michaelriccia
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Concetti Chiave

  • La lirica di Montale esplora il tema del «male di vivere», una condizione esistenziale universale caratterizzata dall'assurdità e casualità della vita.
  • La «divina Indifferenza» è presentata come l'unico «Bene», permettendo agli uomini di distaccarsi dai problemi del mondo e alleviare l'angoscia esistenziale.
  • Il testo è costruito su una contrapposizione tematica: il «male di vivere» e l'indifferenza, ciascuno rappresentato attraverso correlativi oggettivi in due quartine.
  • La prima quartina utilizza un climax ascendente per descrivere il «male di vivere», mentre la seconda presenta una progressione dal basso verso l'alto per l'«Indifferenza».
  • Montale adotta un linguaggio sintetico e aspro nella prima quartina, in contrasto con toni più dolci nella seconda, riflettendo i contenuti tematici.

Indice

  1. Il Tema della Negatività
  2. Montale - Spesso il male di vivere ho incontrato: analisi
  3. Contrapposizione Tematica e Formale

Il Tema della Negatività

Montale - Spesso il male di vivere ho incontrato: analisi

Anche in questa lirica possiamo riconoscere quello che è prevalentemente il tema della negatività che caratterizza la poetica montaliana. Il testo, infatti, è costruito sulla contrapposizione tra due concetti: il «male di vivere», inteso come condizione esistenziale universale; la «divina Indifferenza», ossia la capacità di prendere distanza dai problemi del mondo, che viene vista come l'unico «Bene» dato all'uomo perché gli permette di non soffrire.
Il «male di vivere», formula destinata a grande fortuna nel pensiero del Novecento circa, rappresenta nent’altro che quella che è la percezione dell'assurdità di ogni esistenza: per il poeta, infatti, la vita è un susseguirsi di eventi casuali e insensati, che l'uomo non può comprendere né controllare. Di fronte a quella specie di sentimento di smarrimento delle certezze che avevano sorretto gli uomini nelle epoche precedenti la religione, la fiducia nella razionalità, nella scienza o nel progresso non resta che contemplare il deserto di ideali e di speranze in cui vive l'uomo contemporaneo, smarrito in un mondo incomprensibile che gli comunica,

attraverso tutte le sue manifestazioni, estraneità e isolamento. Per questo l'«Indifferenza» viene recuperata come «Bene» supremo, miracolo improvviso che può, per un attimo, sollevare gli uomini dal dolore, sostituendo il senso di angoscia esistenziale con un supremo distacco che rappresenta l'unica forma di felicità: una felicità che si costruisce per sottrazione e negazione, non grazie a eventi gioiosi e sensazioni positive.

Contrapposizione Tematica e Formale

È interessante notare che la contrapposizione tematica su cui è costruita la lirica trova una perfetta corrispondenza nel livello formale.

Ognuna delle due quartine, infatti, corrisponde a un nucleo concettuale:

-la prima quartina enuncia il tema del «male di vivere», descrivendolo attraverso tre correlativi oggettivi;

- nella seconda quartina viene introdotto il concetto di indifferenza, anche questo rappresentato attraverso tre correlativi.

Inoltre, i tre correlativi oggettivi che rappresentano il «male di vivere» sono disposti in un climax ascendente, che dilata il sentimento di dolore e angoscia; analogamente, i tre correlativi oggettivi legati al «prodigio» dell'«Indifferenza» sono disposti in una progressione che porta dal basso verso l'alto, a significare la presa di distanza dal dolore esistenziale.

L'ultimo verso, però, per la sua lunghezza rompe la simmetria della lirica ribadendo l'impossibilità di trovare ordine nell'esistenza.

Dovendo rappresentare il dolore e la sofferenza, Montale adotta un linguaggio sintetico, essenziale, spesso aspro e duro. In particolare, la scelta delle parole è in perfetta corrispondenza con i contenuti tematici delle singole quartine: possiamo vedere infatti la prevalenza di suoni aspri nella prima strofa e, invece, dolci nella seconda.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della lirica di Montale "Spesso il male di vivere ho incontrato"?
  2. Il tema principale è la negatività, rappresentata dal "male di vivere" come condizione esistenziale universale, contrapposta alla "divina Indifferenza" che offre un distacco dai problemi del mondo.

  3. Come viene strutturata la contrapposizione tematica nella lirica?
  4. La contrapposizione tematica è riflessa formalmente nelle due quartine: la prima descrive il "male di vivere" con tre correlativi oggettivi, mentre la seconda introduce l'indifferenza con altri tre correlativi.

  5. Qual è l'effetto della disposizione dei correlativi oggettivi nella lirica?
  6. I correlativi oggettivi del "male di vivere" sono in un climax ascendente, aumentando il sentimento di dolore, mentre quelli dell'"Indifferenza" seguono una progressione dal basso verso l'alto, simboleggiando il distacco dal dolore esistenziale.

  7. In che modo Montale utilizza il linguaggio per rappresentare i temi della sua lirica?
  8. Montale adotta un linguaggio sintetico e spesso aspro per rappresentare il dolore, con suoni duri nella prima quartina e suoni dolci nella seconda, in linea con i contenuti tematici.

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