spumina89
Erectus
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Concetti Chiave

  • Il paesaggio autunnale è caratterizzato da un aratro abbandonato, simbolo di desolazione.
  • Le lavandaie lavorano vicino al torrente, accompagnando la loro attività con cantilene.
  • Il vento e la neve accentuano il senso di attesa e solitudine del poeta.
  • La lirica è un quadretto campestre che trasmette un sentimento di malinconia e smarrimento.
  • Gli oggetti quotidiani, come l'aratro, assumono significati simbolici profondi.

Giovanni Pascoli

Lavandare

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero

resta un aratro senza buoi che pare

dimenticato, tra il vapor leggero.

E cadenzato dalla gora viene

lo sciabordare delle lavandare

con tonfi spessi e lunghe cantilene:

Il vento soffia e nevica la frasca,

e tu non torni ancora al tuo paese!

quando partisti, come son rimasta!

come l’aratro in mezzo alla maggese

Indice

  1. Il paesaggio autunnale e l'aratro
  2. Echi del lavoro delle lavandaie
  3. Quadretto campestre e simbolismo

Il paesaggio autunnale e l'aratro

Nel paesaggio autunnale campeggia un aratro abbandonato.

Echi del lavoro delle lavandaie

Dal vicino torrente si avvertono gli echi del lavoro delle lavandaie, il tonfo ai panni battuti e la cantilena con cui le donne accompagnano la loro fatica. Il vento soffia e nevica e tu non ritorni ancora qui, al tuo paese! da quando sei partito io sono rimasta sola come il carro in mezzo alla maggese

Quadretto campestre e simbolismo

La breve lirica si presenta come un quadretto campestre, delineato attraverso sensazioni visive e uditive. In realtà, la campagna autunnale costituisce solo lo scenario su cui il poeta proietta uno stato d’animo smarrito e malinconico. Gli oggetti quotidiani si caricano cosi di significati particolari e di profonde suggestioni e l’immagini dell’aratro in mezzo al campo si rivela come un simbolo di desolazione e di abbandono.

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