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Concetti Chiave

  • Settembre segna l'inizio dell'autunno e il ricordo della terra d'Abruzzo per il poeta.
  • La transumanza dei pastori, un'antica tradizione, è un'immagine centrale nel testo.
  • Il poeta esprime una profonda nostalgia per i ricordi d'infanzia legati alla migrazione stagionale.
  • I pastori seguono antichi sentieri dai monti al mare, un simbolo di continuità e tradizione.
  • Il poeta si sente un esiliato, lontano dal mondo rurale e tradizionale della sua giovinezza.

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.

Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori

lascian gli stazzi e vanno verso il mare:

scendono all'Adriatico selvaggio

che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti

alpestri, che sapor d'acqua nafia

rimanga ne' cuori esuli a conforto

che lungo illuda la lor sete in via.

Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,

quasi per un erbal fiume silente

su le vestigia degli antichi padri.

O voce di colui che primamente

conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina

la greggia.Senza mutamento è l'aria.

Il sole imbionda sì la viva lana

che quasi dalla sabbia non divaria.

Isciaquìo, calpestìo, dolci rumori.

Ah perchè non son io co' miei pastori?

Indice

  1. Riflessioni sull'autunno e la migrazione
  2. Nostalgia e ricordi d'infanzia

Riflessioni sull'autunno e la migrazione

E'settembre.

L'arrivo dell'autunno riporta alla memoria del poeta le immagini della sua terra d'Abruzzo.

Là ha vissuto l'infanzia e là, in questa stagione, ha assistito tante volte alla transumanza, cioè a quella migrazione stagionale dei pastori che conducono le greggi dai pascoli montani verso la pianura.

Nostalgia e ricordi d'infanzia

Il ricordo dei pastori riempie di nostalgia l'animo del poeta: li rivede mentre lasciano gli alpeggi e si incamminano lenti lungo i sentieri erbosi che portano fino al mare, gli stessi sentieri che per secoli hanno percorso anche i loro antenati; li immagina mentre si fermano a bere alle fonti alpestri e poi riprendono il cammino appogiandosi al bastone e mentre s'illuminano di gioia, intravedono il lontano luccichio del mare.

Il poeta sente con dolore di non appartenere più a quel mondo delle origini, in cui il tempo sembra essersi fermato; si sente un esiliato, per sempre escluso da quella vita di pace, legata alla terra e alle stagioni, che si svolge con le forme antiche di un rito.

I pastori di D'Annunzio

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del testo?
  2. Il tema principale del testo è la migrazione stagionale dei pastori abruzzesi e la nostalgia del poeta per la sua terra d'origine e i ricordi d'infanzia legati a questo rito antico.

  3. Come viene descritta la transumanza nel testo?
  4. La transumanza è descritta come un viaggio lento e rituale dei pastori che conducono le greggi dai pascoli montani verso il mare, seguendo antichi sentieri erbosi e fermandosi alle fonti alpestri.

  5. Quali sentimenti prova il poeta riguardo al suo passato?
  6. Il poeta prova nostalgia e un senso di esclusione dal mondo delle sue origini, sentendosi un esiliato da quella vita di pace e tradizione legata alla terra e alle stagioni.

Domande e risposte

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