Concetti Chiave
- Il madrigale "In capannello" appartiene alla collezione "Myricae" di Giovanni Pascoli, focalizzandosi su un addio alle campagne prima del ritorno in città.
- La struttura stilistica del componimento è un madrigale con due terzine di endecasillabi e una quartina a rima alternata (ABA-CBC-DEDE).
- L'immagine centrale è un passaggio a livello chiuso, dove un gruppo di donne si raduna per spettegolare, illustrando un tipico scenario di paese.
- Il contenuto dei discorsi delle donne è privo di profondità intellettuale, ma riflette difficoltà locali come problemi di salute e costi economici.
- Pascoli utilizza termini dialettali e espressioni popolari per arricchire il realismo del quadretto, come "scrivo scrivo" e "costa un occhio".
Indice
Il Madrigale e la Collezione Myricae
Il madrigale “In capannello” appartiene alla collezione “Myricae” nella sezione “L’ultima passeggiata”, in cui Pascoli deve tornare in città ma prima decide di salutare con un addio le campagne in cui aveva trascorso le sue vacanze idilliache e quindi ogni componimento si sofferma su un aspetto diverso della vita in questi territori lontani da tutto e da tutti. Innanzitutto la formula stilistica primaria è rappresentata proprio dal madrigale, ovvero con due terzine di endecasillabi legate dal verso centrale, seguite poi da una quartina a rima alternata (ABA-CBC-DEDE).
L'Immagine del Passaggio a Livello
In questo caso l’immagine presentata al lettore è quella di un passaggio a livello che viene chiuso per permettere il passaggio di un treno e ad aspettare il mezzo passi, il poeta nota che accanto a lui si sono posizionate alcune donne che iniziano a spettegolare.
Il Quadretto dei Paesi Sperduti
Si può quindi affermare che in questo componimento l’attenzione sia principalmente focalizzata su di loro, e infatti il titolo capannello fa proprio riferimento a questo momento tra le “comari” del paese che approfittano del cancello abbassato per scambiarsi informazioni. Pascoli ricostruisce quindi perfettamente un quadretto tipico dei paesi sperduti e piccoli, in cui tutti si conoscono e le notizie volano rapidamente da una bocca all’altra, e infatti per definire questi discorsi futili l’autore utilizza il termine “ciance”.
Temi e Linguaggio Popolare
Nonostante infatti in un punto si faccia riferimento al governo, il tenore degli argomenti che vengono trattati nel cerchio di donne sono abbastanza privi di contenuto storico-intellettuale, anche se ovviamente dal punto di vista morale mostrano scenari di difficoltà tipiche dei territori: la salute con il “mal cattivo” del sesto verso, le problematiche economiche con “il vin che costa un occhio” al quinto verso e anche la necessità di rifornirsi per l’imminente arrivo della fredda stagione invernale “il male, che mangia e non ingrassa” dell’ottavo verso. Ovviamente, per rendere il quadretto più realistico, Pascoli inserisce qua e là anche termini non propriamente italiani, con espressioni che si richiamano al linguaggio popolare, come ad esempio “scrivo scrivo”, la quale è una formula di origine toscana che dovrebbe essere tradotta in italiano con “tale e quale”. Ma questo aspetto popolare si nota anche in espressioni successive come la metafora iperbolica del quinto verso “costa un occhio” e infine anche l’utilizzo della congiunzione copulativa “e” in senso avversativo e non concessivo.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura stilistica del madrigale "In capannello"?
- Quale immagine viene presentata nel componimento riguardo al passaggio a livello?
- Cosa rappresenta il termine "capannello" nel contesto del componimento?
- Quali temi e linguaggio utilizza Pascoli nel componimento?
La struttura stilistica del madrigale "In capannello" è composta da due terzine di endecasillabi legate dal verso centrale, seguite da una quartina a rima alternata (ABA-CBC-DEDE).
L'immagine presentata è quella di un passaggio a livello chiuso per il passaggio di un treno, dove alcune donne si posizionano accanto al poeta e iniziano a spettegolare.
Il termine "capannello" si riferisce al momento in cui le "comari" del paese si riuniscono per scambiarsi informazioni mentre aspettano al passaggio a livello.
Pascoli utilizza temi di difficoltà tipiche dei territori, come la salute e le problematiche economiche, e un linguaggio popolare con espressioni non propriamente italiane e metafore iperboliche.