Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La poesia descrive la transumanza dei pastori d'Abruzzo verso il mare Adriatico, un viaggio che simboleggia il legame con la terra natale e le tradizioni.
  • La struttura della poesia è composta da cinque strofe, caratterizzate da versi endecasillabi con rime alternate, creando un ritmo melodico e contemplativo.
  • Il paesaggio abruzzese, con i suoi pascoli montani e il mare verde, è evocato attraverso descrizioni vivide che esaltano la bellezza incontaminata della natura.
  • Similitudini e metafore, come "erbal fiume" e "la viva lana quasi non divaria dalla sabbia", arricchiscono il testo con immagini poetiche che sottolineano il legame tra uomo e natura.
  • I suoni del mare e del gregge, evocati con parole onomatopeiche come isciacquío e calpestío, esprimono la dolcezza nostalgica dei rumori ancestrali e familiari.

Settembre, andiamo. È tempo di migrare.

Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori

lascian gli stazzi e vanno verso il mare:

scendono all’Adriatico selvaggio

che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti

alpestri, che sapor d’acqua natía

rimanga ne’ cuori esuli a conforto,

che lungo illuda la lor sete in via.

Rinnovato hanno verga d’avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,

quasi per un erbal fiume silente,

su le vestigia degli antichi padri.

O voce di colui che primamente

conosce il tremolar della marina!

Ora lungh’esso il litoral cammina

la greggia.

Senza mutamento è l’aria.

il sole imbionda sì la viva lana

che quasi dalla sabbia non divaria.

Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io co’ miei pastori?

Indice

  1. Inizio della migrazione
  2. Preparativi dei pastori
  3. Il viaggio verso il mare
  4. Arrivo sulla spiaggia
  5. Struttura e temi della poesia
  6. Protagonisti e ambientazione
  7. Analisi delle strofe
  8. Similitudini e metafore
  9. Tecniche poetiche

Inizio della migrazione

Settembre è arrivato, ed è quindi il momento di lasciare i pascoli di alta montagna.

Ora, in Abruzzo, i pastori lasciano le loro abitazioni e si dirigono verso il mare Adriatico, che ha lo stesso colore verde dei pascoli montani.

Preparativi dei pastori

Prima di partire, i pastori bevono abbondantemente a una sorgente per conservare il sapore dell’acqua della terra natale e trovare conforto nei ricordi durante il lungo viaggio.

Il viaggio verso il mare

Ogni anno, i pastori si muniscono di un nuovo bastone di nocciolo per aiutarsi lungo il cammino. Seguendo un antico tratturo, simile a un fiume di erba silenzioso, si muovono verso il piano, seguendo le orme degli antenati. Mentre camminano, uno dei pastori è il primo a scorgere il mare Adriatico.

Arrivo sulla spiaggia

Finalmente, l’arrivo sulla spiaggia è vicino, e il gregge si muove lungo il litorale. La calma dell’aria rende indistinguibili la sabbia e la lana delle pecore. I suoni del mare e dei passi del gregge nella sabbia riecheggiano, mentre il poeta esprime la sua nostalgia e desidera unirsi ai pastori.

Struttura e temi della poesia

La poesia è composta da 5 strofe: 4 strofe di 5 versi e una quinta composta da un solo verso. I versi sono endecasillabi e le rime sono alternate. La rima dell’ultimo verso di ogni strofa corrisponde al primo verso della strofa successiva. Ci sono rime sciolte nel terzo verso di ogni strofa.

Protagonisti e ambientazione

I protagonisti sono i pastori e il gregge, che a settembre si spostano dalle montagne verso il mare in un rituale conosciuto come transumanza.

La scena si svolge in Abruzzo, terra natale del poeta, che evoca la natura incontaminata di questa regione.

    Analisi delle strofe

  1. 1ª strofa: il poeta richiama i pastori al momento della migrazione verso il mare.
  2. 2ª strofa: preparativi dei pastori per il viaggio, tra cui bere alla fonte e rinnovare il bastone.
  3. 3ª strofa: il viaggio lungo i tratturi e il primo avvistamento del mare.
  4. 4ª strofa: Arrivo sulla spiaggia con il gregge.
  5. 5ª strofa (ultimo verso): La nostalgia del poeta, che desidera essere con i pastori.

Partenza e preparativi, viaggio lungo i tratturi e arrivo sulla spiaggia.

Nostalgia dei pastori e del poeta; transumanza e legame con le tradizioni della terra natale.

    Similitudini e metafore

  • Similitudini: "verde è come i pascoli dei monti", "la viva lana quasi non divaria dalla sabbia".
  • Metafora: "erbal fiume" (il tratturo visto come un fiume di erba).

Tecniche poetiche

Un esempio è fonti/alpestri, che crea un legame ritmico tra i versi. Questa tecnica enfatizza le immagini chiave.

I suoni del mare e del gregge evocano ricordi delle tradizioni e rappresentano una sinestesia (dolcezza dei rumori).

Isciacquío e calpestío richiamano i suoni del mare e dei passi degli animali.

La descrizione naturalistica e l’unione tra terra e mare mostrano una profonda connessione con la natura, rappresentando l’idea di panismo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia?
  2. Il tema principale è la transumanza, il rituale annuale dei pastori che si spostano dalle montagne verso il mare, evocando un forte legame con la terra natale e le tradizioni.

  3. Come si preparano i pastori per il viaggio?
  4. I pastori bevono abbondantemente a una sorgente per conservare il sapore dell’acqua natale e rinnovano il loro bastone di nocciolo per il cammino.

  5. Quali immagini naturali vengono utilizzate nella poesia?
  6. La poesia utilizza immagini come il mare Adriatico verde come i pascoli montani e il tratturo descritto come un "erbal fiume", creando una connessione tra terra e mare.

  7. Qual è la struttura della poesia?
  8. La poesia è composta da 5 strofe: 4 di 5 versi e una quinta di un solo verso, con versi endecasillabi e rime alternate, tranne il terzo verso di ogni strofa che ha rime sciolte.

  9. Quali sentimenti esprime il poeta nell'ultimo verso?
  10. Nell'ultimo verso, il poeta esprime nostalgia e desiderio di unirsi ai pastori, sottolineando il suo legame emotivo con la tradizione e la terra natale.

Domande e risposte

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