Concetti Chiave
- La poesia esprime la malinconia del poeta durante l'addio alla donna amata, Lidia, in una stazione autunnale.
- Il poeta ricorda con nostalgia i giorni felici dell'estate trascorsi con Lidia, evidenziando il contrasto con il presente.
- Gli elementi circostanti amplificano la malinconia del poeta, facendo riaffiorare i ricordi felici e accentuando la sua tristezza.
- Il fischio della locomotiva intensifica i sentimenti di dolore e separazione nel poeta, mentre il treno che si allontana rappresenta la fine di un'era felice.
- Il poeta desidera abbandonarsi alla propria tristezza, sentendo che la malinconia è eterna e inevitabile come il mese di novembre.
Oh quei fanali come s'inseguono
accidiosi là dietro gli alberi,
tra i rami stillanti di pioggia
sbadigliando la luce su 'l fango!
Flebile, acuta, stridula fischia
la vaporiera da presso. Plumbeo
il cielo e il mattino d'autunno
come un grande fantasma n'è intorno.
Dove e a che move questa, che affrettasi
a' carri foschi, ravvolta e tacita
gente? a che ignoti dolori
o tormenti di speme lontana?
Tu pur pensosa, Lidia, la tessera
al secco taglio dài de la guardia,
e al tempo incalzante i begli anni
dài, gl'istanti gioiti e i ricordi.
Van lungo il nero convoglio e vengono
incappucciati di nero i vigili
com'ombre; una fioca lanterna
hanno, e mazze di ferro: ed i ferrei
freni tentati rendono un lugubre
rintocco lungo: di fondo a l'anima
un'eco di tedio risponde
doloroso, che spasimo pare.
E gli sportelli sbattuti al chiudere
paion oltraggi: scherno par l'ultimo
appello che rapido suona:
grossa scroscia su' vetri la pioggia.
Già il mostro, conscio di sua metallica
anima, sbuffa, crolla, ansa, i fiammei
occhi sbarra; immane pe 'l buio
gitta il fischio che sfida lo spazio.
Va l'empio mostro; con traino orribile
sbattendo l'ale gli amor miei portasi.
Ahi, la bianca faccia e 'l bel velo
salutando scompar ne la tenebra.
O viso dolce di pallor roseo,
o stellanti occhi di pace, o candida
tra' floridi ricci inchinata
pura fronte con atto soave!
Fremea la vita nel tepid'aere,
fremea l'estate quando mi arrisero;
e il giovine sole di giugno
si piacea di baciar luminoso
in tra i riflessi del crin castanei
la molle guancia: come un'aureola
piú belli del sole i miei sogni
ricingean la persona gentile.
Sotto la pioggia, tra la caligine
torno ora, e ad esse vorrei confondermi;
barcollo com'ebro, e mi tocco,
non anch'io fossi dunque un fantasma.
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l'anima!
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre.
Meglio a chi 'l senso smarrì de l'essere,
meglio quest'ombra, questa caligine:
io voglio io voglio adagiarmi
in un tedio che duri infinito.
La partenza malinconica
I motivi principali sono la malinconia del poeta per la partenza della donna amata, Lina, detta Lidia, un addio che si consuma alla stazione di Bologna, sullo sfondo di un maliconico mattino autunnale; il ricordo dei giorni felici trascorsi con lei, nel fulgore dell`estate; il desiderio d`abbandonarsi alla propria tristezza.
Ricordi felici e tristezza
Tutti gli elementi, le cose che circondano il poeta non fanno altro che precipitarlo nel baratro della malinconia in cui egli gia si trovava prima della partenza della donna amata. Tutto gli riporta alla mente i momenti trascorsi insieme e la loro inesorabile fine. Il fischio della locomotiva, provoca una stretta al cuore del poeta. Quando poi la donna lo saluta per l`ultima volta, nella sua mente si affollano i ricordi dei momenti felici trascorsi insieme e la scomparsa definitiva del treno lo getta in un totale stato di sconforto in cui vorrebbe posarsi rassegnato per mai piu risorgere.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del testo?
- Come viene descritta l'atmosfera del mattino autunnale?
- Quali ricordi affiorano nella mente del poeta durante la partenza?
- Come reagisce il poeta alla partenza del treno?
- Qual è il desiderio finale del poeta?
Il tema principale è la malinconia del poeta per la partenza della donna amata, Lina, detta Lidia, e il desiderio di abbandonarsi alla tristezza.
L'atmosfera è descritta come plumbea e malinconica, con un cielo grigio e un senso di desolazione che avvolge il poeta.
Affiorano i ricordi dei giorni felici trascorsi con Lina durante l'estate, che contrastano con la tristezza del momento presente.
Il poeta prova una stretta al cuore e si sente sprofondare in uno stato di sconforto totale, desiderando abbandonarsi alla sua malinconia.
Il poeta desidera adagiarsi in un tedio infinito, accettando l'ombra e la caligine come rifugio dalla sua sofferenza.