tuttavia egli a causa del suo temperamento ipersensibile vive lunghi periodi di fastidi e depressioni, e si lega intensamente alla sorella Maria. Muore a Bologna nel 1912.
Temi e opere principali
Termine preso da Virgilio che significa tamerici. Si tratta di piccoli quadri di vita campestre. Qui vi è la memoria dei luoghi familiari, ma anche il senso della morte e la condizione di infelicità del poeta.
Si tratta del capolavoro di Pascoli, in cui il poeta raggiunge la piena maturità artistica.
Teoria poetica e simbolismo
In quest’opera Pascoli enuncia la sua teoria. Il poeta è un fanciullino che mantiene uno sguardo incontaminato sulle cose. La percezione del reale viene associata alla soggettività e il compito del poeta è stabilire la corrispondenza tra le parole e le cose.
La poesia pascoliana rievoca la campagna romagnola, il mondo dell’infanzia e della giovinezza ed è intriso di simbologie, infatti Pascoli sviluppa un aspetto del decadentismo: il simbolismo. È spesso presente il tema della morte e del colloquio coi morti, specialmente con la madre.