Concetti Chiave
- Pascoli rinnova il linguaggio poetico italiano, avvicinandosi al Simbolismo e al Decadentismo con un lessico botanico e zoologico.
- Il reale nei versi di Pascoli nasconde verità sfuggevoli e significati nascosti, espressi attraverso una ricca trama di allitterazioni e onomatopee.
- I versi pascoliani sono caratterizzati da un ritmo lento e frammentato, con una sintassi semplificata e ricca di pause.
- Pascoli democratizza la poesia, avvicinandosi al "mondo delle piccole cose" e influenzando autori del Novecento come i crepuscolari e gli ermetici.
- Le liriche latine di Pascoli, come il poemetto Veianus, seguono una tendenza ottocentesca e ottengono riconoscimenti internazionali.
Indice
Rinnovamento del linguaggio poetico
Nella tensione a una comunicazione pura, istintiva, Pascoli finisce per rinnovare il linguaggio poetico italiano, agganciandosi al Simbolismo e al Decadentismo. Il poeta cerca di aderire al mondo romagnolo adottando il lessico specifico della botanica, della zoologia; tuttavia non ci si trova affatto di fronte a una rappresentazione mimetica e concreta: il reale cela sempre dietro di se verità sfuggevoli e significati riposti che l’autore cerca di cogliere; la parola poetica si fa allusiva mediante la ricchissima trama di suoi ottenuta attraverso l’accumularsi di allitterazioni, ripetizioni di voci, onomatopee che dissolvono il linguaggio e lo riducono spesso a pura sonorità. Gli effetti evocativi ed evanescenti dei versi pascoli ani sono poi accentuati dal ritmo lento e frammentato della sintassi, semplificata e ricca di pause. Pascoli quindi ha dispiegato orizzonti del tutto nuovi alla poesia italiana, destinati a influenzare fortemente autori novecenteschi, dai crepuscolari agli ermetici, da Saba a Montale.
Democratizzazione e innovazioni letterarie
Pascoli nella sua carriera poetica cerca di democratizzare la poesia. Nella sua poetica si sente il bisogno di abbassarsi al mondo rimasto escluso, ovvero il mondo “delle piccole cose” e lo realizza tramite queste innovazioni letterarie. E questa concezione della democratizzazione della poesia è legata strettamente al socialismo.
Produzione letteraria in lingua latina
Un posto importante occupano nell’ampia produzione letteraria di Giovanni Pascoli, le liriche da lui composte in lingua latina. Esse rientrano in una tendenza di fine Ottocento che vede la fioritura di opere legate al mondo romano come “Mario l’epicureo” di Walter Peter e “Quo vadis??” di Henryk Sienkiewicz. Al 1891 risale il primo poemetto latino intitolato Veianus, che gli valse la medaglia d’oro al Concorso internazionale di poesia in lingua latina ad Amsterdam. I componimenti premiati ed altre opere furono riunite in due volumi di Carmina.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del rinnovamento del linguaggio poetico di Pascoli?
- In che modo Pascoli cerca di democratizzare la poesia?
- Qual è l'importanza della produzione letteraria in lingua latina di Pascoli?
Pascoli rinnova il linguaggio poetico italiano ispirandosi al Simbolismo e al Decadentismo, utilizzando un lessico specifico della botanica e zoologia. La sua poesia è caratterizzata da allitterazioni, ripetizioni e onomatopee che creano una sonorità pura e allusiva, influenzando autori novecenteschi.
Pascoli democratizza la poesia abbassandosi al "mondo delle piccole cose" e adottando innovazioni letterarie che riflettono una concezione legata al socialismo, rendendo la poesia accessibile a un pubblico più ampio.
La produzione in lingua latina di Pascoli è significativa, con opere come "Veianus" che gli valsero riconoscimenti internazionali. Queste opere si inseriscono nella tendenza di fine Ottocento di riscoperta del mondo romano, contribuendo alla sua reputazione letteraria.