Concetti Chiave
- Il sonetto di Carducci evoca il dolore per la perdita prematura del figlioletto Dante, collegandola alla morte del fratello.
- Il titolo del sonetto, "Funere mersit acerbo", è tratto dall'Eneide di Virgilio e sottolinea il tema della morte precoce.
- Il componimento utilizza lo schema metrico ABAB, ABAB, CDC, DCD e fa uso di enjambement per enfatizzare l'emozione.
- Carducci crea un parallelismo tra le due morti, fondendo il dolore personale con richiami classici e immagini contrastanti.
- La collina fiorita e il gioco spensierato del bambino contrastano con l'ombra della morte e il regno dei morti.
O tu che dormi là su la fiorita
Collina tosca, e ti sta il padre a canto;
Non hai tra l'erbe del sepolcro udita
Pur ora una gentil voce di pianto ?
È il fanciulletto mio, che a la romita
Tua porta batte: ei che nel grande e santo
Nome te rinnovava, anch'ei la vita
Fugge, o fratel, che a te fu amara tanto.
Ahi no! giocava per le pinte aiole,
E arriso pur di vision leggiadre
L'ombra l'avvolse, ed a le fredde e sole
Vostre rive lo spinse. Oh, giú ne l'adre
Sedi accoglilo tu, ché al dolce sole
Ei volge il capo ed a chiamar la madre.
Da Rime nuove
Il sonetto, elaborato secondo lo schema ABAB, ABAB, CDC, DCD, inizia con l’invocazione al fratello Dante, sepolto accanto al padre sulle colline di a Santa Maria del Monte. Esso trae ispirazione dalla morte immatura del figlioletto Dante, avvenuta quando aveva tre anni tredici anni dopo quella del fratello suicida all’età di venti anni che portava lo stesso nome. Il titolo deriva da due versi del libro VI dell’Eneide con cui Virgilio piange la morte di coloro che sono stati strappati dalla vita troppo presto:
[…] dulcis vitae esorti…./abstulit atrta dies et funere mersit acerbo.
[…] senza che avessero ancora provato la dolcezza della vita….. il nero giorno li portò via con sé per travolgerli in una morte prematura.
Contesto Storico e Familiare
Il figlioletto è deceduto l’8 novembre 1870 e il poeta scrive il sonetto il giorno successivo, come si può dedurre anche dal verso 4
O tu (fratello mio) che dormi sulla fiorita
Collina toscana con (nostro) padre che ti sta accanto;
Fra l’erba che ricopre la tomba non hai udito
Stamani un pianto gentile?
È il mio bambino che all’appartata
Tua porta bussa: egli che portando il tuo stesso nome, grande e Santo, ti faceva rivivere, anch’egli la vita
Fugge, a fratello, quella vita che per te fu fonte di tante amarezze
Oh no! Giocava in mezzo alle aiuole variopinte,
E allietato da fantasie infantili
L’ombra della morte lo avvolse e verso le fredde e solitarie
Rive dell’oltretomba lo trascinò. (Ti prego), nel regno
Dei morti accoglilo tu, perché egli verso il dolce sole
Sta rivolgendo la testa per chiamare la madre.
Analisi del Sonetto
In questo sonetto ritorna il tema del fratello morto che si intreccia con quello del figlioletto, anch’esso scomparso. Fra le due morti, il poeta crea una specie di corrispondenza, piena di commozione ed anche velata di pianto. Il dolore riveste però una compostezza tutta classica, come classiche sono alcune reminiscenze nel ricordare l’oltretomba. Il poeta ricorre ad alcuni enjambement per mettere in risalto la voce del bambino che piange, il fatto che esso portasse lo stesso nome del fratello, l’ arrivo improvviso della morte, il ruolo di accoglienza del fratello. Da sottolineare la tecnica delle immagini in contrasto:
- la collina dove riposano i due corpi è fiorita/la morte
- il bambino giocava inconsapevole fra le aiuole fiorite/l’ombra della morte che lo avvolge
- il regno dei morti/il dolce sole
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto?
- Qual è lo schema metrico del sonetto?
- Qual è il contesto storico e familiare del sonetto?
- Come viene rappresentata la morte nel sonetto?
- Quali tecniche poetiche utilizza il poeta nel sonetto?
Il tema principale del sonetto è il dolore per la morte prematura del figlioletto e del fratello del poeta, creando una corrispondenza emotiva tra le due perdite.
Il sonetto segue lo schema metrico ABAB, ABAB, CDC, DCD.
Il sonetto è stato scritto il giorno dopo la morte del figlioletto del poeta, avvenuta l'8 novembre 1870, e si ispira anche alla morte del fratello suicida avvenuta tredici anni prima.
La morte è rappresentata attraverso immagini contrastanti, come la collina fiorita e l'ombra della morte, e il regno dei morti contrapposto al dolce sole.
Il poeta utilizza enjambement per enfatizzare la voce del bambino e il ruolo di accoglienza del fratello, oltre a reminiscenze classiche per evocare l'oltretomba.