Concetti Chiave
- La poesia evoca una fusione panica con la natura, dove suoni e parole della pioggia e del bosco si fondono con l'identità umana.
- L'esperienza della metamorfosi è rappresentata come una favola bella, accessibile solo a uno spirito eletto capace di decifrare il linguaggio della natura.
- D'Annunzio utilizza una sensibilità musicale, con una varietà di versi e un virtuosismo tecnico che trasforma i suoni naturali in un armonioso spartito poetico.
- La struttura della poesia è arricchita da anafore, enjambement e giochi di rime, che creano un ritmo mutevole e complesso.
- Elementi come l'anafora di "piove" e la ripetizione di frasi e parole accentuano la musicalità e l'unità tematica del componimento.
Indice
Il Silenzio della Natura
Il silenzio della natura è interrotto dai suoni (che sembrano parole): il mutevole ritmo della pioggia, che scroscia più o meno intensamente, compone una lunga sinfonia insieme al frusciare delle foglie e all'eco di versi di animali.
Metamorfosi Panica
Ormai tutt'uno con il bosco, la loro identità non è più quella definita come umana, essendosi dissolta in una metamorfosi panica che li ha investiti quasi completamente, coinvolgendo la dimensione fisica e quella psichica, il corpo, i pensieri e i sogni.
Identificazione con la Natura
Abbattuta definitivamente ogni barriera tra l'io e quella che è la natura, l'ultima strofa sancisce il compimento dell'identificazione ovvero: il cuore delle due creature è come pèsca / intatta.
Dimensione Mitica
E? un esile pretesto, subito trasfigurato nella dimensione mitica della fusione panica con la natura: l'esperienza della metamorfosi è evocata da d'Annunzio come il compimento di una favola bella (vv. 29 e 125). Le parole più nuove (v. 5) pronunciate da gocciole e foglie (v. 6) possono essere udite infatti solo dallo spirito eletto che è in grado di decifrarle e celebrarle, riproducendole (o traducendole) grazie al proprio virtuosismo in un mutevole spartito musicale.
Sensibilità Musicale di d'Annunzio
La sensibilità musicale di d'Annunzio (senza dubbio una delle componenti più autenticamente decadenti della sua poesia) si mostra in questo componimento in tutte le sue eccezionali potenzialità tecniche. L'esortazione rivolta a Ermione nel primo nostro verso potrebbe benissimo essere estesa a tutti noi lettori: restiamo in silenzio, come in attesa di un prodigio, ad ascoltare i versi del nostro d'Annunzio che traducono magicamente l'armonia del bosco.
Struttura e Ritmo Poetico
Accanto a senari, settenari, ottonari e novenari, compaiono versi brevi, brevissimi, spesso coincidenti con un singolo vocabolo formato da tre sillabe (per esempio nella prima strofa incontriamo lontane, divini, silvani, ignude, leggieri, novella).
Notiamo, per esempio, nella strofa di apertura, l'anafora del verbo piove, ripetuto per ben sei volte e sempre con valore introduttivo; l'insistenza sulla preposizione su (che compare in undici dei trentadue versi della prima strofa) e la ripresa della congiunzione e, che rende paratattico il discorso nella seconda e terza strofa; e ancora il ritorno di si spegne (vv. 76, 78, 79), che troviamo in clausola nella terza strofa.
Rime e Assonanze
Al mutare del ritmo, garantito dalle spezzature degli enjambement che scandiscono e dilatano il verso, corrispondono le diverse rime, baciate o interne (e varia nell'aria, v. 37; più rade, men rade, v. 39; al pianto il canto, v. 41), spesso alternate dall'altrettanto ricco spettro di assonanze-consonanze e dal recupero delle stesse frasi in punti diversi del componimento: è il caso del chi sa dove, chi sa dove! dei vv. 94 e 115 (il primo è riferito al gracidare della rana, il secondo allude al viaggio misterioso del poeta e della donna), delle anadiplosi dei vv. 95-97 (piove su le tue ciglia [...] / Piove su le tue ciglia nere) e soprattutto del poliptoto t'illuse... m'illude e m'illuse... t'illude che chiude, in inversione, la prima e l'ultima strofa.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del silenzio della natura nel testo?
- Cosa rappresenta la metamorfosi panica?
- Come avviene l'identificazione con la natura?
- In che modo d'Annunzio esprime la sua sensibilità musicale?
- Quali elementi strutturali caratterizzano il ritmo poetico del testo?
Il silenzio della natura è interrotto dai suoni che sembrano parole, creando una sinfonia con il ritmo della pioggia, il frusciare delle foglie e l'eco degli animali.
La metamorfosi panica rappresenta la fusione totale con il bosco, dove l'identità umana si dissolve, coinvolgendo corpo, pensieri e sogni.
L'identificazione con la natura avviene abbattendo ogni barriera tra l'io e la natura, culminando in un'unione completa espressa poeticamente.
D'Annunzio esprime la sua sensibilità musicale attraverso la traduzione dell'armonia del bosco in versi poetici, invitando i lettori a restare in silenzio e ascoltare.
Il ritmo poetico è caratterizzato da una varietà di versi, anafore, enjambement, rime e assonanze, che creano un discorso paratattico e musicale.