michaelriccia
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Concetti Chiave

  • La poesia "Pianto antico" di Giosuè Carducci evoca il dolore del poeta per la partenza dell'amata in una stazione grigia e piovosa, simbolo dell'imminente distacco.
  • Carducci utilizza una descrizione dettagliata e realistica dell'ambiente ferroviario, introducendo elementi moderni nel repertorio lirico tradizionale italiano.
  • Il paesaggio autunnale riflette lo stato d'animo del poeta, caratterizzato da smarrimento e perdita di vitalità, simbolizzato dalla caduta delle foglie.
  • Il treno è descritto come un mostro mitico, simile a Plutone che rapisce Proserpina, rappresentando la perdita dell'amore e della gioia.
  • La poesia si distingue per i contrasti simbolici tra vita e morte, luce e oscurità, che riflettono il conflitto interiore del poeta.

Indice

  1. Atmosfera malinconica della stazione
  2. Smarrimento e simbolismo del paesaggio
  3. Modernità e realismo nella poesia
  4. Descrizioni realistiche e simbolismo
  5. Simbolismo del treno e mito classico

Atmosfera malinconica della stazione

La lirica rievoca il dolore per la partenza della donna amata che il poeta accompagna alla stazione, nel mattino di una grigia e piovosa giornata d'autunno. La luce fioca dei lampioni, il cielo opprimente, la folla anonima dei viaggiatori, i gesti meccanici e i suoni che riecheggiano nella malinconica atmosfera della stazione (il secco taglio del biglietto ferroviario obliterato dal controllore, v.

14; il lugubre rintocco delle mazze di ferro degli addetti al controllo dei freni, vv. 21-22; gli sportelli sbattuti del vagone, v. 25) preludono con sinistra suggestione simbolica all'imminenza del distacco.

Smarrimento e simbolismo del paesaggio

La figura della donna che scompare nell'oscurità portando con sé tutto l'amore, le gioie, il passato e i ricordi condivisi con il poeta ingenera uno smarrimento che porta l'autore a sentirsi annientato, privato di ogni desiderio di vita (barcollo com'ebro, e mi tocco, / non anch'io fossi dunque un fantasma, vv. 51-52). Con una triste analogia, il paesaggio riverbera la condizione del suo spirito: la caduta di foglie, gelida, / continua, muta, greve, su l'anima (vv. 53-54) contrasta con il ricordo radioso degli incontri di un tempo baciato dal sole, ma ormai remoto (Fremea la vita [...] la persona gentile, vv. 41-48), e getta il poeta inerme in una sorta di «smarrimento dell'essere» (Ramat).

Modernità e realismo nella poesia

L'ambiente in cui si svolge la scena della poesia non è il solo elemento di modernità di questa ode. Certamente il teatro della vicenda, la stazione, rappresenta già di per sé una notevole infrazione dei modelli tradizionali della lirica italiana, poco inclini, a differenza di quella straniera, a muoversi tra i fondali della vita cittadina e della civiltà moderna. Tuttavia, l'impegno realistico di Carducci non si ferma qui, bensì approda all'audace descrizione di particolari piuttosto comuni e quotidiani, di norma banditi dal sostenuto repertorio della lirica ufficiale.

Descrizioni realistiche e simbolismo

Oltre alle immagini iniziali, che rivelano un gusto quasi impressionistico, il poeta descrive suoni che procurano fastidio, come il fischio stridulo della locomotiva (Flebile, acuta, stridula fischia / la vaporiera, vv. 5-6), il viaggio di persone taciturne (fantasmi agli occhi del poeta), imbacuccate nelle loro vesti (ravvolta, v. 10), che si affrettano verso la massa scura dei vagoni, il rumore della macchinetta del controllore che oblitera i biglietti, il rimbombo lungo delle mazze di ferro sui freni, l'invito del capotreno a salire in carrozza, la pioggia battente sulla grande tettoia ad arco che copre la stazione di Bologna (su' vetri, v. 28). Insomma, una serie di descrizioni così minutamente realistiche da giustificare una possibile definizione di Carducci come poeta "verista".

In realtà, se una tale vocazione rappresenta per Carducci una reazione ai patetici svolazzi della poesia tardoromantica, va aggiunto che ciascuno dei particolari realistici passati in rassegna determina un approfondimento simbolico della psicologia del poeta: i lampioni non vividi di luce ma tristi e smorti (accidiosi, v. 2) che si alternano agli alberi stillanti pioggia diffondono un'impressione di torpore e suggeriscono la sensazione di sconforto per la partenza della donna amata; gli interrogativi senza risposta riguardo alle mete dei viaggiatori, assorti come ombre in chissà quali pensieri, accentuano il senso di smarrimento e di disorientamento; le pratiche sbrigate da Lidia prima di partire (vv. 13-14) sembrano contrassegnare l'addio della donna alla giovinezza e al passato (vv. 15-16); la cupezza cromatica dei dettagli (il fosco delle carrozze e il nero degli impermeabili cerati dei vigili) abbuia ancor più l'atmosfera. Infine, il treno, che Carducci definisce mostro (vv. 29 e 33), è tramutato in una figura mitica, uno spaventoso prodigio con i suoi fiammei / occhi (vv. 30-31), quasi una vivente creatura del male, spietata (empio, v. 33) perché gli porta via per sempre l'oggetto del suo amore.

Simbolismo del treno e mito classico

Il critico Cesare De Lollis ha intravisto nella scena del treno che si porta via la donna la riproposizione del mito classico di Plutone che rapisce Proserpina tra i fiori. Lidia, in effetti, con la sua bianca faccia e l'bel velo (v. 35) incarna la natura tenue e delicata della primavera, la pienezza della vita e della luce, mentre il treno/Plutone simboleggia il trascorrere della gioia e dei ricordi felici, preannunciando il sopraggiungere dell'inverno, della morte, del buio. I contrasti tipici della poesia di Carducci si manifestano qui compiutamente, come accade in tutte «quelle poesie che, sollecitate da occasioni più intime e dolorose, risolvono più energicamente l'incontro sofferto ed intenso del sentimento della vitalità e della morte, tradotti nei loro simboli più compendiosi e assoluti, realisticamente concreti e fantasticamente suggestivi: luce e buio, sole e ombra, suono e silenzio, calore e freddo» (Binni).

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'atmosfera descritta nella stazione nella poesia?
  2. L'atmosfera della stazione è malinconica, caratterizzata da una giornata grigia e piovosa d'autunno, con una luce fioca e suoni che preannunciano il distacco imminente.

  3. Come viene rappresentato il paesaggio in relazione allo stato d'animo del poeta?
  4. Il paesaggio riflette lo smarrimento del poeta, con immagini di foglie che cadono e un'atmosfera gelida e muta, contrastando con i ricordi felici del passato.

  5. In che modo la poesia di Carducci si distingue per modernità e realismo?
  6. La poesia si distingue per l'ambientazione moderna della stazione e per la descrizione realistica di dettagli quotidiani, rompendo con i modelli tradizionali della lirica italiana.

  7. Qual è il significato simbolico del treno nella poesia?
  8. Il treno è simbolicamente rappresentato come un mostro mitico che porta via l'amata del poeta, simboleggiando il passaggio dalla gioia alla tristezza e il sopraggiungere dell'inverno.

  9. Come viene interpretato il simbolismo del treno in relazione al mito classico?
  10. Il treno è paragonato al mito di Plutone che rapisce Proserpina, con Lidia che incarna la primavera e il treno che rappresenta il trascorrere del tempo e l'arrivo dell'inverno.

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