Concetti Chiave
- Dopo un incidente aereo che gli costa un occhio, l'autore è costretto a rimanere in totale oscurità per proteggere l'altro occhio.
- Nonostante le difficili condizioni, sente il bisogno di esprimersi e decide di scrivere durante la convalescenza.
- Il testo è caratterizzato da un intreccio di ricordi e sensazioni descritte con estrema precisione sensoriale.
- Scrivere risulta complicato poiché le righe si sovrappongono, ma esclude l'aiuto esterno per mantenere l'intimità artistica.
- Ispirato dalle Sibille, sceglie di scrivere frammenti su piccole strisce di carta, che poi verranno riordinate.
Ritorno e Convalescenza
Dopo il ritorno in Italia, la guerra, e la perdita dell’occhio destro in un incidente aereo, l’autore è nella sua casa a Venezia, steso su un letto, ed è costretto a rimanere nella più completa oscurità della stanza per circa tre mesi sotto prescrizione del medico, poiché, in caso contrario, avrebbe perso anche l’utilizzo dell’occhio sinistro.
Sfida Creativa
Ma queste difficili condizioni non bastano per far demordere il poeta che, ben presto, sente nuovamente il bisogno di esprimersi, di significare; è per questo motivo che, durante la convalescenza, decide di provare a scrivere comunque.
L’inizio del brano, del resto come l’intera opera, è caratterizzato da un continuo mischiarsi di vaghi ricordi e di percezioni vive e presenti, descritte con una tale precisione che ci sembra di sentire sulle gambe il tocco delicato delle lenzuola, o la consistenza rigida del lapis scorrevole.
Difficoltà e Soluzioni
Ben presto però, D’Annunzio, si rende conto della gravosa difficoltà nello scrivere in quelle scomode condizioni: era facile scrivere la prima riga, ma difficile era poi continuare, perché, a poco a poco, la calligrafia delle righe successive si sovrapponeva a quella delle precedenti.
Così, avendo escluso l’ipotesi di comporre ricorrendo alla dettatura altrui, perché “il pudore secreto dell’arte non vuole intermediarii o testimoni fra la materia e colui che la tratta”, ecco che, a quel, punto, gli tornano alla mente le Sibille, che trascrivevano le profezie del futuro su tante piccole foglie, le quali venivano poi riunite insieme in un mucchio, così che leggere il futuro risultasse agli altri pressoché impossibile.
Il poeta, così, decide di scrivere i suoi “frammenti” di poesia, in piccole strisce di fogli che gli saranno preparati dalla figlia Renata, al buio di una lampada fioca, per poi essere riordinati e stampati nell’edizione definitiva.
Domande da interrogazione
- Quali sono le circostanze che portano l'autore a rimanere nella completa oscurità?
- Come affronta l'autore le difficoltà di scrittura durante la convalescenza?
- Qual è la sfida principale che l'autore incontra nel processo di scrittura?
Dopo un incidente aereo che gli causa la perdita dell'occhio destro, l'autore è costretto a rimanere nella completa oscurità per tre mesi per evitare di perdere anche l'uso dell'occhio sinistro.
Nonostante le difficili condizioni, l'autore decide di continuare a scrivere, ispirandosi alle Sibille e utilizzando piccole strisce di fogli preparate dalla figlia, per poi riordinarle e stamparle.
La sfida principale è la difficoltà di mantenere una calligrafia leggibile, poiché le righe successive tendono a sovrapporsi a quelle precedenti, rendendo complicato il proseguimento della scrittura.