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Concetti Chiave

  • Il trasferimento a Roma nel 1881 segnò l'inizio della vita mondana e letteraria di D., dove divenne protagonista della scena culturale e iniziò a collaborare con diverse testate giornalistiche.
  • D. sposò Maria Hardouin di Gallese nel 1883 e pubblicò opere cariche di sensualità, come "Intermezzo di rime" e "Terra vergine", che contribuirono a consolidare la sua fama.
  • L'incontro con Nietzsche nel 1892 influenzò profondamente D., portando all'adozione del mito del superuomo, che ispirò una nuova fase artistica dominata da sensualismo e raffinatezza poetica.
  • D. si dedicò al teatro durante la relazione con Eleonora Duse, componendo drammi noti per i temi eroici e sensuali, ma le difficoltà economiche lo costrinsero a lasciare l'Italia.
  • Durante la Prima Guerra Mondiale, D. fu un fervente interventista e partecipò ad azioni belliche, culminando nell'occupazione di Fiume, confermando il suo ruolo di protagonista nazionale.

Indice

  1. Formazione e prime opere
  2. Vita mondana e letteraria a Roma
  3. Matrimonio e nuove pubblicazioni
  4. Debiti e influenze filosofiche
  5. Nuova stagione artistica
  6. Teatro e difficoltà economiche
  7. Interventismo e imprese belliche
  8. Ultimi anni e riflessioni

Formazione e prime opere

Poeta e scrittore italiano. Appartenente ad una famiglia della borghesia agiata, frequentò il prestigioso Real Collegio-Liceo Cicognini di Prato. La lettura delle Odi Barbare di Carducci lo stimolò a comporre la prima opera poetica, Primo vere (1879), che venne accolta favorevolmente dai critici.

Vita mondana e letteraria a Roma

Trasferitosi a Roma nel 1881 per iscriversi alla facoltà universitaria di Lettere, D. si mise presto in luce quale protagonista della vita mondana e letteraria della città. Attraverso le avventure amorose, i duelli, i debiti che contrasse e i processi che subì, D. espresse la sua concezione estetizzante del poeta come creatura privilegiata che costruisce la sua vita sulla base di leggi umane e morali proprie. Nella capitale lavorò come giornalista, collaborando al "Capitan Fracassa" e alla "Cronaca Bizantina" (che poi diresse) e scrivendo per la "Tribuna". Il Canto novo (1882) lo impose all'attenzione della critica come l'iniziatore di una nuova scuola letteraria, nata nel clima del Decadentismo europeo. Le liriche contenute nell'opera si presentano pervase da una viva sensualità e rivelano un'estrema raffinatezza formale, elementi che si mantennero costanti in tutta la produzione del poeta. Alcuni dei versi amorosi contenuti nel Canto Novo gli furono ispirati dall'amore per Giselda Zucconi, figlia di un insegnante del Cicognini conosciuta nel 1881.

Matrimonio e nuove pubblicazioni

Nel 1883 D. sposò la duchessina Maria Hardouin di Gallese, dalla quale ebbe i figli Mario, Gabriellino e Venerio. Nel 1884 pubblicò l'Intermezzo di rime, opera carica di sensualità, e le novelle di Terra vergine, seguite nello stesso anno da quelle del Libro delle vergini e nel 1886 da quelle di San Pantaleone, riprese quasi completamente nel 1902 con il titolo Le novelle della Pescara. Nel 1888, durante il soggiorno a Francavilla al Mare presso il pittore F.P. Michetti, D. si dedicò alla composizione del romanzo Il piacere, ispiratogli dalle esperienze mondane e dagli amori vissuti nell'ambiente romano. Quest'opera, come altre della produzione in prosa dello scrittore (L'innocente, 1892; Il trionfo della morte, 1894) rivelano una superficiale assimilazione dei romanzi russi, divenuti di moda a Parigi nel 1886 in seguito alla pubblicazione del volume di E.M. de Vogüé.

Debiti e influenze filosofiche

In quegli anni cominciò a manifestarsi nel poeta la tendenza a contrarre debiti di notevole entità per compiere spese voluttuarie. Per sfuggire ai creditori nel 1891 D. dovette abbandonare Roma rifugiandosi prima a Francavilla e in seguito a Napoli dove conobbe la contessa Maria Anguissola Gravina Cruyllas, cui egli dedicò L'innocente. Nel 1892 D. si incontrò con F.W. Nietzsche e ne conobbe l'opera, ricavandone il mito del superuomo e privandolo di ogni implicazione etica.

Nuova stagione artistica

Questo divenne il modello cui ispirare la sua vita oltre che la sua produzione letteraria. Ebbe così inizio una nuova stagione artistica, in cui il sensualismo, a prescindere da ogni preoccupazione moralistica e psicologica, diventò motivo dominante d'ispirazione. Questa fase, durante la quale furono realizzate opere come Le vergini delle rocce (1895) e soprattutto Le Laudi (1903-04, comprendente Alcyone, il capolavoro del poeta), viene considerata la più feconda nella vita di D., quella in cui si rivelò la sua grandezza poetica e la sua sensibilità musicale nella scrittura dei versi.

Teatro e difficoltà economiche

L'amore per Eleonora Duse (incontrata nel 1897), tema del Fuoco (1900), stimolò l'interesse dell'autore per il teatro, che si tradusse nella composizione di drammi fondati su temi eroici e sensuali: La città morta (1898), La Gioconda (1899), Francesca da Rimini (1902), La figlia di Iorio (1904), La fiaccola sotto il moggio (1905), La nave (1908), Fedra (1909). Durante il periodo di unione con la Duse D. si stabilì a Settignano, nella sfarzosa villa La Capponcina, che gli venne sequestrata per debiti nel 1910. L'acuirsi delle difficoltà economiche costrinsero D. a rifugiarsi in Francia, prima a Parigi e poi ad Arcachon, dove entrò in contatto con alcuni dei maggiori intellettuali dell'epoca. Le opere composte in francese, Le martyre de Saint Sébastien (1911) e La Pisanelle ou la mort parfumée (1913), furono rappresentate sulle scene parigine con musiche di Debussy e di Pizzetti.

Interventismo e imprese belliche

Nel 1914-15 D. fu tra i più influenti propugnatori dell'intervento italiano in guerra (Discorso di Quarto, 5 maggio 1915). Scoppiato il conflitto, partì volontario, segnalandosi in alcune imprese guerresche: azioni aeree di Pola, Cattaro, beffa di Buccari, volo su Vienna del 9 agosto 1918 con lancio di volantini tricolori sulla capitale nemica. Al termine della guerra, preoccupato che gli esiti della vittoria fossero messi in pericolo dall'azione dei governanti italiani, organizzò un'ultima impresa. Nel settembre del 1919, raccolto un gruppo di volontari, occupò Fiume, non assegnata dal Patto di Londra all'Italia, costrinse il presidio interalleato ad andarsene e tenne il governo della città per un anno, allontanandosene soltanto quando vi fu costretto con le armi dal generale Caviglia.

Ultimi anni e riflessioni

Quindi si ritirò a Gardone Riviera in una vecchia villa che riempì di cimeli di guerra e che chiamò Il Vittoriale degli Italiani. Nel 1937 venne nominato presidente dell'Accademia d'Italia. L'ultima produzione letteraria dannunziana appare caratterizzata da un'atteggiamento riflessivo e malinconico che era già stato preannunciato da opere narrative come Forse che sì forse che no (1910), Faville del maglio (1924-28). Questa atmosfera si evidenzia in particolare nel Notturno (1916) e nelle più tarde Cento e cento e cento pagine del libro segreto di Gabriele D'Annunzio tentato di morire (1935) (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia 1938

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le prime influenze letterarie di D. e come influenzarono la sua carriera iniziale?
  2. D. fu influenzato dalle Odi Barbare di Carducci, che lo stimolarono a comporre la sua prima opera poetica, Primo vere (1879), accolta favorevolmente dalla critica.

  3. Come si distinse D. nella vita mondana e letteraria di Roma?
  4. A Roma, D. si mise in luce come protagonista della vita mondana e letteraria, esprimendo una concezione estetizzante del poeta e lavorando come giornalista per diverse pubblicazioni.

  5. Quali furono le principali opere di D. durante la sua nuova stagione artistica?
  6. Durante la nuova stagione artistica, D. realizzò opere come Le vergini delle rocce (1895) e Le Laudi (1903-04), con Alcyone considerato il suo capolavoro.

  7. In che modo le difficoltà economiche influenzarono la vita di D.?
  8. Le difficoltà economiche portarono D. a rifugiarsi in Francia e a comporre opere in francese, come Le martyre de Saint Sébastien (1911), a causa dei debiti che lo costrinsero a lasciare la villa La Capponcina.

  9. Quali furono le attività di D. durante e dopo la Prima Guerra Mondiale?
  10. Durante la guerra, D. fu un propugnatore dell'intervento italiano e partecipò a imprese belliche. Dopo la guerra, organizzò l'occupazione di Fiume e si ritirò a Gardone Riviera, dove continuò a scrivere fino alla sua morte.

Domande e risposte

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